Le cialde croccanti per il gelato o la panna montata
Ce l’avete voi la caccavella per fare queste cialdine qui?? … quelle da farcire col gelato, o con la panna montata!!

… no?? e allora accattatev’illa di corsaaaaaaaaaa 😀 😀 !! chè vi do la ricetta per farle croccantissime!!
Avete presenti le cialde, quelle dei cornetti… sì, sono loro, ma ovviamene molto, ma molto più bbone, appena più altine, e comunque croccantissime!
Io avevo la piastra elettrica quella in offerta tempo fa’ alla Lidl (poi s’è rotta, meglio, ehehehe… ), forse era per waffels, o forse non avevo la ricetta giusta ma venivano morbide.
Può darsi che per questa ricetta vada bene quella che era in offerta la settimana passata, altrimenti pigliatevi “il ferro”!!
Comunque, fatto sta che, dopo che s’era rotta quella elettrica, un mese fa vedo ad una fiera la piastra quella antica, “il ferro” insomma, quella da mettere sul fuoco… e avete presente una con gli occhi di fuori che la guarda e completamente ipnotizzata, pensa la voglio la voglio, la voglio, e nel frattempo si guarda attorno terrorizzata nella malsana idea che qualcun’altro arrivi alla caccavella prima di lei e gliela freghi??
be’ quella la pazza ero io!!
… e qualche secondo dopo sento la mia voce che dice… è mia, la voglio, me la incarti!!

Ricordavo vagamente di aver letto qualcosa sul ferro, qualcosa sul libro dell’Artusi! … eh sì, ancora lui!
Perchè pure è bello ed entusiasmante provar ricette, affidarsi alla rete, alle ricette delle confezioni, fare prove ed esperimenti, ma la verità spesso è lì a portata di mano, già inventata… ma chissà perchè quest’uomo, questo grande Chef, è ormai poco consultato, bah!
Eh, si sa, anche gli chef vanno di moda, e lui non è più di moda… be’, peggio per chi non lo legge!
Ritornando a noi, tra le sue ricette elencava appunto quella dei cialdoni, facile no? … la ricetta non è neppure nascosta sotto chissà quale astruso nome.
Che poi nelle cialde non ci fossero uova, al massimo solo albumi e niente vagonate di burro, ci ero arrivata da tempo, e la sua ricetta me ne ha dato conferma.
Anche se devo dire che nel Talismano, c’è una ricetta di cialdoni con un numero impressionante di uova, boh… proverolla!
Poi, secondo me, ci andava del cacao, il colore delle cialde del cornetto non è forse simile a quello dei cannoli siciliani dove, appunto, c’è il cacao??
Insomma, in questi due o tre giorni, li ho rifatti ben tre volte questi cialdoni, prove su prove… albumi e acqua, solo acqua, più o meno farina, e così via…
La prima volta ho quasi gettato un impasto per indovinare sia la consistenza che la regolazione del fuoco, la seconda è andata abbastanza bene ma non riuscivo a piegare, come dicevo, io la cialda ancora calda…
Ieri sera terza prova, ricetta finale, in tripla dose!!
… eccovela modificata, a parer mio è perfetta, modesta, eh??
LE CIALDE CROCCANTI
Ingredienti:
- Farina, grammi 280
- Zucchero, grammi 90
- Olio di semi di arachide o mais, 6 cucchiai
- Acqua diaccia, (oppsss ghiaccia) 21 cucchiaiate colme, o grammi 210 (o 3 albumi – così li smaltite – e la restante acqua per arrivare a 210 gr complessivi)
- Cacao in polvere, 3 cucchiaini quasi colmi
- Sale, 2 pizzichi
- 1 Pennello
- Olio di semi q.b. per oliare la cialdiera
Procedimento:
*Setacciate la farina col sale, lo zucchero e il cacao. Aggiungete poi l’acqua pian, piano e sempre mescolando con un cucchiaio, per non formare grumi, l’olio fino a che gli ingredienti non sono perfettamente amalgamati.
*Setacciate la farina col sale, lo zucchero e il cacao. Aggiungete poi l’acqua pian, piano e sempre mescolando con un cucchiaio, per non formare grumi, l’olio fino a che gli ingredienti non sono perfettamente amalgamati.
Ponete sopra il fornello medio della cucina a gas, a fiamma basso, il ferro da cialde e oliatelo col pennello da tutt’e due le parti.
Fate scaldare bene e quando è ben caldo apritelo e versatevi sopra ogni volta mezza cucchiaiata abbondante della pastella. L’operazione della pennellatura di olio è da farsi adogni cialda.
Stringete le due parti del ferro insieme, e contate prima 60 secondi da una parte e poi dall’altra, 120 sec. in tutto. E’ importante, così quanto la regolazione della fiamma sul fornello.
