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mandorle
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Il Pandorlato®

Dicembre 21, 2009 by Paola Sersante 111 commenti
Vi ho sentito, ehehe, dite la verità! avete pensato… ma che s’è inventata, mo, questa?? Nulla in realtà, nulla che non ci fosse già in giro, vabbè, in giro, se seee da lui! Lo avevo assaggiato a Napoli, era sublime, mi si è insinuato in mente, un tarlo leggero, etere e profumatissimo, ma lo volevo Natalizio, insomma, conciato per le Feste, e allora…
Il Pandorlato
 
… allora l’ho modificato un pochino, le mandorle invece degli amaretti, il profumo dell’arancia al posto del limone poi il Cointreau che ha sostituito l’amaretto di Saronno. E il panbabà di Adriano, è diventato un pane che profuma di Natale!
Poi, stamani, mia figlia lo assaggia, al primo morso mi fa, mamma profuma di pandoro! ah, ecco cos’era che mi ricordava, ho pensato…
 
e pensavo… un panbabà, al lieve sapore di pandoro, arricchito di mandorle, eccoooooo sì, ho trovato anche il nomeeeeeeee!!
Il Pandorlato, vero che è carino? 🙂
 
Insomma, e poi Natale eccolo, non avete fatto il panettone perchè non avete il lievito madre?? non avete fatto il pandoro (il suo, ovviamente) perchè vi spaventa? non avete più tempo??
Be’, allora la soluzione, eccola, fate il pandorlato si fa in un solo giorno! … unica difficoltà? è tosto da incordare, quindi ci vuole una planetaria, ma ce l’ho fatta io con quel catorcio della mia, quindi forza al lavoro chè a Natale manca poco, lo trovate un giorno?? 😉
 
devo trovare un nome !?!?!!
 
 
IL PANDORLATO®, ovvero il panbabà di Adriano conciato per le Feste!
 

 

Ingredienti:
280gr farina W 350
(ho usato la rieper gialla, in alternativa manitoba del supermercato)
80gr latte intero
90gr zucchero
110gr burro
180gr uova intere
(3 uova)
8gr lievito di birra fresco
5gr sale
zeste grattugiata di 1 arancia
2 cucchiai di cointreau
1 cucchiaino miele d’acacia
1 manciata di mandorle con la pelle
 
Al mattino verso le 8:
note: io ho iniziato al mattino e infornato la sera, ma è possibile il contrario.
Mescoliamo il latte intiepidito con il lievito, il miele e 70gr di farina, copriamo.
Dopo una mezz’ora (deve gonfiare) uniamo gli albumi, il resto della farina e mescoliamo, con la foglia, a vel. 1 (ken). Uniamo il sale, il liquore e portiamo lentamente a vel. 2, incordiamo (ci vorranno 5 – 10 minuti).
 
Riduciamo a vel. 1,5 ed uniamo un tuorlo, alla ripresa dell’incordatura aggiungiamo un altro tuorlo e metà dello zucchero, riprendiamo l’incordatura ed uniamo l’ultimo tuorlo con tutto lo zucchero, incordiamo.
 
Serriamo l’incordatura ed uniamo, un cucchiaino alla volta, 40gr di burro fuso freddo, portiamo a 1,5, incordiamo ed aggiungiamo il burro rimanente morbido a pezzetti, insieme alla buccia di arancia, incordiamo.
Dovrà presentarsi lucido e ben legato.
 
note: io ho faticato un po’ ad incordare, alla fine, dopo il burro morbido, ho aggiunto 15 gr di farina (ho usato la rieper gialla, credo sia ottima anche la Lo Conte).
 
Poniamo in un recipiente da frigo, sigilliamo e, dopo 40/50 minuti (assicurarsi che parta la lievitazione), poniamo in frigo in una zona sui 6 – 7° per circa 6/8 ore.
 
note: con questo freddo io in frigo non avevo oltre 5°, ho misurato la temperatura sul pianerottolo fuori della porta di casa, avrà riso il condominio, ma chissenè, erano 8/9° precisi, e lì l’ho lasciato!

Tiriamo fuori dal frigo (
o dal pianerottolo ;-)) e, dopo 30′ minuti, rovesciamo sul tavolo infarinato e diamo le pieghe del tipo 2, dovremo ottenere una massa compatta.
 
