Temperaggio del cioccolato, istruzioni e reportage fotografico
E pensare che a casa di Piero, s’era appunto organizzato una “scuola di cioccolato” dove Mariella Ciurleo ci ha mostrato il temperaggio passo, passo, e Silvia, invece, la lavorazione del cioccolato plastico!
Be’, guardavo Mariella, che è davvero molto brava, non solo nei passaggi e nel risultato finale, ma pure nelle spiegazioni, intanto facevo le foto e pensavo tra me e me, sì vabbè che ce vo’?? è facile, tzè 😉
TEMPERAGGIO PER INNESTO o INOCULAZIONE di Mariella Ciurleo
Si prende del cioccolato e si taglia a pezzetti piccoli per permettere di sciogliersi in maniera uniforme. Poi 2/3 dei pezzetti si mettono a sciogliere in un pentolino messo a sua volta su un bagnomaria molto caldo.
Attenzione, però: si porta a bollore l’acqua nella pentola e si spegne il fornello. Inoltre il pentolino con la cioccolata non deve essere a contatto con l’acqua.
Quando la cioccolata si è fusa e raggiunge la temperatura di 45°- 48°, cominciare ad inserire, poco per volta, i pezzetti di cioccolata lasciati da parte, facendoli fondere e controllando che la temperatura arrivi a 30° per il cioccolato fondente, 28° per il cioccolato al latte o il gianduia e 26° per il cioccolato bianco.
Riempio le cavità con il cioccolato temperato fino a metà altezza, anche un po’ meno, poi facendo roteare lo stampo cerco di rivestirle tutte. Se non ci riesco fino al bordo non importa, tanto dopo metterò altro cioccolato sopra il ripieno e andrà a colmare ogni carenza.
Dopo aver rivestito le cavità faccio freddare bene il tutto , lasciando lo stampo in attesa per tutta la notte (o il giorno).
Secondo me questa è una fase importante perché il guscio deve indurirsi bene.
Poi metto il ripieno*, che deve essere morbido ma non liquido altrimenti il cioccolato si rovina…
*Il ripieno era fatto da una manciata di quadratini di pan di spagna (ricetta di Piero), liquore Orange (mezza tazzina di caffè) e 1 cucchiaino di marmellata di arance.
Si mescola il liquore alla marmellata (le scorze tagliate piccoline) si bagna il pan di spagna con questo “liquidino scorzoso” e si ripassa nello stampo dove era già stato fatto il guscio di cioccolato temperato.
Ora faccio cadere lo stampo dall’alto, sopra ad un canovaccio piegato, più e più volte fino a che non compaiono più bollicine d’aria. Aspetto ancora 12 ore prima di cavare i cioccolatini. A volte vengono via subito, a volte hanno bisogno di qualche colpetto, sul retro dello stampo, assestato bene con un martelletto rivestito di gomma o un grosso manico di coltello. Ecco qua, è tutto.
Per un TEMPERAGGIO VELOCE è necessario procedere in questo modo:
– sciogliere il cioccolato (sia esso bianco, al latte o fondente) e lasciar raffreddare temperatura di 34-35°C.
– aggiungere una quantità di burro di cacao Mycryo corrispondente all’1% del cioccolato.
– mescolare velocemente il composto.
– lasciar riposare per un paio di minuti, per il completo scioglimento del burro.
– mescolare per omogeneizzare la cristallizzazione; ora, il cioccolato è temperato!
In caso di piccoli grumi, basterà riscaldare e mescolare per poco. In seguito, a lavorazione ultimata, si potrà utilizzare nuovamente il cioccolato rimanente adottando la stessa procedura indicata, avendo cura, però, di aggiungere altro cioccolato per evitare di fluidificare troppo il tipo di cioccolato che si sta utilizzando.
Il cioccolato fondente quando viene versato negli stampi deve essere a 31-32 gradi, e anche solo 1 grado fa molta differenza! A 29 è veramente troppo bassa, se fosse stata una cioccolata di alta qualità sarebbe stata ancora un po’ liquida ma quella che hai usato te, Perugina 43% (non esiste!) è sicuramente piuttosto densa anche a 32°.
