Vetebrod

Dunque io questo fantastico lievitato non lo conoscevo, o meglio forse ne avevo sentito parlare, ma non ne ricordavo né il nome tanto meno la provenienza. Voi sì, vero?? be’, io arrivo sempre dopo i fochi, e infatti ne sono entusiasta come di un giocattolino nuovo :))
 
Tanto che per me è già tra le 10 ricette top del blog!
 
E, come per altre bellissime ricette che trovate su “Le Ricette del Lettori” questa mi è stata data da un’amica, conosciuta su fb. Dopo avermi fatto vedere molte, delle bellissime cose che ha fatto, prese qui dal blog, un giorno mi scrive, Paoletta conosci il Vetebrod?
 
Alessandra mi scriveva,La ricetta proviene da PANE dalla baguette alla focaccia, di LINDA COLLISTER. Il Vetebrod è un pane dolce svedese goduriosissimo per chi, come me, adora la cannella e il cardamomo”.
(Ecco io, invece, mi perdonino gli amanti del cardamono, ma non lo adoro. Ho provato ad annusarlo una volta in erboristeria e… no, non m’è piaciuto affatto il profumo!
La cannella invece, ecchevelodicoaffà??)
 
Alessandra proseguiva, “Non manca a te apportare le opportune modifiche al procedimento. Posso dirti che è buonissimo anche così ma non rimane morbido a lungo, anche se ora, grazie ai tuoi consigli impasto meglio, e lo riproverò facendo più attenzione”.
 
Grazie Alessandra, ecco, io le mie modifiche le ho fatte!
Non è che abbia stravolto la ricetta, della tradizione è, e tale deve rimanere. Diciamo che ho aumentato tutte le dosi ma in proporzione, aggiunto un paio di aromi, un tuorlo e non ho usato il muscovado, ma un semplice zucchero di canna, e solo per la farcia, non me la sono sentita di usarlo nell’impasto, avrò sbagliato?
Inoltre ho adottato un procedimento secondo quelli che sono gli insegnamenti del mio Maestro.
 
Ok, nei post precedenti ho chiacchierato oltre limite, stavolta invece, mi limito a darvi la ricetta e a dirvi, provatelo, ne vale davvero la pena!
Ah, dimenticavo… approvato in pieno anche da chi, a casa, storce facilmente naso e boccuccia, e senza quest’approvazione, qui non si pubblica più 😉
 
 
VETEBROD, dolce svedese
 
Ingredienti:
per l’impasto:

 

225 gr di manitoba
225 gr di farina 00
115 gr di acqua
da 155 gr a 175 gr di latte (da regolare secondo l’assorbimento della farina)
1 tuorlo

 

75 burro ammorbidito

 

5 gr di di sale

 

12 gr. di lievito
75 gr. zucchero bianco (ci andrebbe il muscovado, ma si scioglie poi?)
1 cucchiaino di estratto di vaniglia, o i semi di una bacca
scorza grattata di 1 limone
 

 

per il ripieno alla cannella:

 

75 gr di burro morbido

 

75 gr di zucchero di canna (la ricetta originale dice muscovado)
1 cucchiaino e 1/2 di cannella in polvere
10 semi di cardamono verde (io non l’ho messo)

 

 
per la decorazione:

 

zucchero a velo

 

zucchero a granella

1 albume (per spennellare)

Procedimento:
Setacciate bene le due farine. In una ciotola ponete l’acqua e il lievito, maneggiate con cura per sciogliere quest’ultimo. Versate poi 115 gr di farina, presa dal totale, sull’acqua e lievito e mescolate giusto il tempo per amalgamare il tutto.
Coprite con pellicola e attendete 1 ora. Tirare fuori il burro dal frigo che dovrà essere morbido.
Quando il poolish è pronto, versatelo nella planetaria o, se impastate a mano, in una larga ciotola. Aggiungete 2 cucchiaiate di farina ed iniziate a mescolare bene, poi aggiungete il tuorlo, e, quando questo è ben assorbito, metà dello zucchero. Impastate ancora bene aggiungendo ancora un po’ di farina, poi inserire l’altra metà dello zucchero.
A questo punto alternare latte* e farina fino ed esaurimento, infine il sale.
*Regolate il latte secondo quanto ne prende la farina, perché non tutte assorbono allo stesso modo.
Impastate bene sia a mano (almeno 25′) che nella planetaria (con la foglia o gancio K), fino a che l’impasto sarà elastico e incordato. Aggiungete la vaniglia, la scorza grattata infine il burro, poco alla volta, sempre impastando con energia, fino a che l’impasto sarà lucido ed elastico, quindi ben incordato. Se lo prendete in mano, dovrà tendersi come una corda ma non spezzarsi, e se impastate sulla spianatoia, non dovrà appiccicarsi. Terminate con gancio a uncino.
A questo punto avete due strade:
1. metterlo ben coperto in una ciotola a lievitare, ci vorrà circa 1 ora e 45′.
2. porlo in frigo circa 8 ore a 7° (io ho fatto così)
Dopodiché, (sia nell’uno che nell’altro caso l’impasto sarà più che raddoppiato) spezzate l’impasto in due parti uguali e stenderlo con mattarello in due rettangoli di circa 25×30 cm.
Nel frattempo (nel caso che l’impasto fosse stato messo in frigo poco prima di tirarlo fuori) preparate la farcia col burro morbido, lo zucchero di canna e la cannella, fino ad avere un composto cremoso.
Stenderlo sui due rettangoli e ad uno dare la particolare forma a treccia, con l’altro formate le deliziose girelline della prima foto.
Non sto a spiegarvi come, troppo complicato, vi faccio vedere un video, tra l’altro anche molto carino. Guardate bene come forma sia la treccia che le brioscine, QUI il video.
vetebrod
Adesso, ponete tutto in due teglie diverse coperte di carta forno, spennellate di albume sbattuto, spolverate con granella di zucchero e attendete la lievitazione: 1 ora per le girelline, 1 ora e 1/2 per la caratteristica treccia.
Poi infornate (prima le girelline) a 200° per 20′ circa, 40′ per la treccia. Coprite con carta argentata non appena quest’ultima si scurisce, e continuare la cottura (a me s’è colorita un po’ troppo). Servire con zucchero a velo.
Buono, ma proprio buono :))

 

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