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pasqua
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Colomba tradizionale con lievito madre

Aprile 2, 2022 by Paola Sersante Nessun commento

Mancava una colomba tradizionale nel blog, per cui nelle due ultime settimane mi sono data da fare per mettere a punto una buona ricetta. Inizialmente una moderatrice del gruppo Facebook l’ha provata, confermando che il bilanciamento fosse buono. Poi l’ho provata per un test finale, devo dire non senza intoppi.

Il 1° impasto aveva raggiunto i 5 volumi in 11 ore, per cui attenzione a mettere la sveglia dopo 7-8 ore oppure non lasciate l’impasto a 26° ma meglio 24°. E’ stata una bella sfida gestirlo, devo dire che il bilanciamento ha aiutato, così come avere un lievito madre in ottima forma e una farina tecnica, per cui non trascurate assolutamente questi dettagli, il lievito madre fa il grande lievitato.

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Bomba la Brioche che si sente una Colomba 😍

Aprile 8, 2020 by Paola Sersante 6 commenti

E dopo il Briochettone, poteva mancare una brioche che si sente… una colomba? No! Caterina di Cucinare Catering Eventi l’ha provata per me, per tutti noi.
E mentre cuoceva mi ha scritto… Paolettaaa, ma è una bomba in forno, sta scoppiandooo! Da qui il nome, Bomba, la brioche che si sente una colomba.
Vanitosa, grassa, presuntuosa… ma lei si crede bella, e lo è.
Vi presento quindi Bomba, per chi non ha tempo, voglia, per chi non ha il lievito madre, per chi ha 6 ore di tempo per realizzarla.


   
 Foto di Caterina Betti di Cucinare Catering Eventi

Bomba la Brioche che si sente una Colomba 😍


Ingredienti:
500 gr di farina w330
85 gr di burro + 30 gr fuso con le zeste
2 tuorli + 1 uovo intero (usare uova medie)
8 gr di sale
110 gr di zucchero
150 gr di acqua
100 gr di latte
zeste di 1 mandarino + zeste di 1 arancia
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
2 cucchiai di Liquore all’Amaretto

Sospensioni:
150 gr di arancia candita + 60 gr cioccolato bianco a pasticche

Glassa: 
48 gr farina di mandorle
83 gr di zucchero
45 gr di albumi
10 gr di fecola di patate o amido di riso
Mescola tutti assieme gli ingredienti con la frusta in una ciotola, copri con pellicola e poni in frigo (ricorda di stare indietro con gli albumi e di aggiungerli solo dopo averne regolato la consistenza, a nastro spezzato).
Mandorle, zucchero a velo e a granella

Lievitino: (gli ingredienti sono presi dal totale)
150 gr di acqua
150 gr di farina1 cucchiaino di miele
25 gr lievito di birra (si può dimezzare e raddoppieranno o triplicheranno i tempi)

Procedimento:
Prepara il lievitino mescolando 150 gr di acqua, con stesso peso della farina, il miele e tutto il lievito. Tieni coperto a TA per circa 1h, finché non mostra i primi segni di cedimento.
Qualche ora prima, fai fondere i 30 gr di burro con le zeste. Ai primi sfrigolii spegni, aggiungi la vaniglia e tieni coperto.
Quando il lievitino è pronto, mettilo in planetaria insieme al latte, 1 albume e 2 cucchiai di zucchero, poi tanta farina quanto basta perché l’impasto, riprenda consistenza e si aggrappi alla foglia.
Alterna poi in 3 volte, 1 tuorlo, 2 cucchiai di zucchero e farina q.b per riportare in corda l’impasto.
Con l’ultimo tuorlo aggiungi anche il SALE.
Subito dopo aggiungi la farina rimanente e impasta fino a che la massa sarà ben legata e si staccherà completamente dalla ciotola.
Durante tutte le fasi, la massa avrà bisogno di essere capovolta ogni tanto.

Inserisci il burro spatolato e a piccoli fiocchi, uno di seguito all’altro.
Ribalta e poi a seguire il burro fuso aromatizzato, un cucchiaino alla volta.
Poi inserisci per ultimo, pian piano, il liquore, ribaltando tra un cucchiaio e l’altro.
Incorda e fai la prova velo.