Mi permetto di suggerire un articolo interessante, anche se molto tecnico, sul temperaggio dal blog di Maurizio Santin
mauriziosantin.blogspot.com/2008/10/la-forma-del-gusto-il-temperaggio-del.html
Cara Paoletta, scusa se te lo dico ma effettivamente aprire il tuo blog, immaginarsi la cucina in subbuglio e il risultato dell'esperimento non perfetto un po' di goduria la suscita eh……cerca di capirmi:con tutti i fallimenti in fatto di lievitati :-(((((!!!!! (si schera ehhhhh :-))))
Provo a dire anche la mia sull'argomento anche se ripeto un po' di cose già dette!
Il cioccolato fondente quando viene versato negli stampi deve essere a 31-32 gradi, e anche solo 1 grado fa molta differenza! A 29 è veramente troppo bassa, se fosse stata una cioccolata di alta qualità sarebbe stata ancora un po' liquida ma quella che hai usato te (e concordo:"non esiste") è sicuramente piuttosto densa anche a 32 (prova comunque con una percentuale un po' più alta di cacao e, in particolar modo se vuoi sperimentare, ti consiglio anche io quella della coop). Se esci dalle temperature che richiede la cioccolata oltre ad avere problemi nel colarla ed a non averla lucida rischi che i cioccolatini non si stacchino dallo stampo!!!! Il pentolino con la cioccolata non solo non deve toccare l'acqua ma dovrebbe andare a tappare il pentolino sottostante per non rischiare che il vapore che esce vada ad inumidire la cioccolata! Negli anni passati ho sempre temperato su marmo, ultimamte uso anche il mycryo che effettivamente è molto comodo e spesso consente anche un leggero margine di errore in più rispetto al temperaggio manuale: contrariamente a quanto è stato detto però non ho mai avuto problemi a riutilizzare la cioccolata alla quale avevo già aggiunto il mycryo. La prima volta che lo riuso aggiungo il solito 1% senza problemi, poi le volte successive riparto aggiungendo anche altra cioccolata (e poi il solito 1% sul totale) e vi garantisco che è sempre venuto il solito temperaggio perfetto!
Mammamia quanto ho scritto!!! Va bè, meglio che mi fermo, li faccio raramente ma quando mi metto all'opera non mi fermo (sono arrivata anche ai 10 kg una volta ;-)) e non vorrei invadere il blog!
Comunque complimenti per tutto quello che fai!
irene
Cara Paoletta anche a me il post di oggi ha aperto un mondo e un po' me l'aspettavo (ogni tanto ne parlavi…)
Grazie per la risposta di ieri e la possibilità che dai di esprimere ogni parere nel tuo pellissimo blog, ma il tempo ultimamente mi è un po' troppo nemico, in realtà mi sento un cencio strizzato :))
grazie anche dell'invito su fb, ma ancora non ho avuto la possibilità di studiare una ricetta decente e non sai quanto la cosa mi rode, grrrrrr e ci terrei davvero moltissimo!
ma questo momentaccio sta passando…almeno spero!!
ti abbraccio grande grande
paola c
La cucina altrui che gronda di voluttuoso cioccolato è bellissima a vedersi!!! Quando trattasi della propria un po' meno… ehehehehe
Gli stampi li presi da Tervi qualche anno fa ma dopo il primo esperimento lasciai perdere… magari te li presto per la modica cifra di "qualche cioccolatino" in omaggio 😀 Baci
Paolè la pioniera del temperaggio! Beh ci vuole coraggio ha provare questi effetti speciali di pasticceria e stregoneria avanzata. Sono certa che la prossima volta sarà un successo
Ciao, vorrei invitarti a fare un salto nel mio blog per renderti partecipe di un'allegra "manifestazione" tra foodblogger che vorremmo organizzare!
Ci farebbe molto piacere anche conoscere la tua opinione!
Ti aspetto…un abbraccio
Ylenia
cioccolarte.blogspot.com/
E' una delle procedure che voglio provare, magari quando sono a casa in ferie e ho tempo e il mio termometro nuovo da spianare! questo post mi risulterà comunque utilissimo!!
Le tue foto sono sempre meravigliose!!!!!
Il temperaggio del cioccolato…….troppa pazienza per me! Ma forse forse un giorno mi ci dedicherò…..
