Kugelhupf o Gugelhupf?
Sì, insomma, questo dolce qui dal nome impronunciabile, ma così buono!!
Il Talismano, lo chiama Kugelhupf ma in giro per la rete ho trovato più facilmente come Gugelhupf… è vero, come ho letto, che questo magnifico dolce cambia nome a seconda della zona?? ed è vero che è l’antenato del panettone?? o del babà, come ho trovato scritto da qualche parte?
Qual è il nome giusto e di cosa è l’antenato, non saprei, aiutatemi anche voi 🙂 … sta di fatto che, quando sul mio Talismano, vecchia edizione del lontano 1985, eh sì, mi piace leggerlo, è stato il mio primo libro di cucina, comprato a circa 20 anni, dopo almeno un paio d’ore passate nel vecchio negozio polveroso dove spesso passavo passavo i pomeriggi 🙂
… ehmm, dicevamo?? ah, sì! sta di fatto che quando ho letto la ricetta, una cosa mi ha colpito, la lavorazione eretica! o meglio quella che era la lavorazione fino a qualche decina di anni fa, e che oggi invece è completamente fuori da quelli che sono i canoni per fare un ottimo lievitato.
Ed era lo stesso procedimento del babà di Tina, tanto che mi son detta, se riesce bene quello, se il Kugelhupf è il suo antenato, uhmmm so che non si fa, lo fo lo stesso!
… ehehehe, certo non ho pensato al fatto che questo, rispetto al babà, ha il doppio del burro, e infatti incordare ‘sto impasto dove il burro è inserito all’inizio insieme allo zucchero, credetemi, è stata dura, mooolto dura!!
Il risultato, invece, inaspettato, sorprendente 🙂
Infatti, stavo quasi per rinunciare, quando mi son detta, vabbè prima di buttare tutto, impasto anche fino a fondere la planetaria, casomai butto dopo, ehehehe 😉
Invece, miracolosamente, sì… alla fine si è magnificamente incordato, e il risultato è quello che vedete in foto!!
Ho chiesto al mio Maestro perché una volta il procedimento era così diverso? be’, mi ha risposto, semplicemente perché si sono accorti in epoca recente che, mettendo il burro alla fine, non solo il risultato è nettamente migliore, ma più facile l’impasto, e l’ incordatura.
Per cui, sempre che non vogliate rischiare il flop, eseguendo alla lettera il procedimento del Talismano, vi do la lavorazione di questo impasto, secondo quelli che sono oggi i canoni per lavorare di un lievitato, che poi è la lavorazione del pandorlato, e quella scriverò!
E se con la lavorazione antica il risultato è stato ottimo, direi che procedendo come si fa oggi, potrebbe esser eccellente, chi prova??
Scrivo, quindi, la ricetta del Talismano, ma leggermente modificata nelle dosi degli ingredienti e nella lavorazione:
KUGELHUPF, dal Talismano ed. 1985 – mia libera interpretazione
Ingredienti:
Farina W380, 300 gr (ho usato la Rieper gialla per panettone, ma va bene anche la manitoba Lo Conte)
Burro, 150 gr
Zucchero, 75 gr
Lievito di birra fresco, 10 gr
Latte, 50 gr
Acqua, 75 gr
Uova, 2
Tuorli, 2
Uvetta sultanina o gocce di cioccolato, 25 gr
Arancia candita, 25 gr
sale, 5 gr
Scorza di 1 arancia grattugiata
1 cucchiaino di miele
Mandorle per la decorazione
1 Stampo della capacità di 2 lt. di acqua
Procedimento:
Mescolare l’acqua appena tiepida con il lievito, il miele e 75 gr di farina, coprire con pellicola.
Dopo circa 45′ (deve gonfiare) unire gli albumi, il resto della farina alternandola al latte, e mescolare con la foglia a bassa velocità. Aggiungere il sale, e aumentare la velocità, incordare (ci vorranno 10 minuti).
Ridurre appena la velocità ed unire 1 tuorlo, alla ripresa dell’incordatura aggiungere altri 2 tuorli e metà dello zucchero.
Incordare di nuovo ed unire l’ultimo tuorlo, il resto dello zucchero, poi incordare ancora molto bene.