Rovescia su piano, stendi a rettangolo, distribuisci bene le sospensioni, poi aiutandoti con la spatola fai un salsicciotto e poi arrotola ancora dal lato corto.
Arrotonda e metti a lievitare in una ciotola coperto per un’ora.

Poi spezza secondo il peso degli stampi:
825 gr per stampo da 750
550 gr per stampo da 500 gr.
Con il resto mono porzioni per la colazione di Pasqua.

Ad ogni pezzo fai le pieghe di secondo tipo, un giro o due secondo quante ne richiede l’impasto.
Copri ogni pezzo a campana e lascia riposare per 30 minuti.
Forma le colombe e metti negli stampi.
Copri con sacchetto o pellicola e lascia lievitare 1h e 30 circa a T.A., o comunque fino al raddoppio.
Accendi il forno e, nel frattempo, monta con una frusta la glassa e distribuiscila sulla brioche, aiutandoti con una tasca da pasticceria ed un beccuccio piatto. Oppure lasciale nude per glassarle poi con il cioccolato.
Cospargi con alcune mandorle, 
zucchero a granella, zucchero a velo e inforna a 165° per 750 gr per circa 40′, a 175° per 500 gr per circa 35′ e a 180° per circa 20′ le monoporzioni da 100 gr, in forno termoventilato.
Una volta cotte, se non hai adoperato la glassa, puoi ricoprirle con della  glassa al cioccolato  che trovi qui.
È bene rovesciarle e appenderle subito dopo cotte.

Buona Pasqua a tutti e seguici nel gruppo Facebook
#impastateconnoi #stateacasa
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La Veneziana, dopo i corsi su “I Lievitati Pasquali”

Maggio 9, 2011 by Paola Sersante 102 commenti
Vi sono mancata? E be’, forse a qualcuno credo di sì, arrivano mail e commenti in ogni dove… ma d’altro canto duecentocinquantanovemila cose tutte insieme ancora non le so fa, mi impegno, ci provo, ma niente 😉
Una cosa sicura, invece, è che non ho fatto in tempo a tornare dal giro dei corsi sui lievitati pasquali che ho dovuto immediatamente rifare a casa le colombe, e non contenta, poco dopo, la veneziana… la ricetta?
Sì, sì la pubblico! In pratica vi do una ricetta a Natale e l’altra a Pasqua, e pure in ritardo 😉
 
Veneziana all'arancia
 
Ma non potevo non impastare di nuovo, è affascinante tutto il mondo dei lievitati, ma quello dei grandi lievitati, dei doppi impasti, del lievito madre (e vi giuro che quello che diamo al corso è una bomba, vi dico solo che la colomba ha lievitato nello stampo in due ore, la veneziana ci ha messo anche meno… ) lo è ancor di più.
 
E tra le mille cose che ho fatto:
– pubblicare le foto dei corsi pasquali, e sono QUI
– organizzare il nuovo calendario corsi, e sta di QUA
– coccolare con qualche piatto e carezza chi m’aspettava a casa, magari avrò anche il tempo di raccontarvi qualche piatto…
– rispondere a chi aspettava una risposta tra le centinaia di commenti nel blog
– fare un pane (che non è venuto niente male, ve lo racconto a breve…)
 
E ho trovato, e mi sono imposta di trovarlo, il tempo per:
– riadattare a dosi umane questa veneziana postata qui dalla dolcissima Etta
– calibrare le quantità degli ingredienti perché quando vai a diminuire parecchie cose non tornano, tipo 7g di tuorlo (ma come si fa?)
– modificarla secondo gli insegnamenti del mio Maestro, non me ne voglia Busnelli,
– finalmente eseguirla secondo i procedimenti di impasto sempre insegnati da mio Maestro.
 
Certo, per correttezza dico e scrivo che la ricetta dalla quale sono partita è quella, ma per onestà devo anche dire che di quella ricetta ben poco è rimasto, sono cambiate le percentuali di uova/zucchero/burro rispetto alla farina.
 
