Anice e Cannella - Impasta con me
  • Home
  • Ricette
    • Lievitati
      • Lievitati dolci
      • Lievitati salati
      • Grandi lievitati
    • Preparazioni di base
    • Torte da Credenza
    • Biscotti
    • Antipasti e Stuzzichini
    • Primi Piatti
    • Zuppe e minestre
    • Secondi Piatti
  • Corsi
    • Online individuali
    • Online di gruppo
    • Dal vivo
  • Shop
  • Paoletta
  • Blog
    • Corsi
    • Fatturazione
    • Lista dei desideri
Home
Blog
Corsi
Shop
Termini e Condizioni
Anice e Cannella - Impasta con me
  • Home
  • Ricette
    • Lievitati
      • Lievitati dolci
      • Lievitati salati
      • Grandi lievitati
    • Preparazioni di base
    • Torte da Credenza
    • Biscotti
    • Antipasti e Stuzzichini
    • Primi Piatti
    • Zuppe e minestre
    • Secondi Piatti
  • Corsi
    • Online individuali
    • Online di gruppo
    • Dal vivo
  • Shop
  • Paoletta
  • Blog
    • Corsi
    • Fatturazione
    • Lista dei desideri
Browsing Tag
brioche francese
Blog

La Brioche Nanterre di Pierre Hermè

Aprile 23, 2010 by Paola Sersante 71 commenti
Quando si parla di brioche, si pensa subito a qualcosa di dolce. Questa invece non lo è, in effetti è un pan brioche, ma Pierre Hermé è così che la chiama, brioche di Nanterre, è così, quindi, che ve la passo. La classica brioche francese al burro, senza aromi, pochissimo zucchero e adatta ad essere gustata sia col dolce che col salato.
 
Brioche Nanterre di Pierre Hermè
 
Un solo un consiglio, fatela solo con ottimo burro, perché altrimenti si sente, ed invece ci deve essere ma non si deve sentire, si deve solo percepire l’aroma profumato, così come consigliavo per i croissant.
Io uso lo Jager, è un ottimo burro, e lo trovo all’eurospin, incredibilmente ad appena 1 euro – e nessuno mi sta pagando per parlarne! – ma è giusto che un’azienda abbia gratis la sua pubblicità, se e quando la merita, e questo è il caso.
Molto buono anche il Milbona, al Lidl, ma non quanto lo Jager.
 
Ho fatto qualche modifica, ma stavolta solo sul procedimento, ho usato quello che, come detto già altre volte, mi ha insegnato, e insegnerà, il Maestro.
Di altri procedimenti non riesco a capirne i meccanismi, o forse sbaglio qualcosa, sarà che alla fine si fa proprio quello che si comprende bene, e a me con la sua tecnica riesce sempre tutto, o perlomeno quel che io mi aspetto da un buon lievitato!
 
Poi ho ridotto gli ingredienti rapportandoli allo stampo che avrei utilizzato, ché non si capisce, poi, perché nelle ricette non diano mai la capienza o quantomeno la misura dello stampo che serve.
Infatti, leggendo gli ingredienti, e comunque dopo aver tradotto questa ricetta, ho visto che l’impasto sarebbe stato eccessivo per il mio stampo.
Anche se poi, visto il tempo che ci ha messo la brioche a sparire, mi sono pentita di non aver fatto la dose intera.
 
Questa la dose per uno stampo da plumcake di 30 x 11 cm. La foto non è un granché, anzi forse è bruttina assai, ma sicuramente rende l’idea di quel che è questa brioche, quindi non vi sto a tediare di quanto sia morbida, soffice e profumatissima, non si vede??
 
