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Le crocchè di patate palermitane

Dicembre 4, 2009 by Anice e Cannella 61 commenti
ehmm, mi sono venute un pochetto troppo colorite, però non si sono aperte, essì perchè la “sfida” era questa, cuocere le crocchè di patate palermitane, senza panatura – così pare vadano fatte – e riuscire a non farle aprire, se n’era parlato qui!
crocchè palermitane o cazzilli

 

Le crocchè palermitane, a differenza delle crocchette napoletane, non solo non hanno panatura, ma neppure uovo nell’impasto, in pratica solo patate, possibilmente farinose, prezzemolo, sale e pepe… insomma, difficilina la sfida!
Davvero mi pareva incredibile poter friggere ‘sti cazzilli – è vero che si chiamano anche così?? – senza che si spatasciassero tutti in frittura, specie dopo che avevo letto di chi ci ha provato più volte e non ci era riuscito, fino a che Antonia, sì sempre la mitica, ci prova col suo sistema…
… in pratica lo stesso che usa per le crocchette napoletane e che le aveva insegnato sua mamma, me ne parlò a Napoli, e subito decido che sì, appena torno ci provo!
In corso d’opera, ne ho scoperta un’altra, soprattutto avevo in mente l’immagine delle crocchè crude, perfettamente lisce e compatte, quasi lucide…
Non c’è ricetta, secondo me, è un sistema di preparazione, ora se il “trucco” che ho adottato vada bene non lo so, ma so che con questo e con i consigli e suggerimenti di Antonia, non solo le crocchè non si sono aperte, ma erano morbidissime all’interno, e con una deliziosa crosticina fuori 🙂
Le ho fatte così:
 
LE CROCCHE’ DI PATATE PALERMITANE
La sera prima ho lessato le patate in poca acqua, con tutta la buccia e ben coperte; normalissime patate di quelle sfuse, credo farinose, ma Antonia dice che non è importante, quanto invece lo è cuocerle la sera prima.
Le ho messe a scolare nello scolapasta fino al mattino dopo, poi le ho passate nello schiacciapatate, le ho condite con sale, pepe e abbondante prezzemolo, qui leggevo anche menta, e le ho passate una seconda volta nello schiacciapatate. Immagino, forse, che se avessi usato il passatutto, forse sarebbe stata sufficiente una sola passata, vedete voi, l’impasto non deve avere il più piccolo grumo, almeno credo.
Palermitani in ascolto che ne pensate?? Si accettano altri consigli, suggerimenti e quant’altro!
E qui viene il bello, e la mia scoperta (sarà quella dell’acqua calda??)… non ho avuto problemi a formare la prima crocchetta, è venuta subito bella liscia e lucida come si vede nelle foto dei link che ho già messo, o anche qui, ma già alla seconda crocchetta, con le mani sporche della prima, la superficie non veniva piatta e lucida, ma tutta bucherellata, perchè l’impasto si attaccava alle mani, quindi??
Quindi me le sono lavata, le ho asciugate alla meglio, lasciandole appena umide e ho proseguito così, in questo modo, così come per gli impasti lievitati appiccicosi, le patate non si attaccavano alle mani, e la superficie rimaneva assolutamente liscia.
 
Mi rendo conto che la cosa è lunga e noiosa, formare la crocchè, lavarsi le mani, formare la crocchè e così via… ma ha funzionato!
Anche se poi dopo Antonia, mi ha raccontato di averle passate sul piano di marmo della cucina, be’, voi fate come vi trovate meglio, ma assolutamente importante è che la crocchè venga liscia e lucida, almeno credo 😉
Una volta che le ho formate tutte, le ho messe allineate e distanziate su un piatto, le ho coperte con un panno, no pellicola che altrimenti crea condensa, e le ho riposte in frigo. Vanno lasciate a riposare da un minimo di 3 ore, fino a 8 ore circa, anche questo è molto importante per la buona riuscita.
 
