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primi piatti
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Di pasta con le briciole… e (più) di un briciolo di gioia!!

Aprile 12, 2010 by Paola Sersante 38 commenti
E’ stato un bel fine settimana, di quelli a colori, come la pasta qui sotto, ogni tanto ci vuole, no?
Iniziato venerdì con una notizia sensazionale, di quelle che ti fanno sentire sospese in aria per due giorni almeno, anche se si hanno 4 o 5 kg. di troppo 😉

Mezzemaniche con fagiolini e...


Ve lo dico? essì!
Sono arrivata tra i 3 finalisti del Blog Cafè, per la sezione Fotografia, ed è una sensazione magnifica!
Per questo devo ringraziare tutti quelli che hanno cliccato lassù, sul bannerino in alto a destra, e hanno speso qualche minuto del loro tempo per registrarsi e votare per me!
GRAZIE!

Adesso fra i tre finalisti di ogni sezione, si dovrebbe votare il nostro preferito!!
E non sarei sincera se non dicessi che “mi piacerebbe vincerla questa sfida” perché se sono arrivata fin qui, se le mie foto sono migliorate nel tempo, è grazie a voi, a chi mi legge, a chi sostiene la validità del mio blog!

… e, se pensate che io meriti questa vittoria, potrete votare di nuovo per la sezione Fotografia, qui!
Ma non dimenticate di votare il vostro blog preferito delle altre sezioni: chef, ricette, vino e giornalismo!



Fine della propaganda elettorale, ehehehe… dicevamo, un bel fine settimana, perché si stanno delineando dei progetti, perché mi basta una passeggiata al sole, o una ricetta ben riuscita, come questa pasta, trovata su un vecchio Sale&Pepe dello scorso anno, e mangiata di gusto, come piatto unico (per me, ovviamente) ma appagante per il palato e per gli occhi.


MEZZEMANICHE CON FAGIOLINI E BRICIOLE AL BALSAMICO (da Sale&Pepe, Giugno 2009)
per 4 persone:

Preparazione
320 g di mezze maniche –
una fetta di pane di grano duro, meglio se di 2 giorni –
200 g di fagiolini novelli –
2 spicchi d’aglio fresco –
60 g di provolone –
30 g di parmigiano reggiano –
un mazzetto di origano fresco – (ho usato del timo)
aceto balsamico –
olio extravergine d’oliva –
sale, pepe

1) Spuntate i fagiolini e privateli del filamento, poi lavateli, sgocciolateli e tagliateli a metà. Lavate,asciugate l’origano e sfogliatelo. Private il pane della crosta e frullatelo grossolanamente nel mixer. Spruzzatelo con 2 cucchiaini di aceto balsamico e tostatelo nel forno a 120° per 5 minuti o finché diventa croccante (io ho tostato in padella).
2) Lessate le mezze maniche nell’acqua bollente salata con i tocchetti di fagiolini. Scolate la pasta con le verdure, saltate
tutto in padella con l’aglio e 3 cucchiai d’olio, poi aggiungete 2 cucchiai di foglioline di origano, grattugiatevi finemente il provolone e mescolate.
3) Distribuite la pasta nei piatti individuali, cospargetela con il parmigiano a scagliette e le briciole all’aceto balsamico, poi pepate e servite terminando con un filo d’olio.

note: magari lo sapevate già, ma guardate qui, ci sono tutte le vecchie ricette delle testate Mondadori, me ne sono accorta quando cercavo il link per il credit.

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Le ricette di Antonia: Fusilli con gamberi e porcini

Marzo 17, 2010 by Paola Sersante 28 commenti
– Posso entrare nella vostra compagnia? Mi dai la ricetta di questi fusilli?? –
Così ha detto il papà di Tinuccia, quando lei gli ha raccontato del menù preparato da Antonia per il mio compleanno a Napoli!
– Papà, non appena Paoletta pubblica – ha risposto lei.
– Eh, sì, mo che pubblica so’ morto!!

 

Fusilli gamberi e porcini

 

 
 
E io, che non voglio uomini morti sulla mia coscienza, non perdo tempo a pubblicare la ricetta di questo primo piatto, semplice, ma chevvelodicoaffà?? squisito!! Sarà che preparato con le dovute accortezze e raffinatezze di cucina, ne risulta qualcosa di assolutamente fantastico!
 