Aggiungere, poco alla volta il burro morbido, insieme alla buccia di arancia, e incordare molto bene aumentando la velocità dell’impastatrice, l’impasto dovrà presentarsi lucido e ben legato, ci vorranno circa 20/25 minuti. Verso la fine, gli ultimi 5 minuti, finire di incordare inserendo il gancio.
Per ultimo aggiungere l’uvetta (o gocce) e l’arancia candita.
E’ possibile aggiungere un cucchiaio raso di farina dopo il burro, per aiutare l’incordatura, ma non di più, per non snaturare l’impasto.
Porre in una ciotola, coprire con pellicola, e dopo 40/50 minuti (assicurarsi che parta la lievitazione), mettere in frigo in una zona sui 7/8 gradi per circa 6/8 ore.
Tirare fuori dal frigo e, dopo 30′ minuti, rovesciare sul tavolo infarinato e dare le pieghe del tipo 2, dovremo ottenere una massa compatta.
Con la chiusura sotto arrotondare e trasferire nello stampo leggermente pennellato di burro e decorato con alcune mandorle, infilando la palla facendo prima un foro in mezzo. Coprire con pellicola e porre in forno spento, lampadina accesa fino a che non arriva al bordo dello stampo.
Infornare a 180° per circa 30 minuti, su placca del forno, posizionata su grata medio/bassa, perchè cresce molto.
Controllare di frequente che non bruci, casomai coprire con carta stagnola. Sfornare tiepido, porre su una gratella fino al raffreddamento, spolverare di zucchero al velo!
note
Farina: se non trovate una manitoba forte come la Lo Conte, o comunque che abbia lo stesso assorbimento, meglio diminuire il latte a 20/30 gr
Ciao Paoletta! Sono Carla! Vorrei provare a fare il gugelhupf,ma ho un dubbio sulla farina da usare: in casa ho manitoba Divella che e' 360/380 w e farina manitoba lo conte che e'480/500 w (queste informazioni le ho avute telefonando alle rispettive aziende ;p ).Tu quale mi consigli di usare? Ti ringrazio tanto tanto e colgo l'occasione per dirti che sono FELICISSIMA di aver scoperto il tuo blog e di far parte del tuo gruppo su FB !!!
Ormai è divenato un'ossessione, per me, questo..kugel..etc…proverò a farlo!!
ciao
cinzia
Ormai è divenato un'ossessione, per me, questo..kugel..etc…proverò a farlo!!
ciao
cinzia
@Anto, se c'è scritto così, di sicuro io alla conad qui mai vista 🙁
vabbè!
un bacio
Purtroppo l'ho finita, ma appena la ricompro ci guardo! tanto mi dovrò sacrificare e provare le brioche svizzere!! ;-D ti dirò a 'esperimento' concluso, sperando anche di produrre qualche fotina (qui ce so' le idrovore…) besos! PS sul pacchetto c'è scritto qualcosa tipo 'manitoba tipo 0 per pani speciali e lievitati', o una cosa simile.
@Anto, grazie!! sì, la conad c'è qui, ma la manitoba a marchio loro mai vista, provo a riguardare meglio, grazie ancora 🙂
mica c'è scritto a lato da quale molino proviene??
un bacio
Ciao Paoletta, che vergogna, avevo 'rimosso' questo topic…sory sory sory! la farina è della C*nad, non so se lì da voi c'è questa catena. Ho visto che ce l'ha anche N*turasì, ma a prezzi indicibili ;-D. La prima l'ho provata in vari lievitati (ultimo il pancarrè di Adriano) e ha fatto sempre un'ottima riuscita! Auguri in ritardo, ciaooo!
Ciao Paoletta, non importa….ho ripiegato su altro…solo che non volevo subissarti di messaggini….comunque questo lo farò a breve. Hai presente quando hai in mente di fare qualcosa e alla fine devi per forza pasticciare? Io ho fatto il pandorlato ma il commento te lo lascio lì. Grazie sei sempre carinissima. 🙂 baci Lucy
@Anto, che bello, una manitoba 0 non mi è mai capitata, dice Adriano che è ancora più forte!!
come si chiama??
