Introduzione e basi alla fotografia reflex 2

Continuiamo con i post di Michele Genito, questa volta gli argomenti affrontati e anche richiesti dai lettori, sono, a grande richiesta il bilanciamento del bianco, e lo scatto in raw o in jpg:


RAW e JPG: CONSIGLI SULLO SCATTO

raw-jpeg


Spesso ci limitiamo a scattare le nostre foto in jpg nonostante la disposizione di un raw secondario. Questo è uno dei grandi errori di chi fotografa poichè il raw ha una qualità ed una quantità di informazioni superiori. Vediamo quindi quali sono i suoi vantaggi:
Nel caso dovessimo scattare per sbaglio una foto sovraesposta o contrario abbiamo la possibilità di gestire l’esposizione direttamente dal file senza grandi perdite di qualità grazie a programmi come camera raw lightroom o simili. Oltre questa funzione abbiamo molte regolazioni che il jpg non consente completamente come il bilanciamento del bianco, la temperatura, contrasto, saturazione, vignettatura e molto altro.
Nel jpg ci limitiamo ad alterare i pixel, per questo la qualità è inferiore. Ne è prova anche il suo peso in megabyte, in genere su 10 megapixel abbiamo un file da 2.7 mb mentre il raw raggiunge anche i 12 mb questo perchè nel primo caso si ha una compressione eliminando una gamma di tonalità che dall’occhio non sono completamente percepibili utlizzando una profondità di 8bit mentre nel secondo si hanno 12bit e ciò vuol dire anche la possibilità di eliminare il clipping. Nel complesso però lo svantaggio del raw è nello scatto multiplo poichè molto pesante influisce negativamente nella scrittura dei dati in card rallentandone l’operazione. Il consiglio che vi possiamo dare è di scattare entrambi per poi decidere se andare a ritoccare con una buona qualità esportando dal raw un Tiff adatto per le stampe o semplicemente lasciare la foto intatta in jpg. Vediamo un esempio di parte bruciata e recuperata grazie all’alterazione dell’esposizione selettiva usando una maschera sulla zona interessata:




IL BILANCIAMENTO DEL BIANCO WB


Il bilanciamento del bianco ( WB white balance ) è parte fondamentale della tonalità della foto, questa rende un atmosfera calda o fredda in base al valore scelto e alle condizioni di luce con la quale stiamo fotografando. Questi valori vengono classificati in una scala (K) Kelvin suddivisa nella macchina in più predisposizioni già scelte che vanno da 3200 a 7000 circa. Piu saliamo più otterremo una foto con dominante blu fredda mentre scendendo ci portiamo ad un giallo/rosso. Vediamo qui un esempio scattato con luce a tungsteno:


nuvolosoluce-diurna
fluorescentetungsteno

Come possiamo vedere la il giusto rapporto lo otteniamo con la selezione automatica o con 3200k.
Le ultime fotocamere inoltre presentano un preset personalizzato dalla quale trarre informazioni, questo è fondamentale poichè scattando in una superficie perfettamente bianca se ne riesce a prelevare il grado K ottenendo il risultato ottimale desiderato. L’occhio a differenza della fotocamera tende a neutralizzare la dominante che varia a seconda dell’iluminazione che cambia anche nella giornata partendo da temperature basse raggiungendo i 5500k nella metà del giorno.


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