Apritelo quando vedrete che la cialda ha preso il color nocciola. Quindi staccatele aiutandovi con la lama di un coltello, ma vedrete che si staccherà facilmente, e date immediatamente la forma voluta.
Quest’ultima operazione bisogna farla velocemente, perché se la cialda si raffredda non potrete più avvolgerla su sé stessa.
Le cialde si possono servir sole, ma non è meglio accompagnarli con la panna o con la chantilly, il gelato?? … o, come consiglia lo stesso Artusi, col latte brûlé o col latte alla portoghese.
*L’impasto può essere fatto e usato subito, oppure conservato in frigo e usato anche entro le 24h dopo.
@Fede, davvero non ti riesce di aprire il blog?? ommioddiooooooooooooooooooooooooo 😮 e pecchè??
speriamo dipenda da bloggere e non da m!! :-t
ti ringrazio tantissimo per la ricetta delle ferratelle, ma davvero non ungi, e non ti si appiccica l'impasto?
senti, farina q.b. ok, ma quanto basta per avere un impasto di che consistenza??
un bacio!
@Moku, ma bellissimeeeeeeeeeeeeeeee 😀
e che idea meravigliosa quella dello sciroppo, e m'immagino il profumo, che brava!!
p.s. sai che si potrebbe provare anche col miele, mo che ci penso??
sono felice che siano piaciute a tutti :X
a presto 🙂
^____^ ECCOMI!!!!!!!
Torno per dire:
1 – Ho finalmente comperato il ferro! -__^ come detto era mio desiderio da tanto, ed ho colto l'occasione.
2 – FATTE!!! O_O ECCEZIONALI!!!! E poi… sapere che non contengono uova e burro… da BRIVIDO!!!! Son venute BUONISSIME e son piaciute a TUTTI (^^ almeno a tutti coloro a cui le ho fatte assaggiare! 😉
3 – ^^;;; Ti accennai alla decisione di bandire il cioccolato e quindi all'impossibilità di metterlo nelle cialde e tu mi avevi gentilmente detto che potevo tranquillamente ometterlo… ma mi ribolliva nel cervello la quistione "PALLIDUCCE" e… mi infastidiva… poi, mentre preparavo l'impasto mi sono illuminata… ^_____^ ho messo 50 ml di sciroppo di acero e 160 di acqua diaccia… O_O una cosa… divina! Anche perchè la cialda poi profuma di sciroppo ed il colore… è ideale ;). Ammetto di non ver pensato alla questione "doppio dolcificante" magari si può diminuire leggermente la quantità di zucchero, ma eran buone anche così… dolcine. ^^;;; ti mando una fotina di solo esempio per il colore ottenuto… ^^;;;;; considera che io sono una schiappa con le foto e quella è fatta pure con un cellulare… -_- si chiede umilmente perdono, ma… l'idea del colore delle cialde lo da ugualmente. digilander.libero.it/mokurina/Vari/Cialde.jpg
Un bacione e buona giornata, Moku.
Ciao Paoletta, come promesso ti scrivo la ricetta delle ferratele abruzzesi, almeno così come l’ho imparata dalla mia nonna, perché in questi casi si sa …famiglia che vai, ricetta che trovi ;)!
La inserisco qui perché non mi riesce di mandarti una mail (mi spiegheresti come fare?)
Ingdienti:
4 uova
4 cucchiai di zucchero (più o meno pieni a seconda del gusto personale; io li faccio abbastanza rasi perché non amo i dolci troppo dolci)
4 cucchiai di olio
farina q.b.
un goccio di liquore a piacere (di solito metto limoncino o cointreau ma anche con la sambuca sono buonissime)
(semi di anice (facoltativo; io non li metto)
In una ciotola si sbattono le uova con una forchetta, si aggiunge l'olio a filo, il liquore per profumare e si mescola bene. Si unisce lo zucchero, si mescola ancora, poi si cominciare ad aggiungere pian piano la farina setacciata fino ad ottenere una pastella abbastanza densa.
Si scalda il ferro sul fornello, si apre, si stende su un lato un cucchiaio circa di pastella (senza arrivare al bordo perché poi si allarga chiudendo), si richiude il ferro stringendolo bene e si rimette sul fuoco, mantenuto poco più che al minimo. Si lascia cuocere la "ferratella" circa un minuto per parte (girando il ferro) fino a che sarà solo leggermente colorita, poi si stacca dal ferro e si lascia raffreddare. Si procedere nello stesso modo fino ad esaurimento della pastella. Io non ungo il ferro e non ho mai avuto problemi per staccare le cialde 😉
Baci e a presto…
P.S. non capisco come mai da un po’ di tempo ho qualche problema ad aprire il blog e soprattutto ad inserire commenti. Mi vien fuori messaggio di errore!!!!!!!!!!!!!!!! E ci sformo…parecchio :((!