Con la chiusura sotto arrotondiamo e trasferiamo in uno stampo da panettone da 750 gr. 16×11 cm. Copriamo con pellicola e poniamo in forno spento, lampadina accesa fino a che non arriva ad un dito e mezzo sotto il bordo dello stampo.
note: a me ci sono volute circa 3 ore, ma leggevo in giro che a qualcuno ce ne ha messe meno di 2, ad altri anche 5 ore, per cui controllate!
Pennelliamo delicatamente con albume leggermente battuto e spolveriamo prima con zucchero a granella, poi decoriamo delicatamente con le mandorle a piacere, infine spolveriamo con zucchero a velo.
Quando quest’ultimo sarà assorbito spolveriamo ancora con zucchero a velo, e inforniamo a 180° per circa 30 minuti, su placca del forno, posizionata su grata bassa, perchè cresce molto.
Controlliamo di frequente che lo zucchero non bruci, casomai copriamo con carta stagnola. Sforniamo e poniamo su una gratella fino al raffreddamento.
 
note: nel mio forno 180° sono pochi, io ho infornato prima a 210° poi ho abbassato a 190°, ma ognuno conosce le caratteristiche del proprio, per cui regolatevi.
 
piesse: Elvira ha detto che devo registrare il nome e io l’ho fatto, ahahaha!! il Pandorlato®

 

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Pesto alla trapanese

Maggio 11, 2009 by Paola Sersante 44 commenti
Sarà che un pochetto, sono sicula in pectore, e che questa Paoletta ogni tanto ha bisogno di uscire prepotentemente fuori, sarà che il prezioso regalo di Letyna avrei voluto adoperarlo per qualcosa che mi ricordasse la Sicilia, qualcosa di speciale anche nei sapori, fatto sta che…
… vagando per la rete alla ricerca dell’idea su come usare le preziose mandorle, vedo il pesto siciliano*, quello trapanese, mandorle, basilico, pomodori, oddio lo sto già sognando! … chiedo su gennarino, tartasso un po’ Roby, et voilà il mio pesto!
 
Insomma, evualà si fa per dire… non avevo il mortaio, e con il mixer, sinceramente, no, proprio non mi andava, uhmm!! ad un certo punto lo vedo, lì in cucina al suo posto, lui, il mattarello… 
… giorno dopo, metto gli ingredienti in una ciotola di plastica altina ma stretta e inizio il pestaggio 😀 😀
 
Non appena le prime mandorle iniziano a spaccarsi a colpi di mattarello e si fondono con l’aglio e il basilico, capisco che ho fatto bene a non usare il mixer!
Il profumo che si sprigiona mentre pesto gli ingredienti e l’aroma dell’olio che ne fuoriesce, sono paradisiaci, e davvero non credo che col mixer avrei ottenuto lo stesso risultato!
 
* QUI la versione di Enza, trapanese doc, la sua ricetta di famiglia, in pratica uguale a quella postata da Roby (palemmitano) su gennarino… leggetela, Enza la spiega da vera siciliana, da chi la fa e vista fare dalla nascita! 
Grazie Enza 🙂
PESTO ALLA TRAPANESE
 
Ingredienti:
3 mazzetti di basilico, mi pare d’aver contato circa 150 foglie
1 bella manciata di mandorle con le pelle
3 spicchi d’aglio, io ne ho messi 2 e sappiate che si sente, ehhehehe se si senteee!!
3 pomodori rossi, grossi e belli maturi
sale grosso
pepe
olio extra vergine di oliva, a occhio ma abbondante
 
Procedimento:
Mettere a bollire l’acqua, per la pasta, a chi non avesse le busiate, Roby consiglia appassionatamente le reginette, da spolverare dopo di pecorino!
 

 
Pestate nel mortaio le mandorle insieme all’aglio e un pizzicone di sale grosso. Le mandorle non devono diventare una pappina, per cui, non appena vedete che sono a pezzettoni, aggiungete immediatamente il basilico.
Il tutto deve essere ben pestato ma, come dice Roby, la consistenza deve rimanere granulosa, si devono sentire i pezzettini di mandorla, aggiungo, goduriosi!
 
Quindi a parte sminuzzate i pomodori privati dai semi e aggiungerli al pesto facendo attenzione che non diventi troppo rosso. 
Diluire con abbondante olio evo, aggiustare di sale, aggiungere il pepe.
 