@Lucy, io prenderei i 2 tuorli e le 2 uova, li batterei insieme e poi pesi tutto e usi i 2/3… ma mi sa che sono in ritardo??
fammi sapere 🙂
Ciao Paoletta, ho comperato lo stampo ma è più piccolo :((( ci stanno solo 1,5 lt di acqua! Riproporzionerei tutto a 3/4 ma le uova? Và bene se ne metto solo 2 intere? Volevo ancora chiederti se và bene messo in frigorifero tutta la notte e poi più o meno quanto ci ha messo a raggiungere il bordo dello stampo.Tutte queste domande per cercare di limitare i danni!A me non sempre riesce tutto al primo tentativo…Grazie infinite.Baci Lucy
PS confermo la difficoltà ad incordare, l'ho dovuto "coccolare" per un bel po', e alla fine non è che fosse incordatissimo, ma ho incrociato le dita, e è andata bene! Insomma, ci vuole pazienza, ma ne vale la pena!
Ciao paoletta, l'ho fatto settimana scorsa (è già finito!) usando una nuova 'farina 0 manitoba speciale per lievitati' di un supermercato locale. ma che buono! è un'eresia se dico che mi piace quanto il panettone? aveva un profumo d'arancia squisito…le foto prossima volta ;-D
@Annalisa, eh sì, allora credo che non fosse perfettamente incordato. d'altro canto è un impasto non facile da gestire, anche con la planetaria.
un bacio, a presto!
Paoletta, non te l'ho scritto ma io ho fatto proprio come te:l'ho tenuto tutta la notte sul pianerottolo, eh già, sicuramente era meno freddo del frigo. Comunque in cottura si è alzato ancora un pochino ed è venuto bello alto; forse è come dici tu, non era perfettamente incordato ma con il frullino… penso sia già abbastanza. Alla prossima, baci Annalisa
p.s. il Napoli ha pareggiato
@Annalisa, durante la partita, ahahaha!! almeno com'è andata per la tua squadra del cuore??
dunque il tempo di lievitazione nello stampo dipende un po' da varie cose… una potrebbe essere il fatto che non era perfettamente incordato, l'altra che ha lievitato poco l'impasto nella sua prima lievitazione, e qui entra in gioco il frigo, a quale temperatura era?? perchè se invece che a 10° era a 5° è sicuramente per quello che ci ha messo di più, insomma si doveva ripiglià porello :))
si è alzato bene in cottura??
Ciao Paoletta, felice di scriverti ancora. Ieri sera ho fatto il gugelhupf: l'ho lavorato dall'intervallo e per tutto il secondo tempo di Napoli-Genoa, una faticaccia, con il frullino con le fruste a gancio. Alla fine mi sono arresa anche se non era perfettamente incordato. Comunque stamattina sono riuscita a fare le pieghe perché l'impasto era bello compatto ma ha impiegato circa 4 ore per arrivare al bordo dello stampo,è un tempo normale? Il risultato è stato alla fine molto gradito ma spero di rifarlo la prossima volta con l'impastatrice che vorrei tanto acquistare. Sai, ho anche fatto il pandorlato non appena lo hai postato ed è stato molto più semplice da lavorare. Un bacio Annalisa
@Maddy, qui il Penny non c'è 🙁
@Ruly, ma se pure avesse la consistenza della ricotta, ti assicuro che con 1500 gr di quark e quella poca farina, tutte quelle uova, l'impasto stesso verrà liquido.. poi, per carità, non insisto oltre ma qualche impasto l'ho fatto 😉
@cansy, grazie :))
la ricetta di tua nonna, ce l'hai da qualche parte??
Cambia nome sì, i triestini lo chiamano Cùguluf.
Mia nonna lo faceva con il lievito chimico 🙂
cansy
Paoletta , ma il quark non è liquido . Penso che il litro e mezzo di cui parlano sia solo un modo per misurarne la quantità . Direi che la sua consistenza sta tra il mascarpone e la nostra ricotta . Invidio Maddy che lo trova , infatti il Penny è una catena presente per esempio in Austria .
Anch'io ho la ricetta di una torta col quark strepitosa , ma ci vuole proprio il quark , non è sostituibile . Secondo me quella ricetta è ben congeniata ,
prova a rileggerla . Se avessi il quark la farei ………Ciao Ruli
Paoletta, scusa se mi intrometto, io il quark lo trovo al penny market, ho delle ricette favolose con il quark, è un formaggio tedesco buonissimo per fare i dolci.
Baci Maddy