Wiiiii!!!
(ultrasuono di contentezza!)
Grazie Paoletta!!!! Cerco di farle sempre in terrazza per la luce (come hai detto tu) e mi procurerò presto uno specchio, spero…
@cavoli, che peccato che la tua nonna non abbia nessun appunto! non hai nessuno che te le possa raccontare??
fammi sapere, un abbraccio 🙂
p.s. per le foto, direi che se usi una compattina, sono davvero ben fatte! ce l'hai la funzione manuale? se sì, usala seguendo i consigli!
e poi compattina o no, valgono i seguenti cosnigli, sempre! curare la composizione e usare luce naturale 😉
@marilì, ecco cos'era, uno stato di trans =))
@Laura, so' garbine, sisis!! "diaccia" l'Artusi lo usa spesso, e infatti ad alcuni risulta spesso incomprensibile, a me fa morire, lo diceva anche mia suocera 😀
@dada, non me lo dire 😉
@Mora, in qualunque libreria, pure edizione economica a 5 euri ;;)
@vale, grazie!
@Fede, la ricetta delle ferratelle? essì che m'interessa, me la mandi via email o qui?? thankssssssssssssssssssssss!!! :-*
@Sigrid, woooowwwwww, ce lo hai anche tu?? evvai, aspetto le tue cialdine allora ;))
@tortellino, fai ambarabaciccicoccò… :))
bacio, grazie!!
@maia, dai prendilo 😉
@izn, trovato?? .D
@Roxy, allora poi fammi sapere 🙂
@Susina, essì, di corsaaaaaaaaaaaaaaa :p
@elisabetta, grazie 🙂
@lidia, grazie e soprattutto benvenuta 😀
@orne', e te trooooooppooooo simpatica 😉
@fiOr, e perchè dovrei cancellarlo?? 🙂
@Gea, vero anche così da sole :p
@Rosy, metti il link del tuo blog nel profilooooooooooooooooooo!!! un abbraccio 🙂
Ma non si possono proprio fare senza l'attrezzo :-/ ? Vorrei farli a forma di biscottini, per intenderci quelli che in gelateria servono con il gelato 😀
Eh, eh Paoletta, adesso che sono nel mondo dei bloggers e ho capito come di postano i commenti passo finalmente da te a salutarti anche io.
Ottima! Le cialde dovrebbero essere imprescindibili dal gelato!^^
Gea
—
geacucina.splinder.com
(queste: fiordivanilla.blogspot.com/2009/03/gaufres-alla-zucca-e-mandorle.html te lo metto qui tra parentesi così una volta letto puoi cancellarlo ;))
Paoletta, quella a forma di cuori.. Quindi quella più bassa.
Quella uscita poco tempo fa era per le gauffres alte alte!
Paolé, sei TROPPO BRAVAAAAAAAAAA… 😀
Che piacere di aver scoperto il tuo blog!!! Ne farò parte dei tuoi sostenitori con grande goia!!
Mamma quante belissime ricette!!!
Complimenti !! :X
P.S.
avevo eliminato il commento di prima perche ho messo emotion sbagliata ;))
Questo commento è stato eliminato dall’autore.
complimenti per il blog!!delizioso ed interessantissimo^;^le cialde,tempo fa, ho provato a farle anch'io,senz'attrezzo…le tue sono spettacolari ed invitanti!!le foto,poi,sono la cornice ideale,per far venir voglia di uno spuntino…..;-))
belline!!! no che non ce l'ho!! =((
Devo provveder, subito!!!!
Io la piastra elettrica ce l'ho….me l'ha regalata anni fa una collega abruzzese…..l'ho provata con varie ricette ma non ho mai ottenuto il risultato sperato!!!!!! La tua me la sono già stampata!!!! Baci e buon we 😉
ma tu sei un genio… era un secolo che cercavo il modo per rifare in casa le cialde dei coni gelati (non quelle oRende fatte di wafer, naturalmente). Grazie e ancora grazie, mi metto alla ricerca dell'attrezzo (magari lo trovo alla sagra bio di formello domenica?) e appena sono ferrata provo subito. Che bello :X
Che bello il ferro … lo voglio anche io!!!!
Non puoi continuare così. Non puoi mettere tutte ricette che vorrei fare subito, non puoi perchè poi io …cosa pubblico?? Complimenti per i tuoi IRRESISTIBILI post! Silvia
Sssiiiiii!!! Ce l'hooooooo il ferroooooo!!!!! le faccioooooooo!! :-)))