In ogni caso ne è uscita una veneziana fantastica, nemmeno lui è riuscito a trovar difetti 😉
Be’, mo c’è da dire che vi do una ricetta pasquale quando manca poco a ferragosto… ma chi l’ha detto che se poffà solo a Pasqua?
Fatela quando vi pare (sta qui) se vi ispira, se avete voglia, se vi ha preso anche a voi il trip dei lievitati a doppio impasto, se volete usare il vostro lievito naturale, o semplicemente se vi piace qualcosa di pronto a colazione che vi duri anche oltre i quindici giorni…
 
E adesso mi rimane da:
– comprar qualcosina per me giusto per coccolarmi un po’ (fatto, ma continuo 😉 )
– riposarmi (sì vabbè)
– scegliere e pubblicare sulla pagina FB, le foto dei corsi sul pane a lievitazione naturale, babà, ecc.
– postare sul blog il pane, quello venuto niente male
– fare le valige, partire per il nuovo giro.
 
E ringraziare, ma la parola è riduttiva, tutti quelli che mettono a disposizione i loro spazi per i corsi, perché quello che loro lasciano nei nostri cuori è grande, noi invece gli lasciamo nuvole di farina in ogni dove 😉 (ma poi puliamo, giuro!)
uno ad uno…
 
Federica, partecipante storica dai nostri primi corsi che, direi con coraggio e un pizzico di incoscienza, ha messo a disposizione la sua splendida villa e quanto ci è stato necessario per l’organizzazione.
 
Alessandra de I Castagnoni, oramai qui siamo al nostro secondo (o terzo corso ?) e quando arriviamo troviamo già tutto pronto, insieme al Donato sa già cosa ci serve, cosa prepariamo e mette a nostra disposizione non solo le sue splendide stanze, ma tutto l’aiuto possibile e con grande generosità.
Splendide persone in un’altrettanta splendida struttura.
 
Primavera, a Milano nel suo laboratorio cucina. Be’, ringraziare Primavera, in questo modo, mi sa di formale, lei oramai è un’amica e anche qualcosa di più… e con gli amici basta un abbraccio, uno sguardo, un grazie detto qui ma detto prima con gli occhi.
Grazie per il tempo che ci dedica, quello che condivide insieme a noi, insieme a tutto ciò che precede e segue il corso, e quello che ci dedica per sostenerci, o anche solo per ridere insieme a noi, o mangiare qualcosa insieme… cuoca eccellente, tra l’altro.
 
Poi c’è Chiara, del Molino Rossetto, chiara e luminosa come il suo sorriso, come la mano che ci ha teso con grazia quando si è offerta di fornirci le farine per i corsi, quando ha messo in produzione ‘le farine tecniche’ o farine di forza.
Farine che hanno reso le produzioni dei corsi non solo facilitate, ma di grande qualità, insieme anche alle planetarie che ci ha fornito KENWOOD.
C’è già chi ha ordinato le farine (anche 120kg.! qui hanno serie intenzioni 😉 ) e le ha già provate con soddisfazione, voi fatelo se lo ritenete necessario.
Da parte mia posso dirvi che, per esempio, la W400 utilizzata al corso per le colombe, e adesso per questa veneziana, è di gran lunga superiore alle comuni manitoba reperibili al supermercato, ma di gran lunga inferiore come prezzo (spese di spedizione quasi nulle) ok, fine dell spot pubblicitario 😉
 
Grazie anche a Luca de L’Oca Bianca, a Roma, ci ha messo a completa disposizione una stanza della struttura, un buffet magnifico e tutto l’aiuto della sua collaboratrice Daniela.
 
E a Palermo ci ha accolto Maurizio, Villa Montereale (e il merito va a Cristina di ecucinando per esserne occupata) è bella, così come le persone che ci hanno circondato per tutto il tempo. Non c’è stata preparazione del corso, ad ora di pranzo o di cena che non sia stata accompagnata da un piatto di pasta col pesce preparata da Maurizio, o da un’arancina, o anche da un semplice caffè. Gesti che non si dimenticano.
 
 
 

 

VENEZIANA a lievitazione naturale – doppio impasto
per 2 stampi (base 16,5cm. altezza 7cm.) da 500g – se non li avete, fateli così.
 