BRIOCHE DI NANTERRE di Pierre Hermè – metodi e tecniche di lavorazione del mio Maestro
 
Ingredienti:
200 gr di farina manitoba
150 gr di farina 0
245 gr uova (5 uova medie)
35 gr di zucchero
7 gr di sale
250 gr di burro
12 gr di lievito di birra fresco
20 gr di latte (2 cucchiai)
 
1 stampo da plumcake di 30 x 11 cm
1 uovo per spennellare
 
Procedimento:
Sciogliere nella planetaria il latte e il lievito. Nel frattempo setacciare le farine. Aggiungere 150 gr di farina presa dal totale, 2 uova e avviare la macchina col gancio a foglia o K.
Quando le uova saranno amalgamante bene, aggiungere lo zucchero, far assorbire.
A questo punto unire un uovo e proseguire con la farina, aggiungendo l’uovo seguente solo quando il precedente sarà assorbito.
Aggiungere il sale.
Incordare l’impasto e solo allora aggiungere il burro poco alla volta. Aumentare la velocità fino a che l’impasto sarà ben incordato, lucido ed elastico, e si staccherà in un solo pezzo dalle pareti della ciotola.
Finire di impastare ancora qualche minuto col gancio ad uncino. Stendere l’impasto a rettangolo sul piano infarinato e fare le pieghe del tipo 1.
Riporlo ora in un contenitore a chiusura ermetica, e lasciarlo puntare a temperatura ambiente per 40 minuti.
Dopodiché riporre in frigo a circa 6° per circa 8 ore.
Al mattino tirare fuori l’impasto, sarà lievitato ma compatto e ben lavorabile. Lasciarlo a temperatura ambiente per 40 minuti.
A questo punto allungarlo un po’ arrotolandolo sotto i palmi, fino ad arrivare quasi alla lunghezza dello stampo, circa 25 cm.
Tagliarlo poi in quattro pezzi come si vede qui, poi porli nello stampo bene imburrato. Attendere che le palline abbiano raggiunto il bordo, poi pennellare con l’uovo sbattuto, e con te forbici fare dei tagli sopra perpendicolari allo stampo. Infornare a circa 180°/190° (secondo il forno) per circa 45 minuti. Fare la prova stecchino al centro, ne dovrà uscire pulito.
Non appena la superficie avrà preso un bel colore, coprire con carta di alluminio e proseguire la cottura.
Se conservata nella pellicola, il giorno dopo è ancora come ancora sfornata, al terzo giorno non ve lo so dire 😉
 
Share:
Reading time: 3 min
Blog

La brioche francese “comune” di Paul Bocuse

Ottobre 16, 2009 by Paola Sersante 70 commenti
Una delle brioche più buone mai fatte, comune si fa per dire 😉

Tempo fa’, girellando nella nostra biblioteca pure abbastanza miserella, alla ricerca del libro di cucina di Leo Codacci, ho visto e immediatamente agguantato i libri de La nuova Cucina di Paul Bocuse, lo chef che ha dato origine alla nouvelle cuisine. Ne parla Virgilio Pronzati, qui, su Tigullio Vino.

La brioche francese di Paul Bocuse

 


Ho iniziato a leggerlo davvero solo qualche giorno fa, fin’ora di tempo ne avevo avuto davvero poco, e posso dire che ne sono rimasta letteralmente affascinata? Ogni ricetta è perfettamente spiegata, e per ogni passaggio, soprattutto di quelli che l’errore rovinerebbe la preparazione, lui spiega si fa così perchè… ed è il “perchè” che insegna!
C’è, per esempio, la ricetta della crema rovesciata dove lui, nella cottura a bagnomaria in forno, spiega che l’acqua non deve bollire, altrimenti si crea una parziale dissociazione della crema che si manifesterà con delle bolle piene di acqua…
evabbè, dirà qualcuno, capirai che scoperta!
ennò, rispondo io, se per esempio cosetta che ha fatto questa panna cotta qui, lo avesse saputo, non avrebbe fatto quell’errore, e pure io avrei aggiunto un’informazione o un possibile errore in più a quello già ipotizzato!
E comunque, questo è solo un esempio, tutto il libro, compresa la ricetta della brioche comune che ho realizzato, è scritto su questa linea. Della brioche per esempio spiega come usare il lievito in estate o in inverno, come dosarne la quantità, insomma non è un libro di ricette e basta, ma ti da le giuste informazioni che serviranno poi, volendo, anche per altre ricette… un po’ come il mio Maestro, quando gli chiedo qualunque cosa, lui non mi liquida con un fai così, ma me ne spiega anche la motivazione.
E, infatti, quando gli ho chiesto come mai Bocuse facesse una doppia lievitazione della brioche, lui mi ha spiegato che serviva a rinforzare la struttura, un po’ come le pieghe 2, a quel punto ho deciso per queste ultime, anche se avrei voluto provare questa doppia fermentazione, ma non avevo tempo.
In ogni caso ora so che può essere utile nel caso non si abbia tempo di continuare subito con la formatura, cottura, ecc. oppure se si ha la necessità di iniziare al mattino e finire la sera, insomma, se si conosce ciò che si sta facendo, ci si può giostrare come meglio si crede, se non si conosce, si sbaglia!
… vabbè, il libro ve lo consiglio calorosamente, io già lo adoro 🙂
 
