World Bread Day, Il Pan co’ Santi

Lo so è tardi, manca poco alla mezzanotte e il il terzo “World Bread Day” proclamato da Zorra per il 16 Ottobre, sta per finire… ? Ma ad un evento così importante, la terza giornata mondiale del pane non potevo mancare, … e poi, proprio oggi avevo fatto il Pan co’ Santi !!
E’ tardi, sono stanca, ma eccomi con il Pane che rappresenta per eccellenza la provincia senese! … e soprattutto che mi piace, tanto ma proprio tanto
Il giorno in cui il Pan co’ Santi è d’obbligo sulla tavola di ogni senese, è il 1 Novembre, la festa d’Ognissanti.
Non che questo prodotto si consumi esclusivamente in questi giorni, infatti da ora per tutto il mese di Novembre, si trova ovunque…
Il Pan co’ Santi o pane dei Santi, richiede a prepararlo un po’ di tempo. Occorre preparare della buona pasta da pane…
Oggi l’ho preparato con la ricetta di Paola Lazzari, d’altra parte Paola non sbaglia un colpo, è sua anche la splendida Pizza al formaggio di Pasqua… ho apportato solo qualche piccola modifica:
PAN CO’ SANTI
Ingredienti:
600 gr circa di farina (300 manitoba e 300 00)
20 gr di lievito di birra
150 gr di noci sgusciate
100 gr di uvetta
1 cucchiaio di semi di anice
5 cucchiai di olio
30 gr di strutto
4/5 cucchiai di zucchero
1 cucchiaino di miele
1 cucchiaino di sale
pepe nero macinato al momento a piacere… 3 bei pizziconi sono perfetti 😉
Procedimento:
Sciogliere il lievito in 100 ml di acqua calda insieme a 1 cucchiaino di zucchero. Quando si forma una schiuma, circa 10 minuti, impastarlo con 100 gr di farina formando un pastello morbido e lasciarlo fermentare circa 40 minuti.
Intanto preparare i “Santi” cioè la frutta secca, tagliando a pezzetti le noci e facendo ammorbidire l’uvetta in acqua tiepida.
Preparare l’impasto sciogliendo il panetto con dell’altra acqua tiepida (circa 200 ml) unendo poi lo zucchero, il miele, l’olio e lo strutto morbido. La pasta dovrà essere ben lavorata, almeno 20 minuti, e morbida.
Farla lievitare per un’ora e mezza due ore.
A questo punto sgonfiarla ed unirvi la frutta secca, il pepe e l’anice. Lavorare per amalgamare ogni cosa e formare dei panetti grossi quanto un pompelmo e farli lievitare un’ora.
Quando saranno gonfi e soffici, pennellarli con 1 uovo sbattuto e infornarli a 200°- 220° per 20 minuti o poco più.

Si mangiano freddi a fettine accompagnando il vino novello oppure quando sono raffermi con il Vin Santo. Le fettine possono anche essere tostate ed usate a colazione insieme al cappuccino.
1 novembre 2011: l’ultimo pan co’ santi di Paola Lazzari, lo trovate qui.
Ad essere sincera io ero già orientata verso la tua versione…
Stamattina la pasta mamma è bella vispa (ho già preparato due impasti che infornerò stanotte), adesso controllo bene la lista degli ingredienti, mi rpocuro quello che mi manca e si parte!
Grazie cara… mi ci voleva proprio un'ispirazione "profumata" per mettere le mani in pasta e portare qualche cosa di buono buono e particolare alla mia mamma.
nasinasi ronronanti (nonostante morti di sonno siano gli occhietti)
ovvia, tutti a fare il pan co' santi, manca poco, eh?? 😉
@micia, questa di paola lazzari è un'ottima ricetta, però se devo esser sincera omiglia più ad un panbrioche, preferisco un pelino d più l'altra, la mia elaborazione, trovo che il risultato sia molto più simile a quella dei forni qui in giro 🙂
anche se l'altra è un pelino più difficoltosa quando vai ad impastare i santi con la pasta da pane.
Bene, cara Paoletta, bene bene!
Ora, dato che tu ringalluzzisci la belva panificatrice che c'è in me, mi devi dare un bel consiglio…
Qui hai postato ben due ricette.
In effetto non sono molto dissimili a leggerle, invece il risultato finale fotografato si.
Quindi… volendo io preparare il Pan co Santi (e ci siamo) anche per portarlo alla mia mamma a Cagliari adesso che parto, quale mi suggerisci di fare?
Aspetto ansiosa e fremente!
nasinasiinfarinati
p.s. io sarei anche tentata di provarne una versione con L.M… che ho giusto casualemtne in rinfresco fra ieri e oggi… guarda un po!
Senza parole 🙁
Non so che dire!Va be' che quando ti copiano sei famoso, ma mi sembra davvero troppo!Hai la mia piena solidarietà
ma allora è vizio!!!!
