La Parigina
La parigina è una di quelle preparazioni tipicamente napoletane, o che comunque si trova a Napoli, e, come dice Antonia, a tutte le ore, perchè a Napoli non si muore mai di fame!
Già dalle prime ore del mattino, in tutti bar o locali o bancarelle, Napoli è un tripudio di profumi!
La parigina non la conoscevo neanche, solo circa un anno fa’ ho iniziato a leggere in rete, ma non avevo mai capito bene come fosse preparata, fino a che ho conosciuto Antonia, che su gennarino ci delizia ogni giorno di ricette legate alla tradizione napoletana, la pasta, patate e provola, le deliziose, sono sue… ma ne ha un’infinità che è davvero difficile starle al passo.
La parigina, sapevo già dalla descrizione degli ingredienti, che mi avrebbe fatto impazzire, per cui, non ha fatto a tempo a postarla, che l’avevo già fatta!
E’ ottima anche così, tiepida.
La riscrivo come l’ha postata lei, e con qualche mia piccola modifica tra parentesi.
La parigina non la conoscevo neanche, solo circa un anno fa’ ho iniziato a leggere in rete, ma non avevo mai capito bene come fosse preparata, fino a che ho conosciuto Antonia, che su gennarino ci delizia ogni giorno di ricette legate alla tradizione napoletana, la pasta, patate e provola, le deliziose, sono sue… ma ne ha un’infinità che è davvero difficile starle al passo.
La parigina, sapevo già dalla descrizione degli ingredienti, che mi avrebbe fatto impazzire, per cui, non ha fatto a tempo a postarla, che l’avevo già fatta!
E’ ottima anche così, tiepida.
La riscrivo come l’ha postata lei, e con qualche mia piccola modifica tra parentesi.
LA PARIGINA
La parigina (su richiesta di Paoletta) è una pizza che incontra molto il gusto dei ragazzi, è stata preparata in teglia di 32 per 24 cm. con:
pasta sfoglia presa in pasticceria (io ho usato la Buitoni)
pasta per pizza (mezza dose della mia pizza senza impasto, usando 125 gr di acqua)
400 gr.di pomodori pelati (io li ho sgocciolati e un po’ frullati)
150 gr.di prosciutto cotto
300 gr.di provola asciutta
olio evo
sale
pepe
pasta sfoglia presa in pasticceria (io ho usato la Buitoni)
pasta per pizza (mezza dose della mia pizza senza impasto, usando 125 gr di acqua)
400 gr.di pomodori pelati (io li ho sgocciolati e un po’ frullati)
150 gr.di prosciutto cotto
300 gr.di provola asciutta
olio evo
sale
pepe
In una teglia oliata stendere la pasta per pizza (io l’ho stesa e lasciata coperta da un panno umido a lievitare nel frattempo che il forno raggiungeva la temperatura).
Coprire con una parte di pelati spezzettati (sgocciolati e appena frullati) e conditi con olio, sale e pepe, lasciandone un pò da parte.
Continuare facendo uno strato di fette di prosciutto e uno di provola, distribuire il resto del sugo e coprire con la sfoglia già bucherellata.
Spennellare con tuorlo e in forno a 180/200° per circa 30′, se cuoce troppo sopra coprire con un foglio di alluminio e terminare la cottura.
(Nel mio forno ho cotto a 220° per circa 35 minuti).
Continuare facendo uno strato di fette di prosciutto e uno di provola, distribuire il resto del sugo e coprire con la sfoglia già bucherellata.
Spennellare con tuorlo e in forno a 180/200° per circa 30′, se cuoce troppo sopra coprire con un foglio di alluminio e terminare la cottura.
(Nel mio forno ho cotto a 220° per circa 35 minuti).
past di pizza + pasta sfoglia =matrimonio perfetto.Da fare appena arriverà un pò di fresco.