Dunque di brioche ce ne sono due, una la tradizionale, ehm… 500 gr di burro su 500 gr di farina, ehehe, io non gliel’ho fatta, eh?
ho scelto quella che lui chiama brioche comune, comune si fa per dire, 200 gr di burro, 4 uova, ecc. 🙂
Ma sapete qual è la cosa che mi ha stupito? Che ho provato impasti ben meno ricchi ma che alla fine sono risultati molto più pesanti!
Questa brioscia, invece, è leggera come una piuma, e profumata, saporitissima! Certo, come dice Bocuse, gli ingredienti devono essere di prima qualità, io rimarco questo soprattutto sulla qualità del burro… è una brioche francese, quindi ricca di burro e se il burro non è ottimo, neppure la brioche lo sarà!
Dunque pensate che chi l’ha assaggiata mi ha chiesto “cosa ci hai messo?” Convinti che ci fosse chissà quale ingrediente, invece no, solo uova, farina, burro e lievito, tutto qui!
Per la ridotta quantità di zucchero, si può gustare sia col dolce che col salato.
 
Lo so, sono stata lunga, sorry, ma mi faceva piacere lasciarvi tutte queste preziose informazioni, non solo del libro, ma pure su quanto appena detto.
Ah, aggiungo ancora un’altra riflessione/esperienza, può tornare utile: spesso si legge che l’impasto non lievita, a me non era mai capitato, incredibilmente in questi ultimi due mesi, mi è capitato ben 3 o 4 volte, ovviamente Adriano me ne ha spiegato il motivo, eccolo:
“Il discorso dello zucchero è piuttosto complesso: esercita, nei riguardi del lievito, una pressione osmotica simile a quella del sale, ma in tono minore. In più, negli impasti entra in competizione con il glutine, rubandogli l’acqua.
Questo va tenuto presente quando la ricetta prevede grosse concentrazioni di zucchero, la brioche in questione non ha questo problema, mi pare ce ne siano solo 30gr, puoi inserirli praticamente quando vuoi. Quando invece la concentrazione può creare problemi o antagonismo, è bene inserire lo zucchero, gradualmente, verso fine impasto, quando la maglia ha già preso forma e buona parte della farina è già inserita.”
In ogni caso, con il metodo di Bocuse, lievitino e impasto degli altri ingredienti, credo proprio che questo problema si aggiri 😉
 
LA BRIOCHE* COMUNE di Paul Bocuse
*ho apportato alla ricetta alcune piccolissime modifiche, come l’aumento dello zucchero e le pieghe 2, piuttosto che la doppia lievitazione.
 
Ingredienti:
500 gr di farina (ho usato la manitoba Lo Conte)
250 200 gr di burro di buona qualità (la ricetta dice da 200 a 250 gr io ne ho usati 200 gr)
4 uova medie (+ 1 per la spennellatura)
10 gr di sale
30 gr di zucchero
12 gr di lievito di birra fresco (in estate ne basteranno 6 gr)
acqua
latte
note dal libro: l’associazione di farina, uova, burro, effettuata in ben precise condizioni e assoggettata poi al fenomeno della fermentazione, produce una delle migliori paste dolci a patto, però che gli ingredienti siano di finissima qualità e di freschezza impeccabile.
Procedimento:
Setacciate 125 gr di farina presi dal totale e disponeteli in una ciotola insieme a circa 75 gr di acqua dove si sarà fatto sciogliere il lievito. Impastate questo lievitino che dovrà essere morbido ma abbastanza consistente da poter essere raccolto a palla, e riponetelo nella ciotola, inciso a croce e coperto da pellicola per 40/45 minuti.
note dal libro: usare la giusta quantità di lievito è molto importante, in quanto ne dipende la fermentazione, dalla quale dipendono a loro volta la leggerezza e il sapore della pasta. Se il lievito è troppo, e la fermentazione eccessiva, la pasta avrà uno sgradevole sapore acidulo che cancellerà il profumo e la morbida untuosità del burro.; se invece se ne usa troppo poco, si avrà una pasta pesante, indigesta e di cottura laboriosa a causa dell’insufficiente sviluppo della massa.
 