Dopodichè ho scaldato dell’abbondante olio di semi di arachide molto bene, fuoco grande fiamma alta, in un pentolino piccolo, ma alto e stretto e ho fritto le crocchè, due alla volta non di più, è importante! in questo olio profondo. Le ho scolate poi bene su carta assorbente.
 
piesse: dopo le prime 4 crocchè, Antonia suggerisce di abbassare appena la fiamma, altrimenti l’olio continua a scaldarsi e quelle successive vengono un po’ colorite, come le mie.
embè – penserà qualcuno – non le potevi fotografare quelle cotte al punto giusto?? eh, no! – rispondo – le prime ce le siamo mangiate caldissime 😉
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E che sgonfiotti siano ;-)

Novembre 9, 2009 by Anice e Cannella 42 commenti
Già, come per i Laugenbrot, pure questi sgonfiotti, visti e presi, da Sigrid stavolta!
Fatti ieri a pranzo, foto al volo e postati sera stessa alla velocità della luce, anche se… ok, nulla di nuovo, li avevate già visti tutti, però…
 
Sgonfiotti
© All rights reserved. Don’t use this image without my permission.

 

… li posto lo stesso 🙂
Per ringraziare lo chef Massimiliano Sepe e Sigrid dell’ottima ricettina, e poi perchè – vabbè come al solito – ho fatto qualche piccola modifica. Del ripieno voluta, voluta dalla maggior parte della famiglia, perchè, uffa! ricotta e alici, sembra che piacciano solo a me…
Alla fine in frigo c’era quello che rimaneva della meravigliosa scamorza di Antonia, eccellente anche dopo giorni, un po’ di prosciutto cotto, et voilà, il ripieno che accontenta tutti!
Be’, poi già vi dico che… troppo buoni, quindi li proverò con altri ripieni (consigli?), l’impasto è una favola.
Soprattutto mi incuriosiva lo yogurt, e lo stazionamento in freezer prima della cottura, be’ fattostà che finalmente non se ne è aperto manco uno, evvaiii! 🙂
Ecco, a proposito dell’impasto, ho usato un po’ più acqua di quella riportata nella ricetta, io adoro gli impasti morbidi, al limite dello stendimento sulla spianatoia 😉
Poi ho steso a mattarello, perchè era impossibile usare la macchinetta, ma si stende bene e veloce!
La riscrivo come l’ho fatta io, l’originale sta qui
 

 

SGONFIOTTI ALLA SCAMORZA E COTTO
(ricetta di Massimiliano Sepe)

 

per l’impasto:
farina 0 500g
lievito di birra 12g
yoghurt magro 60ml (1/2 vasetto)
sale 5g
olio d’oliva 1 cucchiaio
acqua tiepida 230/240ml
uovo 1 (per spennellare)

1 cucchiaino di zucchero

per il ripieno:
scamorza 200g
prosciutto cotto 100g
Su una spianatoia disporre la farina a fontana. In un contenitore versare l’acqua e sciogliervi dentro il lievito con lo zucchero.
Mescolare acqua e lievito con la farina e impastare un paio di minuti, aggiungere lo yoghurt, il sale ed infine l’olio, impastando circa 10 minuti. Adagiare l’impasto ottenuto in una scodella, coprire con pellicola e lasciar lievitare 1 h in luogo tiepido e lontano da correnti o sbalzi termici (Massimiliano incide il panetto di pasta a croce, come tradizione familiare vuole).
Nel frattempo passare al mixer con le lame la scamorza e il cotto poi mescolare bene ottenendo un composto morbido.
Stendere l’impasto col mattarello, sulla spianatoia leggermente infarinata, circa 2 o 3 mm.
Poi con un coppapasta ritagliare dei cerchietti di 7/8 cm. di diametro. Spennellarli con un po’ di uovo sbattuto, farcire con una noce di ripieno, poi chiudere e sigillare gli sgonfiotti aiutandosi con una forchetta. Riporre gli sgonfiotti per una decina di minuti in freezer, spennellarli di nuovo con l’uovo sbattuto, e poi tuffarli in olio bollente e friggerli rapidamente. Scolarli su della carta da cucina e servirli ben caldi.
piesse: ne ho lasciati alcuni in freezer, e fritti per cena, ancora meglio degli altri!