L'ho fatta anche io, mi è venuta benissimo. Grazie perchè non conoscevo la ricetta e mi è sembrato corretto scriverlo nel mio blog che l'ho fatta prendendola da
Non ho capito bene come comportarsi con l'impasto della pizza…sta in frigorifero per 20 ore, poi viene tolto dal frigo e lievita solo per il periodo che il forno impiega a raggiungere i 180/200 gradi? E' corretto?
andrea
@anonimo, ma dai, veramente??
fammi sapere se la farai 🙂
gemma, va bene anche se non la tieni in frigo, metti circa 270 gr di acqua e si impasta benissimo sulla spianatoia.
ti ringrazio del complimento, un bacio :))
Paoletta, ma…l'impasto deve stare una notte in frigo come per la pizza sine impasto? perchè con un po' meno acqua, come hai indicato tu, s'impasta un po' meno facilmente. No?
Ragazzi che bello il tuo blog: mi aggiungo, non posso farne a meno, a tutti quelli che ti vengono a trovare!
Gemma
da me a Pisa si chiama valdostana! la servono nei bar.. è stupenda, io la facevo con due sfoglie di pasta sfoglia, una x base e una sopra, pero in effetti non mi veniva come quella nei bar..ora ho capito come mai! c vuole la basex pizza!grazie!
Domenica di Pasqua ho guardato l'insegna; l'ha cambiata di nuovo ma ci ha scritto sopra che la sua specialità è il tramezzino dal 1969.
Francesco
@Francesco, grazie per il tuo contributo, e buona Pasqua! 🙂
Scusami, Paoletta. Ieri navigando ho scoperto (non lo rammentavo) che già ti avevo fatto osservare che la parigina così fatta deriva dal tramezzino afragolese, in un forum.
Chiedo scusa a te per essere stato ripetitivo; ovviamente l'informazione vale per tutti gli altri.
Un caro saluto
Francesco
Cavoliamerenda, io ti consiglio di congelare il tramezzino bello e pronto, magari a fette, purché sia fatto con pasta sfoglia fresca. Lascialo scongelare a temperatura ambiente (o in frigorifero) oppure scongelalo in forno o in tostapane, non nel forno a microonde (altrimenti la pasta sfoglia si ammoscia).
Questa specialità non è napoletana. È stata inventata negli anni '70 da un rosticciere di Afragola ed è stata per anni un'esclusivas del suo laboratorio, la rosticceria Sant'Antonio, situata accanto alla basilica del Santo. Il nome che fu dato al prodotto era «tramezzino», tanto che oggi la rosticceria si chiama «Antica rosticceria Sant'Antonio – Il Tramezzino» (se volete vado a fare una foto dell'insegna; dista un chilometro scarso da casa mia).
La parigina, invece, è napoletana, ma non è questa, bensì una cosa con il medesimo ripieno, però fatta con pasta di pizza ambo i lati.
Solo da alcuni anni (direi dieci) anche a Napoli si trova questo prodotto e lo si chiama parigina come quell'altro. Credo che la sua diffusione sia dovuta ai vari laboratori di pasticceria e rosticceria situati tra Afragola e Casoria i quali riforniscono i bar napoletani.
A francè, perchè Afragola non è Napoli?
E mica è stato detto che è tipica di Bolzano!
Afragola è vicina a Napoli, ma non è Napoli.
@cavoli che domanda 😉
dunque, se congeli il solo impasto della pizza, va fatto prima della lievitazione, questa avverrà durante lo scongelamento. oppure puoi provare a congelarla bell'e pronta da cuocere, e in tal caso credo, come la asta al forno, direttamente in forno, ma sono tutte ipotesi perchè non uso molto il freezer. scusami se non ti sono molto d'aiuto :((
Cara Paoletta, ho una domanda anticonvenzionale ma visto che anche il Maestro lo fa spesso di congelare te lo chiedo: ma se la volessi provare a fare e poi congelare quando dovrei farlo? Mi spiego: congelare l'impasto base già lievitato/parzialmente lievitato/da lievitare? congelare la parigina bella pronta da infornare e poi passarla dal freezer al forno? insomma, se tu volessi prepararla con largo anticipo e poi limitarti a infornarla come faresti? si può fare?
Grazie! Chiara
che fame mi hai fatto venire buonissima
@Donatella, ma grazie a te :))