Ingredienti:
 
1°impasto:
farina 205g (W400 del Molino Rossetto in alternativa manitoba del supermercato)
zucchero 60g
tuorli 3
burro 65g
acqua 90g
lievito naturale 88g (rinfrescato tre volte con la stessa farina usata per la ricetta, e già maturo)
2° impasto:
farina 145g (W400 del Molino Rossetto, in alternativa manitoba del supermercato)
zucchero 80g
burro 65g
sale 2,2g
tuorli 3
uovo 1
acqua 25g
arancia candita a cubetti 150g
arancia candita in pasta 30g
miele 15g
estratto di vaniglia 1 cucchiaino

 

mandorle
zucchero a granella
zucchero a velo
 
 
Procedimento:
 
Sera del 1° giorno
Versare l’acqua nella planetaria, insieme ad un cucchiaio dello zucchero previsto, e spezzettare il lievito madre rinfrescato tre volte e già maturo, montare la foglia e far sciogliere il lievito.
Aggiungere tanta farina quanto basta ad ottenere un impasto morbido ma che si avvolga alla foglia.
Continuare inserendo un tuorlo, un cucchiaio di zucchero immediatamente dopo, tanta farina quanta basta per ottenere la consistenza precedente, morbida ma che si avvolga alla foglia. Incordare l’impasto.
Aggiungere, con la stessa sequenza, gli altri due tuorli, lo zucchero e tutta la farina.
Inserire il burro morbido (tirarlo fuori mezz’oretta prima) a piccoli pezzettini e poco alla volta.
Incordare e aver cura durante tutto l’impastamento, di ribaltare ogni tanto l’impasto.
Inserire il gancio, completare l’incordatura, coprire la ciotola con pellicola e lasciar riposare l’impasto dalle 9 alle 12 ore (dipende dalla forza del lievito madre) dovrà triplicare.
 
Ridurre in pasta col mixer 30 gr di arancia candita, porre a bagnomaria insieme al miele e all’estratto di vaniglia, coprire.
 
Preparare la glassa (da mettere in frigo) come insegna il Maestro qui:
Mescoliamo 105gr di albumi con 115gr di farina di mandorle, 150gr di zucchero, 15gr di farina di riso, 15gr di fecola, poche gocce di aroma di mandorle, mezzo cucchiaino di cacao.
 
Mattino del 2° giorno
Montare il gancio e dare qualche giro all’impasto, aggiungere l’acqua, 20 gr di zucchero previsti dalla ricetta e tanta farina quanta ne serve per far riprendere l’incordatura all’impasto. Quindi unire l’uovo, far amalgamare e ancora farina. Incordare.
Adesso inserire i tuorli (uno alla volta) seguiti dallo zucchero e tanta farina quanta ne basta per incordare.
Con l’ultimo tuorlo aggiungere il sale.
Riportare l’impasto in corda e aggiungere poco alla volta il burro morbido, incordare e unire poco alla volta l’arancia candita col miele e la vaniglia.
Unire i canditi con la planetaria a bassa velocità e solo fino a che si sono amalgamati. Ribaltare una volta l’impasto.
Lasciar riposare 30′ l’impasto coperto con pellicola, poi dividerlo in due pezzi dello stesso peso, e, su u piano imburrato e con le mani imburrate, arrotondarli.
 

Coprire e lasciar riposare di nuovo 30′.
Arrotondare di nuovo leggermente e porre negli stampi di carta, attendere poi che l’impasto arrivi ad un dito dal bordo.
Montare la glassa con le fruste e, con una sac a poche a beccuccio piatto, glassare le veneziane.
 

Cospargere di zucchero a granella e qualche mandorla, poi spolverare abbondantemente con lo zucchero a velo.
 

Infornare a 180° per circa 45′, fare la prova stecchino.
A cottura ultimata, infilzare e appendere a testa in giù fino a raffreddamento completo.
 
