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Cinnamon rolls

Settembre 13, 2010 by Paola Sersante 114 commenti
Questi li ho preparati parecchi giorni fa, poi, come spesso mi succede ultimamente, non ho trovato neppure un minuto per pubblicarli! essì che ne vale la pena! essì che, dopo le numerose richieste su fb, dove avevo chiesto aiuto, avrei dovuto anche darmi una mossa! ché dopo aver pubblicato le foto, ovviamente la domanda era… Paolè, e la ricetta?



Era un impasto che volevo fare da tempo, ed ero partita pensando di fare i suoi, che poi li conoscevo già perché diciamo che, come lei stessa racconta, l’impasto s’era studiato assieme.

Ma quando voglio far qualcosa, qualcosa che mi piace, la curiosità è tanta, e inizio a vagar per la rete senza sosta, in questo caso cercando quale fosse la miglior ricetta per i cinammon rolls.
Anche se, dire che esiste una o la ricetta è come al solito riduttivo, diciamo che comunque quando ne parlai con marjlet non avevo visto le altre e mi ero limitata a bilanciare gli ingredienti della ricetta che lei aveva trovato… se poi ci fossi riuscita non lo so, sta di fatto che chi poi li ha provati ha confermato quello che lei diceva, ottimi!

Però, dicevo appunto… leggendo qua e là, ho notato che il burro nell’impasto non era molto, quasi un pane dolce, e che comunque andavano spennellati di burro fuso prima di cospargere con lo zucchero di canna, e di cannella 😉
Poi, immagino che, e come accennavo poco sopra, non esisterà LA ricetta, però – e anche perché non è una ricetta della nostra tradizione – ho voluto guardare tra le ricette che esprimevano le dosi in CUP, in particolare, ma non chiedetemi perché, sentivo che questa era quella giusta.
Poi, vabbè, io non li ho mai nemmeno assaggiati, però quando ho pesato tutti gli ingredienti per convertire da cup a grammi, mi è piaciuta perché era ben bilanciata.
Anche se poi, qualche modifica l’ho apportata, soprattutto ho stravolto il procedimento, perché per i lievitati, uso sempre quello che insegna il Maestro. Gli ingredienti non si rovesciano tutti insieme nella planetaria, nemmeno si buttano a caso nella spianatoia.
E il risultato è sicuramente diverso, parlo di consistenza, di sofficità e durata.


CINNAMON ROLLS

Ingredienti:
420 gr di farina, di cui metà manitoba (del super) e metà 00
1 uovo
1 tuorlo
180 gr. di latte
60 gr di burro
75 zucchero
5 gr. di sale

11 gr di lievito di birra fresco

per la farcia:
4 cucchiai di zucchero di canna
2 cucchiaini colmi di cannella
35 gr di burro fuso ma freddo

per la glassa:
zucchero a velo
acqua q.b.

Procedimento:
Inserire nella planetaria il latte e il lievito, far sciogliere quest’ultimo. A questo punto aggiungere tanta farina quanto basta a formare una crema soda, e inserire il tuorlo, subito dopo metà dello zucchero. Amalgamare bene gli ingredienti e aggiungere altra farina.
Dopodiché inserire l’uovo intero, poi l’altra metà dello zucchero e incorporare bene. Continuare ad aggiungere tutta la farina meno un cucchiaio, sempre impastando col gancio a foglia o K.
A questo punto aggiungere il sale e dare una prima incordatura. Inserire poco alla volta il burro morbido a temperatura ambiente, tirato fuori dal frigo una mezz’oretta prima. Finire con l’ultimo spolvero di farina e incordare bene.
A questo punto abbiamo due strade (io per motivi organizzativi preferisco la prima):
1. Lasciar puntare l’impasto in ciotola coperto con pellicola per 40′, poi mettere in frigo tutta la notte.
Al mattino riprenderlo, tenerlo 1 ora a temperatura ambiente.
2. Lasciar lievitare fino al raddoppio l’impasto in ciotola coperto con pellicola.

