La schiacciata con l’uva

Qui
nella mia zona, si mangia la ciaccia
con l’uvetta
, quella con lo zucchero spolverato sopra, si trova tutto
l’anno dai fornai, a volte anche in pasticceria, più spesso la faccio in casa,
è davvero irresistibile!



Ma
non è di questa che vi voglio parlare
, ma della schiacciata
con l’uva fresca
la stiacciata tipica
fiorentina…
 quella che quando la mordi, senti in bocca il succo
dolce e al tempo stesso asprigno dell’uva da vino!

schiacciata-la-fetta



e una di queste sere di settembre, tornando da una festa, non ho resisitito
quando in una vigna ho visto dei fantastici grappoloni di uva nera belli
maturi, giuro, ne ho rubati solo due, mi chiamavano, eh, eh… lo
sapevano che erano destinati ad una buona causa 😉
Le
dosi di zucchero, olio, uva e farina, le ho prese da marble.
EDIT: dice
giustamente nei commenti Aurelia,
l’ha appena postata anche lei,
che le dosi di marble sono le stesse o molto simili, a quelle de Il
Libro della vera Cucina Fiorentina”
 di Paolo Petroni,
anche se io poi per l’impasto, ho usato il mio e per lo zucchero sono andata a
cucchiai (uhmm, cotesto libro mi manca, dovrò provvedere… )

Per
l’impasto invece, ho usato, con qualche variante, quello della mia pizza
senza impasto
, per chi non lo ha provato ancora, ve lo garantisco
eccezionale, e, complice settembre, il fresco, l’uva, la schiacciata, è il
momento giusto!


LA
SCHIACCIATA CON L’UVA

Ingredienti
400
gr di farina 0
10
gr di lievito di birra fresco
2
cucchiai di olio extra vergine di oliva
1
cucchiaino raso di sale
4
cucchiai di zucchero
270
gr di acqua circa

1 kg
di uva nera da vino
6
cucchiai di zucchero
olio
extra vergine d’oliva
semi
d’anice a piacere (me li sono dimenticati)

Procedimento:
Sciogliete
il lievito in metà dell’acqua, e lo zucchero nell’altra metà. Poi versate la
farina, il sale, lo zucchero e l’olio in una grossa ciotola, e, usando un
cucchiaio, impastate brevemente con l’acqua, il lievito e lo zucchero, giusto
il tempo per amalgamare gli ingredienti, in pratica senza impastare.
Mettete
in frigo per 12 ore a non meno di 6°e non più di 8°.
Dopo
12 ore tirate fuori l’impasto, lasciatelo circa 2 ore a temperatura ambiente,
rovesciatelo sulla spianatoia infarinata, e fate le pieghe del 1 tipo,
spiegate qui dividendo
poi l’impasto in 2/3 e 1/3.
Lasciate
riposare i soliti 20 minuti coperto da un canovaccio umido, prima di procedere
a stendere l’impasto.

Se
non volete usare il procedimento sopra
, impastate gli stessi
ingredienti sulla spianatoia una decina di minuti, lasciate lievitare circa 90
minuti, e procedete a dividere direttamente l’impasto.

Prendete
ora la parte dell’impasto più grande e stendetelo con le mani unte in una
teglia ben oliata grande circa 30×38 cm. avendo cura di lasciare i bordi alti.
Rovesciatevi sopra 700 gr dell’uva totale, cospargete con 3 cucchiai di
zucchero, date un giro d’olio. Stendete ora il rimanente 1/3 di impasto e
posatelo con cura sull’uva.
Ripiegate
sopra questo i lembi della pasta sottostante, avendo cura di sigillare bene.
Decorate sopra con l’uva rimasta, spolverizzatela con altri 3 cucchiai di
zucchero, un altro giro d’olio, semi di anice (a piacere) e, solo ora,
accendete il forno a 180/200°. Non appena questo raggiunge la temperatura,
infornate la schiacciata per un’ora circa, o comunque fino a che è bella dorata
e l’uva rilascerà un po’ del succo succo dando alla schiacciata il tipico
aspetto lucido, morbido e succoso.



Ottima
anche il giorno dopo!
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