Nel frattempo preparate gli altri ingredienti, in un piccolo recipiente sciogliete lo zucchero in 2 cucchiai di latte, sciogliete il sale in 2 cucchiai di acqua, poi tagliate il burro a pezzetti in una ciotola e tenete tutto da parte.
Setacciate la farina rimanente e impastatela con 2 uova e il sale sciolto in acqua, meglio se con un’impastatrice, ma è possibile impastare anche a mano. Alla pasta molto dura ottenuta incorporate uno alla volta le altre 2 uova poi lo zucchero sciolto, queste aggiunte vanno fatte lentamente impastando sempre per dare elasticità alla pasta, leggerezza e corpo.
Raggiunto questo punto iniziate ad incorporare il burro rammollito e date una prima incordatura all’impasto.
 
A questo punto aggiungete il lievitino a pezzetti e incorporatelo bene all’impasto, non devono rimanere striature e dovrà essere tutto perfettamente omogeneo e soprattutto incordato.
L’impasto dovrà staccarsi dalla ciotola o dalla tavola, in un solo pezzo, senza che si attacchi.
Infine mettete l’impasto ottenuto in una terrina, in un luogo tiepido, per esempio forno spento, e fate fermentare per circa 2 ore e 45 minuti.
Trascorso questo tempo, avrete due strade:
1. sgonfiate bene l’impasto piegandolo più volte e raccogliendolo a palla sulla tavola leggermente infarinata poi lo riponete di nuovo a lievitare fino al raddoppio (ci vorranno circa 2 ore e mezzo come la prima lievitazione), questa operazione si chiama rompere la pasta e ne aumenta il corpo.
2. oppure procedete, dopo aver sgonfiato bene l’impasto ad un giro di pieghe del 2 tipo, le trovare qui.
Io ho scelto la seconda ipotesi, quella delle pieghe.
In questo caso si copre con un panno la palla ottenuta e si attendono circa 25 minuti.
A questo punto se avete uno stampo da brioche come il mio, 22 cm nella parte alta e 10 cm. alla base, procedete in questo modo: tagliare metà dell’impasto e raccogliendolo a palla ponetelo nello stampo appena imburrato.
Poi tagliate 1/4 di impasto e formare una palla allungandola a forma di pera e usatelo per la testa della brioche, introducendola in un buco, fatto con le dita, al centro della palla grossa.
A questo punto rimane 1/4 di impasto, usatelo per delle mini brioche, ma se avete uno stampo più grande potrete usare tutto l’impasto.
 
Spennellate la brioche con l’uovo sbattuto e riponetela nel forno spento per circa 3 ore, in ogni caso fino a quando la palla grande avrà quasi raggiunto il bordo dello stampo.
Spennellate di nuovo ma molto delicatamente per non sgonfiare la palla, e cuocete la brioche a circa 180° per 45 minuti.
Dopo circa 35 minuti, se la superficie ha preso giù un bel colore, coprite con carta di alluminio e proseguite la cottura fino a quando, infilando un lungo stecchino sotto la testa della brioche, questo uscirà pulti e asciutto.
piesse: ho scritto una cifra, ma la brioche non è difficile, insomma, è ottima e sepoffà 😉
 
Share:
Reading time: 7 min

Cerca

seguimi su i social

Paoletta Sersante


Ciao, sono Paoletta e sono appassionata di lievitati da oltre 10 anni. Seguimi per non perdere nessuna delle mie avventure in cucina. Leggi di più

I MIEI CORSI

  • Corsi online individuali
  • Corsi online di gruppo
  • Corsi in presenza

Idee regalo

  • Il cornetto all'italiana | E le sue declinazioni
    Valutato 0 su 5
    €159,00
  • Pane | Come farlo in casa con biga o lievito madre
    Valutato 0 su 5
    €99,00