In tutti e due i casi, riprendere l’impasto, spolverare leggermente il piano di lavoro e fare le pieghe di tipo 1, quelle di sovrapposizione, spiegate qui, ma arrivare solo alla terza foto.
Capovolgere il rettangolo ottenuto, coprirlo con pellicola e attendere 20′ o 30′. Nel frattempo far sciogliere il burro e farlo raffreddare.
Poi, infarinare appena e stendere col mattarello in un rettangolo alto circa 8mm. Spennellare col burro fuso, cospargere con lo zucchero di canna miscelato alla cannella, poi arrotolare il rettangolo formando un lungo salame.
Tagliare ora i cinnamon all’altezza di un grosso dito, e posizionarli in una teglia coperta da carta forno. Coprirli con pellicola e farli lievitare un’ora circa.
Dopodiché infornare a 180° fino a che avranno preso un bel colore dorato, circa 15′, ma dipende dal forno.

cinnamon rolls


Preparare la glassa mescolando zucchero a velo e acqua fino alla consistenza desiderata. Poi versarla sui cinnamon.

Un grazie particolare a tutti gli amici che sulla mia bacheca di FB, al mio dubbio… ma nei cinnamon aromi sì, aromi no? mi sono venuti in aiuto spiegandomi che il solo aroma doveva essere quello della cannella!
Be’, io naturalmente non posso che esser d’accordo, profumatissimi, oltre che di una morbidezza e sofficità incredibile 😉
Lei, che li ha assaggiati, può testimoniare!

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La Brioche Nanterre di Pierre Hermè

Aprile 23, 2010 by Paola Sersante 71 commenti
Quando si parla di brioche, si pensa subito a qualcosa di dolce. Questa invece non lo è, in effetti è un pan brioche, ma Pierre Hermé è così che la chiama, brioche di Nanterre, è così, quindi, che ve la passo. La classica brioche francese al burro, senza aromi, pochissimo zucchero e adatta ad essere gustata sia col dolce che col salato.
 
Brioche Nanterre di Pierre Hermè
 
Un solo un consiglio, fatela solo con ottimo burro, perché altrimenti si sente, ed invece ci deve essere ma non si deve sentire, si deve solo percepire l’aroma profumato, così come consigliavo per i croissant.
Io uso lo Jager, è un ottimo burro, e lo trovo all’eurospin, incredibilmente ad appena 1 euro – e nessuno mi sta pagando per parlarne! – ma è giusto che un’azienda abbia gratis la sua pubblicità, se e quando la merita, e questo è il caso.
Molto buono anche il Milbona, al Lidl, ma non quanto lo Jager.
 
Ho fatto qualche modifica, ma stavolta solo sul procedimento, ho usato quello che, come detto già altre volte, mi ha insegnato, e insegnerà, il Maestro.
Di altri procedimenti non riesco a capirne i meccanismi, o forse sbaglio qualcosa, sarà che alla fine si fa proprio quello che si comprende bene, e a me con la sua tecnica riesce sempre tutto, o perlomeno quel che io mi aspetto da un buon lievitato!
 
Poi ho ridotto gli ingredienti rapportandoli allo stampo che avrei utilizzato, ché non si capisce, poi, perché nelle ricette non diano mai la capienza o quantomeno la misura dello stampo che serve.
Infatti, leggendo gli ingredienti, e comunque dopo aver tradotto questa ricetta, ho visto che l’impasto sarebbe stato eccessivo per il mio stampo.
Anche se poi, visto il tempo che ci ha messo la brioche a sparire, mi sono pentita di non aver fatto la dose intera.
 
Questa la dose per uno stampo da plumcake di 30 x 11 cm. La foto non è un granché, anzi forse è bruttina assai, ma sicuramente rende l’idea di quel che è questa brioche, quindi non vi sto a tediare di quanto sia morbida, soffice e profumatissima, non si vede??
 
