Non chiamateli Bounty!

Sì, esattamente come per questi che nulla avevano a che fare con le gocciole, perché più buoni, pure questi simil Bounty, nulla hanno a che vedere con gli originali, e non perché non gli somiglino affatto, semplicemente perché sono più buoni. E basta!
 
bounty
 
Ma non poteva essere altrimenti, visto la provenienza della ricetta, nessun dubbio, nessuna modifica, li ho rifatti pari, pari perchè di Sandra c’è da fidarsi!
 
Peccato per la copertura (il famoso temperaggio, ricordate?) quella, visto che non mi è riuscito di temprare ‘sto cioccolato, era abbastanza bruttina, tutta bitorzoluta, nient’affatto lucida!
Ma anche l’originale è opaco, vero?
In ogni caso, la copertura “imperfetta” non ha tolto nulla alla bontàma dire bontà è riduttivo credetemidi questi cioccolatini al cocco!
 
Sono di un buono incredibile, ora non so se perché adoro cocco e cioccolata, o se perché anche i Bounty, che pure sono peggio di questi, mi fanno comunque impazzire… questi di sicuro non si riesce a smetterli di mangiarli 😉
Mi credete se vi dico che ero in dubbio se fare, o no, tutta la dose?? … mi parevano troppi, se!
Invece, sono davvero troppo pochi!
Tanto che li rifaccio presto, e per almeno un paio di motivi: primo perché sono una droga (ma in effetti questo sarebbe un motivo per non farli, ahahaha!!) secondo perché c’ho da provà il temperaggio, – e no col mycryo, troppo facile!voglio riprovare con la tecnica dell’inoculazione o innesto, e vediamo se so’ farlocca io, il termometro oppure ho sbagliato cioccolato anche come mi facevano notare qui!
 
Intanto ve li beccate così, opachi e bitorzoluti 😉
 
NON CHIAMATELI BOUNTY – per circa 25 pezzi

Fonte: Le Pètrin

 

Ingredienti:
85 gr di zucchero
50 gr di burro
200 ml panna fresca
200 gr di farina di cocco
300 gr di cioccolato fondente a circa il 60% di cacao

 

Procedimento:
In una casseruola unire lo zucchero, il burro e panna fresca e far bollire per 5 minuti o fino a quando lo zucchero è completamente sciolto.Togliere dal fuoco, aggiungere il cocco e mescolare.
Stendere l’impasto su un foglio di carta forno e formare un quadrato regolare di circa 1,5 o 2 cm di altezza (circa 18 centimetri quadrati) utilizzando una spatola per lisciare la superficie ai lati, o anche compattando con le mani. Mettere in un vassoio e in frigo.
Lasciare in frigo a compattare minimo di 3 ore, si può preparare tutto anche il giorno precedente.

Sciogliere il cioccolato a bagnomaria. Si fanno sciogliere completamente i 3/4 del peso di cioccolato (a circa 50°C) e quindi fuori dal fuoco, si aggiunge il restante cioccolato tritato, aiuta a ridurre la temperatura, deve arrivare a 31°C.
Le temperature dipendono molto dal tipo di cioccolato e dalla sua percentuale di cacao. Tutti i consigli e i link utili sul temperaggio qui.

Ma se pure il temperaggio non dovesse riuscire, il sapore non ne risente, saranno in questo caso opachi e non lucenti!

Tirate fuori l tavoletta di cocco dal frigo almeno 30 minuti prima di coprirla (il cioccolato non aderisce bene su una superficie fredda). Tagliare piccoli quadrati o rettangolini di 3 cm. di lato.
Non preoccupatevi se non sono perfetti, è sufficiente modellarli con le dita per ottenere la forma giusta, vengono perfetti!

Mettere a bagno i piccoli bounty di cocco, uno per uno, nel cioccolato e poggiare poi su carta forno. Con il dorso di una forchetta, premere delicatamente il cioccolato se volete disegnare piccole onde, è semplice e carino!
Tenere al riparo dal calore e dall’umidità e non in frigo, altrimenti il cocco si secca e il cioccolato indurisce troppo.

 
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