Dice Roby: il pesto non deve essere cremoso quindi NO a panna o altri ingredienti che servono ad ingentilire.
 
 
p.s. l’ho rifatto ieri e mi scusassero i siciliani tutti ma stavolta di aglio, ne ho usata una puntina, l’altra volta, dopo, ci voleva la quarantena 😉 
ah, ho usato il mortaio, prezioso regalo della mia Tinuccia, e be’, chevvedevodi’, stavolta il pesto era più buono della prima volta 🙂
 
pestaggio da te.
 
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Tagliatelle agli asparagi, profumo di mandorle e pecorino

Maggio 4, 2009 by Paola Sersante 29 commenti
Come t’invento la ricetta, o meglio, come pensavo di aver inventato un abbinamento particolare!
Tutte le storie e non che si celano dietro a un piatto…
 

 
Venerdì, 1 Maggio, compro un bel mazzetto di asparagi nostrani, sisi perchè volevo fare questi, poi domattina, pensavo, vado dal pescivendolo, piglio le vongole, e… invece… non ce la faccio, devo correre al lavoro, ho i miei asparagi ma mi mancano le vongole, uffa!!
 
Evabbè, poco prima delle 13, momentino di pausa, do un’occhiata su gennarino alla ricerca di qualche idea, e trovo un post dove Antonella scriveva “Io lesso gl i asparagi. Metto da parte le punte, e frullo il resto con una manciatina di pinoli, una di pecorino romano o parmigiano stagionato, pepe bianco e olio. Lesso la pasta, la condisco con questo composto e guarnisco con le punte“
evvai, faccio questa, i pinoli ce li ho… 
 
Torno a casa, metto l’acqua per lessare gli asparagi, apro la dispensa, cerco i pinoli, e… noooo, non ci sonooo, e ma porca miseria, questa è ‘na congiura!!
Non mi voglio arrabbiare è una splendida giornata di sole :)))
E vedo le preziose mandorle della Sicilia, quelle che mi ha mandato Letyna, se ci stanno bene i pinoli, possono starci bene le mandorle? sisi decido che ci stanno bene!
 
A tavola, tutta sfoddisfatta, li guardo mangiare con gusto, specie mio figlio, l’unico che ha sempre, e sottolineo sempre, da ridire, grrr!! mangia pure lui, in silenzio, ha quasi finito!
Gli chiedo, erano buone, vero? Le ho inventate io!! 
E lui, aria di sufficienza, seeeeee, ma raccontane un’altra!!
:((((((((((((((((((((((((((((((
 
Però m’ha messo la pulce nell’orecchio e dopo pranzo su gugol cerco asparagi, mandorle e tagliatelle… eh già, non ho inventato nessun abbinamento particolare, no! Però, lo giuro, io non lo sapevo!!
E comunque, leggendo le altre ricette in rete, pure quella su gennarino, io ho proceduto in maniera diversa, per cui, beccatevi pure la mia 😛 :P!!
 
 
TAGLIATELLE AGLI ASPARAGI, PROFUMO DI MANDORLE E PECORINO
 
Ingredienti per 4 persone:
 
1 mazzetto di asparagi
1 pugno di mandorle con la pelle
3 cucchiai di pecorino sardo
4 cucchiai di panna fresca
sale
pepe
olio extravergine di oliva
tagliatelle secche all’uovo 
 
Procedimento:
 
Lessare 1 mazzetto di asparagi, poi tagliare tagliare le punte e metterle da parte. Passare nel mixer con le lame, a intermittenza mi raccomando, il pugno di mandorle e lasciarle a granella. Unirle al pecorino.
 
Ora frullare i 2/3 dei gambi degli asparagi e aggiungerli in una padella dove si sarà fatto scaldare dell’ olio evo, far scaldare 2 o 3 minuti appena. Nel frattempo mettere l’acqua a bollire versandoci dentro il restante 1/3 di crema dei gambi.
 
Diluire la crema di gambi con 1 o 2 piccoli mestolini di acqua di cottura della pasta, a seconda della densità, la mia era molto densa, ne ho aggiunti due. Salare poco e aggiungere il mix di pecorino e mandorle, aggiustare di sale, spolverare di pepe e cuocere a fuoco basso 1 o 2 minuti.
 
Aggiungere le punte degli asparagi e i 4 cucchiai di panna fresca, se troppo denso diluire con 1 mestolino di brodo. Amalgamare la crema un paio di minuti e spegnere.
 
Scolare le tagliatelle e saltarle appena qualche secondo nella padella, erano divine!!
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