Una torta semplice, di noci, di cioccolato, qualche candito… un’armonia di sapori e consistenze perfettamente equilibrati.

Sarà che è una ricetta dell’Artusi, che nella sua semplicità non sbaglia un colpo, sarà che adoro le noci, sarà che c’è il tocco di nonna Anna, la nonna di Valentina.
Sarà che quando un dolce te lo donano col cuore, questo ha un sapore diverso. Sarà per tutto questo che mi è piaciuto così tanto che, non solo la mattina dopo il corso di Roma l’ho subito fotografato, ma non appena sono tornata a casa dal lungo giro dei corsi, ho telefonato a Valentina, e le ho detto… ti prego, raccontami tutto quel che c’è da raccontare di questo dolce.
Che è la sua ricetta di famiglia me lo aveva già detto al corso, quando tra una preparazione a l’altra, ne ho assaggiato un pezzetto.
Mi ha detto che lo preparano a Natale. Valentina è di Terni e in umbria in effetti si usano noci e cioccolato durante le feste natalizie.
E’ il dolce della sua nonna Anna e mi ha detto, poi, che solo dopo anni ha scoperto che era la ricetta dell’Artusi, quindi non ho chiesto altro.
Ma una volta a casa ne ho voluto sapere di più, quindi l’ho chiamata e le ho detto… dimmi tutto quello che faceva la tua nonna, i suoi trucchi, i suoi segreti.
Essì perchè non basta una ricetta scritta a fare di una ricetta LA ricetta, ma è importante la mano, sono importanti il racconto e i suoi piccoli segreti.
E anna pazientemente mi ha raccontato. Grazie Anna 🙂
La nonna Anna dice che…
– è molto meglio usare il fondente grattato invece che il cacao, un po’ noioso grattarlo nella grattugia, ma il risultato è notevole. (mi viene in mente che forse sarebbe utile metterlo un po’ in frigo prima? così da evitare che si sciolga in mano, che dici Valentina?)
– è fondamentale pestare le noci grossolanamente nel mortaio insieme allo zucchero invece che tritarle.
Anna racconta che la nonna non aveva il mortaio, quindi le pestava col mattarello sulla spianatoia, l’importante è che vengano schiacciate non tritate.
– è meglio raddoppiare la dose per uno stampo da 36 cm. rotondo.
– sono da usare i canditi di cedro interi e tagliati finemente usando poca farina per evitare che si appiccichino tra di loro.
E Valentina aggiunge che nonna Anna era ‘fissata’ 😉
Può darsi, ma le piccole fissazioni fanno la differenza, e questa è una delle torte da credenza più buone che io abbia mai mangiato.
LA TORTA DI NOCI di nonna Anna – tratta da una ricetta dell’Artusi
Noci sgusciate, grammi 280.
Zucchero in polvere, grammi 280.
Cioccolata grattata, grammi 280.
Cedro candito, grammi 40.
Uova, n. 8.
Odore di zucchero vanigliato.
Zucchero in polvere, grammi 280.
Cioccolata grattata, grammi 280.
Cedro candito, grammi 40.
Uova, n. 8.
Odore di zucchero vanigliato.
uno stampo di alluminio rotondo da 36 cm. di diametro
Grattugiate il cioccolato freddo con la grattugia.
Poi pestate le noci in un mortaio insieme allo zucchero, se non avete il mortaio, schiacciatele sulla spianatoia usando il mattarello.
Poi pestate le noci in un mortaio insieme allo zucchero, se non avete il mortaio, schiacciatele sulla spianatoia usando il mattarello.
Versatele in un vaso per aggiungervi dopo la cioccolata, l’odore della vaniglia, le uova, ponendo prima i rossi e poi le chiare montate, e per ultimo il candito tritato minutissimo, usando pochissima farina.
Prendete una teglia dove il dolce non riesca più alto di due dita, imburratela e cospargetela di pangrattato e cuocetela a calore moderato, circa 180°.
L’artusi dice: dai miei commensali questo è stato giudicato un dolce squisito.