Lo dico spesso, amo le ricette che al di là della pure e semplice descrizione raccontano una storia, una qualunque storia… come quelle di Leo Codacci, come scrivevo le racconta Laurel Evans, o come le sue ricette che non hanno bisogno di raccontare nulla.
Ma anche come le spiega Paul Bocuse, nessuna storia, ma spiegazioni perfette e i “perchè” di ogni passo.
Libri, blog, diari che siano, dietro ogni ricetta si cela una storia, un racconto, un’esperienza, una tradizione che si scelga di raccontarla o no.
A me piace “raccontare” oggi invece vi risparmio 😉 e lascio che sia lei a farlo, come ho scelto nello spazio dedicato alle Ricette dei Lettori!
Di questa torta di mele – ma è riduttivo chiamarla così – posso solo dire che è particolarissima. Subito infatti mi aveva colpito la presenza del semolino (sì, proprio quello per gli gnocchi) nell’impasto, e devo dire che è grazie a questo se questa pasta frolla acquista leggerezza, briosità, e croccantezza, una “sbrisoletta“, appunto o Torta della Rosa come invece ama chiamarla lei.
Ecco come me l’ha inviata:
“Ciao Paola,
Sono Lucia ed ogni tanto lascio qualche commento sul tuo bellissimo blog.
Recentemente hai pubblicato una ricetta di torta di mele, invitandoci ad inviarti la nostra versione, ed eccomi qua, con la ricetta della torta di mele di famiglia, la ricetta che se vuoi puoi inserire ne “Le ricette dei Lettori“.
L’ho trovata sul ricettario di mia nonna Rosa e con questa torta ho “vinto” il concorso indetto da Famiglia Cristiana nel 2006, per la sezione Dolci.
Loro l’hanno chiamata LA SBRISOLETTA, ma per me è la torta della Rosa.
Prepararla rilassa veramente tanto, ovviamente per chi ama avere le *mani in pasta*.
LA SBRISOLETTA, o Torta della Rosa
Ingredienti:
PER LA PASTA : 200 gr. di farina, 200 gr. di semolino, 200 gr. di zucchero, 200 gr. di burro, 1 pizzico di sale, 1 bustina di lievito in polvere.
PER IL RIPIENO: mele renette o Golden (circa 800 gr), 1 cucchiaio di uvetta sultanina, 1 cucchiaio di rum, 1 cucchiaio di pinoli, cannella, buccia di limone grattuggiata.
PER LA FINITURA: 1 tuorlo d’uovo ed un bicchiere di latte.
Procedimento:
Setacciare la farina con il lievito, unirvi il semolino, lo zucchero, il sale ed il burro a pezzetti; lavorare gli ingredienti con la punta delle dita, sfregandoli un poco fra le mani per amalgamarli senza impastare. Si dovrà ottenre un composto granuloso (tante piccolissime palline, più sono piccole migliore è il risultato).
Preparare il ripieno con le mele grattuggiare grosse, l’uvetta rinvenuta nel rum (e scolata), i pinoli, la buccia grattugiata del limone, la cannella.
A questo punto prendere uno stampo (possibilmente a cerniera rivestendone il fondo con carta forno), imburrare ed infarinare il tutto e versarci poco più di metà dell’impasto di palline, creando un anello intorno per il bordo. Distribuirvi sopra (al centro) il composto di mele e coprire il tutto con il restante impasto. Pareggiare e versarvi sopra il tuorlo sbattuto con il latte.
A 180° per 45 minuti.
Io ho provato anche le varianti con fichi-mele, cioccolato-pere, pesche bianche-cioccolato-noci, nocciole-cioccolato-mele etc… basta che non si utilizzi frutta troppo umida (ad esempio pesche sciroppate). La classica però è con le sole mele.
Mi farà sicuramente piacere “leggerla” tra le tue splendide creazioni… in ogni caso provala perchè è bellissima da fare e buonissima da gustare.
Buone “MANI IN PASTA” e buon tutto!”
Lucia Garrone, Pray
Grazie Lucia, è una torta splendida e la consiglio vivamente a tutti !
Note mie: Per evitare che con le mani si scaldasse l’impasto, e per ottenete più briciole, visto che viene meglio, ho rovesciato l’impasto sulla spianatoia e l’ho lavorato con la spatola di acciaio. Il risultato è stato ottimo e veloce.