Be’, Antonia la conoscete già, grande cuoca, napoletana verace, ricette infallibili, tanto che nel mio blog un’ intera etichetta è dedicata interamente a lei, “Le ricette di Antonia“.
E questa, e di certo non l’ultima, andrà ad aggiungersi ad una prossima e golosa lista 😉
 
 
Fusilli con funghi porcini e gamberi
 
Ingredienti:
350 gr. di porcini (ho usato quelli interi surgelati)
1 kg. di gamberi freschissimi
7/8 pomodorini datterini di pachino
650 gr. di fusilli freschi
olio evo q.b.
prezzemolo, aglio, sale e pepe
 

Procedimento:

  1. La prima cosa da fare è pulire i gamberi e tenere da parte gusci e teste poi preparare questo fondo e tenerlo da parte (l’ho preparato la sera precedente).
  2. Tenete da parte una decina di gamberi interi per guarnire.
 
Per il fondo:
Per questo fondo di cottura (da utilizzare come rinforzante per i sughi a base di crostacei), si utilizzano scarti di crostacei: a meno che – quindi – non vi troviate a doverne pulire una discreta quantità, meglio mettervi d’accordo con il vostro pescivendolo di fiducia affinchè ve ne tenga da parte un po’.
E’ una preparazione alquanto laboriosa, meglio quindi prepararne una buona quantità e surgelarla in quadrotti nelle vaschette per il ghiaccio, in modo da averne di pronta al bisogno.
Procedimento:
Si mettono gli scarti di crostacei in un tegame senza manici e si passano in forno già caldo per dieci-venti minuti circa. Quando appaiono ben secchi e tostati, si estraggono e si aggiunge un filo di olio e uno scalogno tagliato a lamelle sottili. Si passa quindi il tegame sul fuoco e si soffrigge brevemente il tutto, facendo insaporire bene. A questo punto, si bagna con un bicchierino di brandy e si fiammeggia: stando attenti, cioè, a tenersi BEN LONTANI dal tegame si avvicina al contenuto di questo (non appena versato il liquore) un fiammifero acceso in modo da far sprigionare una bella fiammata).
Non appena calata la fiamma, aggiungere un po’ di acqua, un po’ di sale, e cuocere per almeno mezz’ora (fin quando, cioè) il brodino non si sia ben ristretto. Togliere quindi dal fuoco e filtrare bene.
 
  1. Fate scongelare appena i funghi, giusto per poterli tagliare a pezzi non troppo piccoli.
  2. In una larga padella fate imbiondire l’aglio in un bel fondo d’olio e cuocete i funghi a fiamma vivace per circa 10′ a padella scoperta, in modo che i funghi non rilascino troppa acqua e non diventino mollicci e spegnete.
  3. In un’altra padella scaldate l’olio sempre a fiamma vivace e fate cuocere i gamberi giusto 2 o 3 minuti e uniteli ai funghi.
  4. Nella stessa padella dei gamberi senza pulirla versate un giro d’olio con uno spicchio d’aglio schiacciato e mettete i pomodorini tagliati a metà dalla parte del taglio, fateli soffriggere scuotendo un po’ la padella.
  5. Quando iniziano ad appassire spegnete e versateli nella padella con i funghi e gamberi.
  6. Lessate la pasta e intanto fate amalgamare tutti gli ingredienti a fiamma moderata e aggiungete una tazzina scarsa di fondo di gamberi.
  7. Scolate la pasta versatela nella padella, aggiustate di sale e pepe,aggiungete il prezzemolo tritato mischiate bene e spegnete.
 
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Il pranzo della domenica: Pappardelle al sugo di coniglio

Marzo 11, 2010 by Paola Sersante 32 commenti
Non so voi ma, paradossalmente, “cucinavo” molto di più anni fa, quando i miei figli erano piccoli, che oggi. O meglio, prima la mia cucina era molto più varia, anche se, diciamo la verità, alcuni piatti li mettevo in tavola per necessità, come i secondi che non amo fare.
Oggi invece mi “diletto” a cucinare, mi piace dedicarmi a quei piatti che mi appassionano, primi i lievitati.
Pappardelle al sugo di coniglio
 
Quando i figli sono grandi, e come in tutte le famiglie con figli più o meno adolescenti gli impegni sono vari e variabili, non esiste più orario per la cena o quello per il pranzo, o meglio non categorico e non tutti i giorni.
Ognuno ha proprie esigenze, spesso arriva la chiamata delle otto meno dieci per dirti mamma io non torno a cena, oppure si rientra alle otto per dire esco subito, non ceno, mamma non c’è mica qualcosa da mangiare al volo??
Già, al volo…
E come si fa oramai a programmare un bel pasto? Molto meglio tenere in casa delle buone scorte di ragù o un buon brodo magari per il risotto, o improvvisare al volo, magari uno spaghetto aglio e olio, anche se a volte non c’è tempo nemmeno per quello 🙂
 
Molto più facile che ci si ritrovi tutti insieme alla domenica (a volte neanche quella) e in quei casi allora mi “diletto” a preparare un bel pranzo, perché no? una bella pasta fatta in casa (che adorano), specie in inverno… una pasta tipo queste pappardelle, magari condite con un buon ragù, anche di coniglio, a noi piace.
A volte lo uso per un ragù bianco, domenica ho aggiunto due cucchiai di concentrato di pomodoro.
 