 
Immagini dei corsi su I Lievitati Pasquali, tutte le foto sono qui.
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Il Pan di Panna? Un vero tormentone, nel mio blog Il Pan di Panna?
Un vero tormentone, nel mio blog dal 2018.
Per la ricetta clicca sul link nelle stories 😋
Salva il post, fa anche tu come altre migliaia di persone il pan di panna e taggami 😄
p.s. quanto conta secondo voi la scelta del nome, in una ricetta che si presume, in ogni caso, ben bilanciata?
#pandipanna #pandipannapaoletta #paolettadianiceecannella #paolettasersante #aniceecannella
Ogni tanto un po' di verdura ci vuole, sulla pizza Ogni tanto un po' di verdura ci vuole, sulla pizza però 😄
La pizza che faremo al videocorso del 21 Maggio.
Pasta di riporto a 24h 🍕
80% 💦 
2% sale
0,70% lievito fresco
48h a t.c.
Cottura in teglia forno casalingo 10' a 280°
➡️ Link in BIO per programmi e iscrizioni
📲 Contattami su Whatsapp 346 777 8609
💌 Scrivimi una e-mail aniceecannella@gmail.com
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Il pane di mio figlio Gabriele 💖 Che non posso Il pane di mio figlio Gabriele 💖 
Che non posso taggare perché non è per niente social 😄 di me ha preso solo la passione per questo lavoro.
Prima o poi riuscirò a capire come fa questo pane...
Ma lui dice sempre che non c'è un solo procedimento, ma che si adatta al luogo di lavoro, alle farine, alle tempistiche, alle temperature.
Posso dire con orgoglio che sì, è diventato più bravo di me.
#figlipezzecore❤️ #pane #panificazione #figli #aniceecannella #paolettasersante
Ho sempre pensato che la condivisione fosse un val Ho sempre pensato che la condivisione fosse un valore aggiunto, un arricchimento per tutti noi. 
Che quello che conosciamo, che facciamo, le nostre passioni, se non sono condivise rimangono fini a se stesse.
Ne è la prova la condivisione sui social, quella bella. Quella che riconosce i meriti altrui. Senza paura di perdere qualcosa, ma anzi, con la convinzione che sia arricchimento e sempre motivo di spunto.
Questa è la Brioche Sogno, di Ciro Piscopo @ciro_herreras 
🍓 I maritozzi panna e fragole una realizzazione di Sabrina @eurekacosaimpasto 
Ricetta nel mio blog. Link in BIO
Scorri le FOTO e SALVA IL POST
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Come diceva il grande Califano...
Tutto il resto è noia
No, non ho detto gioia
Ma noia, noia, noia
😅😅😅
Condividete l'originale! 😉
La ricetta ⬇️
https://www.aniceecannella.com/le-pizzette-rosse-rotonde-del-forno/
Il giorno che la pubblicai, a momenti viene giù il server del sito. 11.000 utenti unici! In 24h 😍
#pizzette #pizzetterosse #theoriginal #pizzettedelforno #pizzettequelledipaoletta #paolettasersante #tuttoilrestoenoia #viveredilucepropria #viverediluceriflessa
Condivido il mio ultimo pane. Non è perfetto, per Condivido il mio ultimo pane. Non è perfetto, perché mi piace infornare sempre un pelo giovane, ma adoro l'effetto e lo strappo che provoca 😅
Il sapore è qualcosa di eccezionale. 
Ho usato le farine del @Molino Orsili Srl La Tipo 1 e la Cereali trovo siano stupende come sapore e resa.
Vi ricordo il VIDEOCORSO sul PANE il 28 Maggio, un corso in modalità live, dove io sono lì con voi.
Si parlerà di pani sia con lievito di birra che con lievito madre.
La dispensa fornita prevede ben 4 bilanciamenti. 
📲 Contattami su Whatsapp 346 777 8609
💌 Scrivimi una e-mail aniceecannella@gmail.com
Vi lascio la RICETTA con licoli 😍
600 farina di cui 520 tipo 1 Orsili + 80 gr cereali Orsili
13 sale
400 acqua per autolisi + 10 per sale
90 licoli rinfrescato e preso al doppio
Autolisi delle farine per 40'
Impasto fino al primo velo
Riposo 20'-30' e laminazione
Staglio (se ne fate 2) + Piega a 3
Raddoppio o quasi del volume
Formatura
Frigo dopo 30' nel cestino
Cottura il giorno dopo su pietra refrattaria.
#panefattoincasa #corsipane #corsopane #paolettasersante #paolettaaniceecannella #pane #licoli #lievitomadre #lievitomadreliquido #panelicoli
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