Tag

Antipasti e Stuzzichini Biscotti Brioche Brioches Carnevale Cioccolato Comunicazioni Contest e Raccolte Crema Pasticcera Cucina Napoletana Cucina Romana Cucina Siciliana Cucina Toscana di me dolci tentazioni Estate eventi Finger Food Focaccia Fotografia Fritti Le ricette dei Lettori Le ricette di Antonia Lievitati dolci Lievitati salati Lievito Madre Mandorle Natale Panbrioche Pane Panettone Pani e Focacce Panini Pasqua pizza Preparazioni di base Primi Piatti Primi piatti di mare Reportage Secondi Spaghetti Torte Torte da Credenza Uvetta Zuppe e minestre

Instagram Feed

paoletta_sersante

Ho dovuto aggiungere una data al videocorso live d Ho dovuto aggiungere una data al videocorso live del cornetto italiano!
🗓️ 4-5 marzo
I risultati del corso appena passato, sono stati pazzeschi 🔥
Nuovo bilanciamento, tutte le declinazioni dell'impasto, e ovviamente tutte le farciture possibili 😋
#cornettoitaliano #cornetto #brioche #viennoiserie
Qualche foto dal corso sul cornetto italiano del w Qualche foto dal corso sul cornetto italiano del weekend, con panoramica finale 🔥
Contattami per la prossima data 🗓️
Un grazie speciale ai tantissimi che hanno partecipato con strepitosi risultati
Siete stati grandi 💛
#cornetto
#cornettoitaliano 
#croissant 
#brioche
La ricetta è on-line sul blog 🔥 ⚠️ Attenzi La ricetta è on-line sul blog 🔥
⚠️ Attenzione, sono illegali e creano dipendenza ⚠️
Io vi ho avvisato 🤭😂
Salva il post e clicca su ricette nella storia in evidenza ⏫
#bomboloni #krapfen #bigaricca #paolettasersante
Impasto al cioccolato di cornetto italiano, su bri Impasto al cioccolato di cornetto italiano, su brioche sfogliata, modello treccia arrotolata ❤️
Ricetta bomboloni ricchi nel blog, in arrivo 🤭😍
#bomboloni #krapfen
Sempre cornetto italiano sfogliato a mano. La farc Sempre cornetto italiano sfogliato a mano.
La farcitura prima della cottura apre molto di più l'alveolatura.
#cornetto #croissant #viennoiseries
Carica altro… Segui su Instagram

Post recenti

I Bomboloni ricchi 2.0

I Bomboloni ricchi 2.0

Gennaio 25, 2023
Ensaimada de Mallorca

Ensaimada de Mallorca

Gennaio 11, 2023
Panini ai cereali e semini

Panini ai cereali e semini

Settembre 16, 2022
La mia casa

La mia casa

Settembre 8, 2022

Ricetta in evidenza

Le pizzette rosse rotonde del forno, quelle anni ’80

Le pizzette rosse rotonde del forno, quelle anni ’80

Iscriviti alla Newsletter

Menu

  • Home
  • Blog
  • Corsi
  • Shop
  • Termini e Condizioni

I Corsi

  • Corsi online individuali
  • Corsi online di gruppo
  • Corsi in presenza

Articoli recenti

  • I Bomboloni ricchi 2.0
  • Ensaimada de Mallorca
  • Panini ai cereali e semini
Privacy PolicyCookie Policy

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Pertanto, non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7/03/2001.

Copyright di Paola Sersante © 2007-2020 P.IVA 01154560526

Right Menu Icon
  • Home
  • Ricette
    • Lievitati dolci
    • Lievitati salati
    • Grandi lievitati
    • Preparazioni di base
    • Torte da Credenza
    • Biscotti
    • Antipasti e Stuzzichini
    • Primi Piatti
    • Secondi
  • Corsi
    • Online individuali
    • Online di gruppo
    • Dal vivo
  • Shop
  • Paoletta
  • Blog
  • Carrello
  • Carrello
  • I miei corsi
  • Il mio account
  • Lista dei desideri