BRIOCHE DI NANTERRE di Pierre Hermè – metodi e tecniche di lavorazione del mio Maestro
 
Ingredienti:
200 gr di farina manitoba
150 gr di farina 0
245 gr uova (5 uova medie)
35 gr di zucchero
7 gr di sale
250 gr di burro
12 gr di lievito di birra fresco
20 gr di latte (2 cucchiai)
 
1 stampo da plumcake di 30 x 11 cm
1 uovo per spennellare
 
Procedimento:
Sciogliere nella planetaria il latte e il lievito. Nel frattempo setacciare le farine. Aggiungere 150 gr di farina presa dal totale, 2 uova e avviare la macchina col gancio a foglia o K.
Quando le uova saranno amalgamante bene, aggiungere lo zucchero, far assorbire.
A questo punto unire un uovo e proseguire con la farina, aggiungendo l’uovo seguente solo quando il precedente sarà assorbito.
Aggiungere il sale.
Incordare l’impasto e solo allora aggiungere il burro poco alla volta. Aumentare la velocità fino a che l’impasto sarà ben incordato, lucido ed elastico, e si staccherà in un solo pezzo dalle pareti della ciotola.
Finire di impastare ancora qualche minuto col gancio ad uncino. Stendere l’impasto a rettangolo sul piano infarinato e fare le pieghe del tipo 1.
Riporlo ora in un contenitore a chiusura ermetica, e lasciarlo puntare a temperatura ambiente per 40 minuti.
Dopodiché riporre in frigo a circa 6° per circa 8 ore.
Al mattino tirare fuori l’impasto, sarà lievitato ma compatto e ben lavorabile. Lasciarlo a temperatura ambiente per 40 minuti.
A questo punto allungarlo un po’ arrotolandolo sotto i palmi, fino ad arrivare quasi alla lunghezza dello stampo, circa 25 cm.
Tagliarlo poi in quattro pezzi come si vede qui, poi porli nello stampo bene imburrato. Attendere che le palline abbiano raggiunto il bordo, poi pennellare con l’uovo sbattuto, e con te forbici fare dei tagli sopra perpendicolari allo stampo. Infornare a circa 180°/190° (secondo il forno) per circa 45 minuti. Fare la prova stecchino al centro, ne dovrà uscire pulito.
Non appena la superficie avrà preso un bel colore, coprire con carta di alluminio e proseguire la cottura.
Se conservata nella pellicola, il giorno dopo è ancora come ancora sfornata, al terzo giorno non ve lo so dire 😉
 
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Girandole alla crema con la Brioche Suisse

Aprile 7, 2010 by Paola Sersante 69 commenti
Rieccoci dopo la Pasqua, fatto le brave o anche a voi questi due o tre giorni hanno lasciato qualche regalino simpatico?? Più che simpatico, diciamo di troppo, grrr!!
Io, al solito, sono a dieta, ma queste brioches svizzere le ho fatte prima di Pasqua per cui, ve le racconto 🙂
 
brioches
 
Se siete a dieta, guardate le figure, sbavate e non fatele 😉 … perché non sono quel che si dice “leggere” anche se, giuro che, rispetto alla ricetta originale, ho anche tolto un po’ di burro.
Se invece siete a dieta, ma fate come me 🙁 (e cioè che mangiate quello che vi pare piuttosto rinunciate ad un pasto), allora sepoffà 😉
La mia è una di quelle diete che farebbe rizzare capelli a nutrizionisti e dietologi, ma che ci posso fa?? :((
… preferisco spararmi una brioche e rinunciare al pranzo (e pure alla colazione, caffeino e basta), piuttosto che mangiare spaghettini tristanzuoli al pomodoro e sconditi, ché poi divento tristanzuola pure io, anzi nervosa e irascibile!
Però, no, la dieta così non si fa, o meglio diciamo non si dovrebbe fare, è che io mangio dove mi porta il cuore 😉
Ho voglia di dolce? e che dolce sia? di pasta? ebbene mi faccio un piatto di pasta… poi, ecco, magari rinuncio al resto, e forse questo non va bene, ma a volte ho anche voglia di frutta, eh? Diciamo che, appunto, mangio al bisogno, quel che il mio fisico mi richiede (e di certo lui chiede tutta roba che ingrassa… )
 