 

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Le paste (o le pizze) fritte o anche crescentine?

Giugno 29, 2009 by Anice e Cannella 44 commenti
Qualche giorno fa’ mi scrive Rosaria…

Carissima Paoletta, intanto volevo dirti che guardo giornalmente il tuo blog e ne traggo grande giovamento. Quindi grazie per tutti gli esperimenti che fai tu in prima persona e che ci permettono di provare una cosa senza doverla buttare.

 

le pizze fritte

Ti scrivo anche per consigliarti una ricetta molto facile e che non ho mai visto sui vari blog ma per te che sei una patita di lieviti…

 

Si tratta delle paste fritte. In poche parole si impasta la farina 00 con sale lievito e latte fino ad ottenere una pagnotta della consistenza buona da essere stesa senza che appiccichi. Una volta lievitata si stendono delle frittelle con le mani e si friggono in abbondante olio, nella frittura di gonfieranno e sarà facilissimo aprirle e farcirle come meglio si crede.

 

La morte loro è con la mortazza ma anche con tutto il resto va benissimo.

 

Un grosso abbraccio

 

da Cassata
 
Ecco, be’, complimenti a parte, che sicuramente fanno piacere (grazie Rosaria, anche per l’ottima ricetta), ma a me una lettrice che mi scrive e mi consiglia una sua ricetta, è una di quelle cose che mi fa immenso piacere, almeno quanto lo scambio di opinioni che ne segue… 🙂
E se poi la ricetta è un lievitato, se poi per qualche strana alchimia me ne innamoro, se poi della lettrice mi fido, come di Rosaria che conoscevo già, be’ allora la prima cosa che mi viene da fare è… informarmi, tempestarla di domande, (così come ho fatto scusa Rosa’! ) consultare testi, rete, ecc. dopodichè, ovviamente, procedere!
 
Dunque, testo consultato, dove ho trovato una serie di combinazioni e varianti degli ingredienti e consigli, è stato La Cucina Bolognese di Monica Cesari Sartoni.
Anche se lì la ricetta è riportata come crescentine fritte, e sono riportati i vari nomi dati alla preparazione… in effetti pizze o paste fritte non c’è, ma gli ingredienti mi sembrano quelli, per cui abitanti dell’Emilia Romagna, illuminatemi voi!!
 
Ne riporto alcuni così mi confondo del tutto, ehehehe…
a Bologna, appunto, crescentine o paste fritte (come mi scriveva Rosaria)
a Cremona chizze
Modena e Reggio Emilia, il gnocco fritto
 
 
PASTE FRITTE o CRESCENTINE di Rosaria
testo tratto e reinterpretato da La Cucina Bolognese di Monica Cesari Sartoni
 
Ingredienti:
500 gr di farina 00
20 gr di lievito di birra fresco
30 gr di strutto o di olio evo
250/300 ml di latte
1 cucchiaino raso di zucchero
1 cucchiaino colmo gr di sale
 
olio di semi di arachide per friggere
 
Procedimento:
Intiepidite appena il latte e scioglietevi dentro lo zucchero e il lievito. Formate una fontana con la farina e impastare energicamente con tutti gli ingredienti, fino ad avere un impasto liscio e sodo, aggiungete il sale a metà lavorazione e impastate in tutto circa 10/15 minuti.
Lasciate lievitare coperto circa 1 ora e 1/2, in inverno anche 2 ore.
Tirate col mattarello delle sfoglie sottili, circa 3/4 mm. di spessore e tagliate con un coppapasta di circa 10 cm. di diametro o a rombetti di 5/7 cm. di lato.
In una grande padella per fritti, fate scaldare l’olio e portarlo ad una temperatura elevata, friggervi poi le pizze poche alla volta, girandole non appen si gonfiano e si dorano da un lato.
Estraetele e fatele asciugare su carta assorbente.
Servitele ben calde accompagnandole con salumi, formaggi freschi e morbidi, insalatine di campo, sottaceti e sott’oli casalinghi.
 