Ciao Paola, sono "novizia" nel mondo dei foodblogger (infatti il mio blog nuovo nuovo ha solo 5 ricettine ;)) ma seguo "in ombra" il tuo blog da un bel po' di tempo. E' proprio super, molto divertente e interessante.
Molto utile questa spiegazione…però credo che mi avvicinerò al temperaggio del ciocco tra un bel po' di tempo 😉
A parte che le foto meravigliose rendono tutta la magia del vostro lavorare, mi sembra che il risultato sia ottimo! comunque bellissimo post e discussione molto istruttiva! non so se ce la farò mai… Intanto, per le milanesi, sul sito di Adina c'è la comunicazione che Plurimix ha aperto a Milano. Appena i figli guariscono andro a farci un giro… e magari mi compro l'occorrente per il temperaggio!
Nelle vetrine delle pasticcerie, la cosa che piu mi attira è quella lucentezza delle coperture, che per anni mi ha assillato. Da un po' so che e' dovuto al temperaggio, ma ancora non ci ho provat. Troppi passaggi, ma la tappa è obbligatoria.
Dunque io non ne capisco niente, ma per natale ho rifatto i cioccolattini di Jul's (Giulia…) e ho fatto il temperaggio con il microonde in maniera un po' artigianale… Per essere lucidi lo erano abbastanza, ma a cosa serve il temperaggio??? Se serve a non farli sciogliere nell'attesa di essere consumati… è servito… Aspetto delucidazioni!
Baci
@Sandra
grazie, quest mycro mi interessa!
mandami una mail (trovi l'indirizzo sul mio profilo), cosi' ci si mette d'accordo!
a presto!
😉
@Cristiana non l'ho comprato a Firenze, ma on line alla Plurimix
Paoletta, mi incuriosisce molto il ripieno di questi cioccolatini!? Posso usare anche i stampi di silicone o devono essere per forza di
policarbonato??
Grazie Maddy
non so se mi cimenterò mai nell'impresa ma conserverò di sicuro questo post utilissimo! grazie Paoletta
@Paoletta Wow!!! Grazieeeeeeee!!!!
Naturalmente l'argomento cioccolato e relativa lavorazione non si esaurisce con quel post lì, credo che fino a Pasqua farò diversi altri post a tema, se ogni tanto vieni a dare un'occhiatina…
@ornè, grrrrrrrrrrrrrrrrrr!!
@Malù, occhio anche al cioccolato, io ho usato 'na ciofega pare 🙁
@Daniela, ma è lo stesso metodo che ho postato io !!
@Silvia, ahahahahaha :))
bellissima la tua frase, sei mitica!
@Nanniiiiiiii, ti adoro!! mo vado a incollare quello che hai scritto nel post, e metto anche il link al tuo post.
comunque, scherzi a parte, quel che dici sulle temperature è verità, io mio cioccolato (perugina, ha ragione mariella NON esiste 😉 ) a 29° era duro!!
@Giorgia, grazie visto anche il sito, dopo linko, tanto mi sa che è lo stesso che citava il nanni :))
@Elel, sì, anche la mia cioccolata era ottima lo stesso, ma sai quando ci si mette di punta, no??
@maetta :))
@mariella, tanto ci riprovo, e con la cioccolata giusta!
hai consigli?? roba che si trova ovunque?!
grazie a te, e a presto :))
@Sandra, grazie, sai che la cosa dello zucchero a velo l'avevo dimenticata??
smack!
@Cat, ma daiii :))
speriamo di ripetere piuttosto chè mi sono divertita un sacco !!
un bacio
Mamma che foto stupende, Paoletta!!!!
Se le avesse fatte chiunque altro, in mezzo a tutta quella gente, ne sarebbe uscito qualcosa di inguardabile! Bravissima :))
Cat
Sandra Firenze@ scusa, dove compri il mycro a Firenze?
Paoletta@ ieri ho fatto il tuo 4/4, ero un pò scettica a causa dell'alta dose di burro, ma è venuto buonissimo! Rifatti i bibanesi, eccezionali! Ho trovato anche una ricettina di fagottini alla mela niente male, se interessano a qualcuno vi dò la ricetta, sono molto buoni davvero.
ciao,
Cristiana