E voi?
Qual è il vostro pranzo della domenica? e anche… come organizzate la vostra cucina durante la settimana?
 
 
PAPPARDELLE AL SUGO DI CONIGLIO, da “Civiltà della Tavola Contadina in Toscana di Leo Codacci (con qualche mia variante, quelle apprese in tante e tante domeniche che l’ho visto fare da mia mamma e da mia nonna)
 
Ingredienti (per 6 persone):
per le pappardelle
400 gr di farina 00
4 uova
 
per il ragù
1/2 coniglio
rosmarino
1 spicchio d’aglio
cipolla
sedano
prezzemolo
carota
1/2 bicchiere di vino bianco
brodo o acqua
2 cucchiai di concentrato di pomodoro (facoltativo)
sale
pepe
olio extra vergine di oliva
 
Procedimento:
La sera prima metto a bagno il coniglio in acqua fredda, e la cambio almeno una volta, perché perda il “selvatico” così dice mia mamma e lo diceva anche mia nonna che cucinava il sugo di coniglio tutte le domeniche, ma la sua è un’altra ricetta, un’altra storia.
Al mattino preparo la sfoglia come al solito e, mentre riposa mezzora, spezzo il coniglio e lo metto in una larga padella con 2 cucchiai di olio, l’aglio il sale, pepe e ramerino e lo faccio cuocere bene.
Nel frattempo preparo un battuto con la cipolla, il sedano, la carota e il prezzemolo e lo faccio rosolare piano in una casseruola con olio abbondante.
Quando la carne è cotta la disosso e la trito grossolanamente nel mixer, meglio sarebbe fare un battuto.
Quindi la verso nel soffritto insieme al suo fondo di cottura e la faccio andare a fuoco dolce fino a che tutto prende un bel colore, circa una decina di minuti. Poi aggiungo il vino e faccio sfumare coperto.
A questo punto, se lo voglio “rosso” aggiungo il concentrato poi pian piano brodo o acqua e faccio cuocere circa 40 minuti coperto. Se, invece, lo voglio bianco, solo brodo.
E’ pronto quando si è ritirato, ma non troppo.
Nel frattempo ho tirato la sfoglia che taglio larga un dito, e che poi lascio un po’ asciugare su un telo.
Cuocio le pappardelle in acqua salata e le salto un poco nella casseruola del sugo.
 
A volte, quando non ho il coniglio, uso un misto di pollo, tacchino e poco maiale, e faccio un ragù bianco. Faccio cuocere un po’ meno, e aggiungo circa 50 ml di panna, fresca mi raccomando. Pare un’eresia, ma ci sta molto bene.
 
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Ci incontriamo sulla piattaforma #zoom ognuno di noi prepara gli ingredienti in precedenza cosi da impastare insieme all'inizio del corso.
Ognuno con la propria impastatrice o planetaria. Con le proprie farine. Il proprio forno.
C'è una videocamera fissa di fronte a me e un'altra che riprende sempre l'impasto.
Puoi fare la stessa cosa anche tu, connettendoti con due dispositivi in modo che io possa seguire anche il tuo impasto.
Puoi scegliere anche solo di guardare e prendere appunti.
Non serve essere tecnologici, è sufficiente entrare su zoom da un link, e saremo tutti nella stessa stanza...
Spiegherò tutte le fasi dell'impasto, ogni volta prima di cominciare.
Tra una lievitazione e l'altra viene affrontata la parte teorica e si può interagire con le domande.
Ma c'è interazione, sempre, durante tutto il corso, io sono lì, con tutti voi!
Prima del corso viene creato un GRUPPO ESCLUSIVO WHATSAPP in modo che io riesca a seguire tutti. E dove potrai condividere i tuoi risultati.
Il gruppo rimane a tua disposizione anche dopo il corso, perché io possa darti supporto e assistenza quando ne avrai bisogno.❤️
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