Un piccolo segreto: se volete che il fritto rimanga perfettamente asciutto e il più possibile sgrassato, unite all’impasto un cucchiaino di aceto o di acquavite, l’elemento acido aiuter a respingere quello grasso.
 
Rosaria dice: allora, la mia è una cooperativa, questa è una specialità di mio marito. Io faccio l’impasto che lievita e viene un bel montarozzo. Poi lui taglia a fette e stende con le mani. Non vuole assolutamente che si usi il matterello, fa una tragedia!! … e man mano frigge.
Io intanto nella stanza accanto fremo e passeggio mentre mia figlia mi dice: “mamma stai tranquilla che vengono bene”. Cosa che in verità è vera.

 

Le frittelle quindi hanno forme varie, ma tutte si gonfiano e si aprono facilmente con le mani.
 
Ecco, io questo l’ho letto che le avevo già fatte, ma mattarello o non mattarello?
 
Varianti: La Cucina Bolognese di Monica Cesari Sartoni
Le dosi per preparare le pizze fritte variano moltissimo:
1. 500 gr di farina 0, 1 uovo, lievito di birra o 1 bustina di lievito istantaneo per pizze salate, 1/2 bicchiere di vino, 1 cucchiaio d’olio, 2 di panna fresca, sale.
2. 500 gr di farina 0, lievito come sopra, 1 cucchiaio d’olio, 100 gr di stracchino, acqua, latte o birra per impastare.
3. 1 kg di farina 0, 25 gr di lievito di birra, 250 gr di ricotta freschissima, aqua frizzante e latte per impastare 2 bicchieri circa. Pare sia una specialità della zona di Pianoro.
 
Chi le prova??

 

 