Torniamo alla ricetta va ché, uhmm, è meglio!
In pratica “erano” e dico erano perché al solito ho modificato abbastanza la ricetta pubblicata qui, ma d’altro canto, se mettendo in pratica gli insegnamenti e le tecniche del Maestro i risultati ci sono, perché dovrei seguire altre tecniche?? Be’, forse per curiosità? Sì, forse… ma è anche vero che i suoi insegnamenti non falliscono mai, per cui… e poi, bene o male, mi piace seguire il mio istinto.
Riguardo alla brioche suisse della Felder, inizialmente ho provato la formatura descritta, ma -avrò sbagliato qualcosa – però a me la crema usciva da tutte le parti.
Però l’impasto, almeno con le varianti fatte, era qualcosa di stratosferico, per cui l’ho usato per queste girandole con la crema. La formatura l’ho copiata a lei, qui.
 
 
BRIOCHE SUISSE, ricetta modificata e adattata da Christophe Felder
 
Ingredienti (per 10 brioches)
420 gr di farina forte o 280 gr manitoba 140 gr 00 (io ho usato la rieper gialla)
60 gr di zucchero
35 gr di latte
15 gr di lievito di birra fresco
5 uova
240 gr di burro morbido
7 gr di sale
aromi: vaniglia, scorza grattugiata di un’arancia o limone
 
1 tuorlo e poco latte per la spennellatura finale
zucchero a granella
 

Crema pasticcera
Fate pure quella che preferite, io ho usato 1/4 della mia preferita (ed è la preferita di molti)
 
brioche suisse
 
Procedimento:
Sciogliere il lievito nel latte e mescolarlo con 35 gr di farina. Coprire con pellicola e lasciar lievitare fino a quando è bello gonfio, circa 40/45 minuti.
 
Versare il poolish nella planetaria con un cucchiaio di farina e avviare la macchina. Aggiungere un uovo e far assorbire, poi 20 gr di zucchero, amalgamare e unire poca farina.
Aggiungere un altro uovo, 40 gr di zucchero, e poca farina, lavorando l’impasto come sopra.
Continuare alternando uova e farina fino ad esaurimento, ma lasciando un cucchiaio di farina per lo spolvero finale.
Aggiungere il sale. Incordare l’impasto lavorando con il gancio a foglia, poi aggiungere gli aromi.
Unire il burro morbido a pezzetti, e poco alla volta. Incordare molto bene, ci vorranno circa 30 minuti. Aggiungere l’ultimo spolvero di farina, e ad incordatura completa inserire il gancio ad uncino. Lavorare ancora l’impasto qualche minuto e porlo, poi, a lievitare in una ciotola coperto per 1 ora.
Poi rovesciarlo su un piano leggermente imburrato e fare le pieghe del tipo 1. Porre l’impasto così ottenuto, in un vassoio coperto da pellicola, coprire a sua volta anche l’impasto e metterlo in frigo per 2 ore.
Nel frattempo preparare la crema pasticcera.
Tirare fuori dal frigo e, sulla spianatoia leggermente infarinata, stendere l’impasto in un rettangolo da cui ricavare 10 quadrati. Poi formate le girandole come spiegato qui.
Porle in una (anche due) leccarda coperta da carta forno, e coprire con pellicola. Far lievitare per 1 ora e 1/2.
Spennellare col tuorlo sbattuto con poco latte, decorare al centro con un cucchiaio di crema pasticcera, spolverare con zucchero a granella e infornare a 180° per circa 20 minuti, o fino a che saranno di un bel colore bronzo dorato.
 
note: dieta o no, è una delle brioche migliori che abbia mai fatto, un impasto sofficissimo che si scioglie in bocca come una nuvola, e si mantiene benissimo anche il giorno dopo.
 
 
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