Stefano, non sai che piacere mi ha fatto leggerti, piacere perchè sono felice che un lettore del mio blog che non ha mai scritto (benvenuto :)) ) si prenda del tempo per avvisarmi di una cosa del genere, che devo dire, molto, molto spiacevole! E poi sì, dispiacere, dispiacere sapere che qui non si tratta più di due bloggarelli sfigati o aggregatori, no, qui ci si mettono anche le testate giornalistiche, le trasmissioni, ecc. è una vergogna!
Gli ho scritto, sto aspettando la loro risposta, nel frattempo, grazie infinite del tempo che mi hai dedicato 🙂
Paola, è la prima volta che ti scrivo anche se da anni ti seguo con costanza e replico con successo alcune delle meraviglie che pubblichi.
Ti racconto quello che mi è successo ieri. La domenica esco frequentemente con alcuni gruppi di trekking ed è consuetudine portare qualcosa di "mangereccio" da offrire. Per l'escursione di ieri avevo preparato, seguendo la tua ricetta, un paio di pan co' santi. Inutile dire che erano buonissimi e sono spariti in un battibaleno. Ieri sera tornando a casa in treno leggevo Repubblica nelle cui pagine centrali c'era l'inserto domenicale che si occupa di cibo. L'argomento erano i dolci legati alle festività dei santi e dei morti. Quale enorme sorpresa nel vedere illustrato il nostro "pan co' santi" da una tua fotob(la seconsa di questo post)!! Ma ti hanno avvertita?
Un caro saluto e un grazie per il tuo instancabile lavoro.
Stefano
Ross 🙂
E’ vero è un bellissimo pane della nostra tradizione !
Grazie Enza, corretto 😉
Lo mangiavi anche tu?
Ciao Maite, grazie 🙂
M&S, se lo provate fatemi sapere 🙂
Ondina bella, ma sì facciamo noi, si risparmi e so' più buoni!
p.s. le tue foto sono ogni giorno più belle 😉
Sere, grazie 🙂
Grazie Farfallina!
Ciao Micaela, se provi mi fai sapere?
Grazie Barbara 🙂
Anche a te Michela!
Fra, Simo… grazie anche a voi !
Moscerino, sei sempre più brava 🙂
Stella, occhio alla linea, altrimenti jacopino… ahahhaha 😀 😀
Ma dove sei finita, tutto bene??
Ciao brii, grazie!
Ciao Ily, non credo dipenda dal burro, anche se forse ce ne doveva andare il 20% in più rispetto allo strutto.
Sicura che il tuo forno non sa un po' forte? IL mio per esempio scalda poco…
Ciao Rox, ti auguro di averla prestissimo 🙂
Grà, grazie tesorina 🙂
Rosatea, senza noci?
Emilia, Saretta, Ely grazie anche a voi !!
Blu, mi sa che è meglio che fai qualcos'altro 😉
Un bacione!
Mari', grazie 🙂
Ciao GIAN, grazie!
Zorra, grazie a te per la splendida iniziativa 🙂
Grazie Michelangelo, in quali altre regioni è? In Umbria non lo ho mai visto…
JAJO, ma pensa te… a Chiusi? La prossima volta vengo, posso? 😉
Paoletta, non ci crederai ma mi ero perso questo post proprio perchè ero a Chiusi a mangiare…. IL PANE DEI SANTI !!!! (insieme all’amica Laura de “L’antro dell’alchimista”).
Inutile dire che ci siamo riportati, come al solito, una bella chilata di pici da condire con il sugo all’aglione 😀
Sei un angelo !!! Ci era piaciuto così tanto che cercavamo la ricetta e….. eccola qui ! 😀
Jacopo
Che meraviglia, ogni volta che passo di qui mi lustro gli occhi!
Il pan co’ santi è diffuso in tutto il centro italia, con varianti locali e rappresenta il pane delle festa, quello “ricco”.
un saluto e ancora complimenti!
bellissimi, I will bake them on November 1st.
Thx for your participation in WBD’08.
che colore stupendo!!!e chissa che gusto!!!devono essere ottimi!!involgiano davvero complimeti ciao ciao
Sono venuti molto belli.
Ma del resto tutto sul tuo blog è bellissimo ciao Buona Domenica Maria
ma che belli, magari io non li faro’ mai , ma solo perchè: non mi piace l’uvetta e sono allergica alle noci, li snaturerei togliendo questi ingredienti.
che meravigliaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!! io adoro questo paneeee!!! e mi piacciono da morire le tue foto! sei bravissima!
baciiii
Ely
Adoro tutto ciò che sfornate a Siena, così come adoro la vs città e zone limitrofe…Questo pane è fantastico!!!!
Saretta 😀
Mai assaggiati, ma direi che gli ingredienti mi piacciono tutti ! Buona giornata 🙂
Li ho sempre fatti senza noci, ora proverò la tua ricetta.
Grazie
Mandi