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Buongiorno ❤ Vi ricordo il VIDEOCORSO 17-18 apri Buongiorno ❤
Vi ricordo il VIDEOCORSO 17-18 aprile in collaborazione con @vatineesuvimol 📍
Il videocorso sarà diviso in 2 moduli (è possibile partecipare ad uno o a entrambi):
🌷🌼🌷Sabato: tecniche di panificazione con l'uso di colori naturali
Paoletta: Alla scoperta delle tecniche della panificazione; come ottenere un lievitato colorato e brillante prima e dopo la sua cottura usando i colori presenti in natura.
Dall’impasto, agli usi  e i dosaggi del colore, passando per le diverse tecniche di formatura, un piccolo viaggio all’insegna del colore e il loro uso in panificazione.  🌼📸🌼Domenica: food photography con Vaty 
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https://www.aniceecannella.com/product/workshop-cook-shoot-videocorso-con-paoletta-e-vaty/
Eravamo tantissimi anche oggi nella diretta su Ins Eravamo tantissimi anche oggi nella diretta su Instagram, grazie 🌼
Condivido con voi il video e le foto della bellissima diretta di oggi con  @cucinare_catering_eventi 💞
Abbiamo impastato la mia focaccia soffice di Pasquetta che Caterina ha impreziosito con delle meravigliose decorazioni, sembravano quadri 🌷💞🌷
Vi lascio gli ingredienti, il procedimento riveduto è corretto non è più quello del blog ma lo trovate nella diretta 💝
Una meravigliosa Pasqua a tutti voi 🐣  Un grandissimo Grazie a Caterina anche per le foto 🧡
La diretta con il procedimento  la trovate su @cucinare_catering_eventi  QUI gli INGREDIENTI 👇
Per il lievitino: da preparare circa 45 minuti prima se la temperatura ambiente è 23-24 gradi, anche 25 minuti prima.
150 gr di farina W280 / 300 circa
100 gr di acqua a t.a.
20 gr di lievito di birra fresco
1 cucchiaino di zucchero
Per l’impasto:
350 gr di farina W280 / 300 circa
2 uova medie
15 gr di pecorino
15 gr di parmigiano
45 gr di burro (o 35 gr di strutto)
20 gr di olio extravergine di oliva
60 gr di acqua
60 gr di latte
10 gr di sale
20 gr di zucchero
1/2 cucchiaino di pepe
2 gr di curcuma
Buonasera ❤ Per la focaccia soffice di Pasquett Buonasera ❤ 
Per la focaccia soffice di Pasquetta prepariamo gli ingredienti di questo post (ho cambiato 😄)
✅ Sabato 3 aprile | ore 16 
DIRETTA INSTAGRAM con @ca.te_ Betti 👇
La prepariamo insieme per farcire poi a Pasquetta con salumi e uova sode 🌷🌷  INGREDIENTI DA PREPARARE
Per il lievitino: da preparare circa 45 minuti prima se la temperatura ambiente è 23-24 gradi, anche 25 minuti prima.
150 gr di farina W280 / 300 circa
100 gr di acqua a t.a.
20 gr di lievito di birra fresco
1 cucchiaino di zucchero  Per l’impasto:
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15 gr di parmigiano
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E se la pizza al formaggio ce la mangiamo a Pasqua E se la pizza al formaggio ce la mangiamo a Pasqua, per Pasquetta vogliamo preparare una focaccia soffice e profumata? 😍😋
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..  INGREDIENTI DA PREPARARE
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Buongiorno ❤ ci siamo quasi! GIOVEDI' 1 aprile a Buongiorno ❤ ci siamo quasi!
GIOVEDI' 1 aprile alle ORE 15:00 ci sarà una DIRETTA INSTAGRAM 🌷
Con Oriella e tutti insieme, faremo la PIZZA DI PASQUA AL FORMAGGIO UMBRA 😍
La VERSIONE SOFFICE 😋
✅➡️SEGUITEMI SU INSTAGRAM per vedere la diretta https://www.instagram.com/paoletta_sersante/
PREPARATE INGREDIENTI, e quanto serve 👇 
PIZZA DI PASQUA AL FORMAGGIO Paoletta Sersante
Ingredienti:
230 gr di lievito madre a maturazione (rinfrescato verso le 11:15) o biga (preparata alle ore 21:00 del giorno prima come descritto in fondo)*
350 gr di farina W330 circa
120 gr di pecorino grattugiato finemente
120 gr. di parmigiano grattugiato finemente
80 gr di pecorino a cubetti o provolone piccante
50 gr di strutto (o 60 gr di burro)
4 cucchiai di olio extra vergine di oliva
8 gr di sale
1 cucchiaino di pepe
1 cucchiaino di malto (o zucchero)
5 uova medie
100 gr di acqua
8 gr di lievito di birra fresco
1 stampo alto da panettone da 1 kg oppure
2 stampi da panettone alti da 500 gr,
verificare le dimensioni sul sito cartessebi  *Non hai il lievito madre? Ecco COME FARE LA BIGA
INGREDIENTI
200gr di farina forte (la stessa che userai nell’impasto)
90gr acqua
2gr di lievito di birra fresco
PROCEDIMENTO
Sciogli il lievito in acqua fresca di rubinetto (16° circa). Poi versa sull'acqua la farina e mescola con una forchetta solo fin quando si è ben idratata, non deve diventare un panetto compatto e non deve essere impastata troppo, ma rimanere abbastanza grezza.
Metti in un contenitore e copri bene con coperchio o pellicola e lascia maturare per 18-20h a 18°.
Poco prima di impastare, la ''peli'' dalle croste esterne e prelevi la quantità che serve.
Poi procederai come fosse una lievitazione mista: biga (al posto di lm) + lievito di birra come scritto nella ricetta.
Buongiorno, a pochi giorni dalla Pasqua pubblico l Buongiorno, a pochi giorni dalla Pasqua pubblico la mia versione della Fugassa Veneta o Veneziana.
Da fare con il lievito di birra 👍
Come scrivo nel blog, lungi da me replicare l'originale, ma qualunque cosa sia, FATELA è strepitosa 😍
L'ho mangiata con il cotto, buonissima. Poi col gelato al pistacchio, e l'ho adorata 😅🤩
.  LA RICETTA è NEL BLOG 👇
https://www.aniceecannella.com/la-fugassa-veneta-o-veneziana/
.
#fugassaveneta
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