Il pranzo della domenica: Pappardelle al sugo di coniglio

Non so voi ma, paradossalmente, “cucinavo” molto di più anni fa, quando i miei figli erano piccoli, che oggi. O meglio, prima la mia cucina era molto più varia, anche se, diciamo la verità, alcuni piatti li mettevo in tavola per necessità, come i secondi che non amo fare.
Oggi invece mi “diletto” a cucinare, mi piace dedicarmi a quei piatti che mi appassionano, primi i lievitati.
Pappardelle al sugo di coniglio
 
Quando i figli sono grandi, e come in tutte le famiglie con figli più o meno adolescenti gli impegni sono vari e variabili, non esiste più orario per la cena o quello per il pranzo, o meglio non categorico e non tutti i giorni.
Ognuno ha proprie esigenze, spesso arriva la chiamata delle otto meno dieci per dirti mamma io non torno a cena, oppure si rientra alle otto per dire esco subito, non ceno, mamma non c’è mica qualcosa da mangiare al volo??
Già, al volo…
E come si fa oramai a programmare un bel pasto? Molto meglio tenere in casa delle buone scorte di ragù o un buon brodo magari per il risotto, o improvvisare al volo, magari uno spaghetto aglio e olio, anche se a volte non c’è tempo nemmeno per quello 🙂
 
Molto più facile che ci si ritrovi tutti insieme alla domenica (a volte neanche quella) e in quei casi allora mi “diletto” a preparare un bel pranzo, perché no? una bella pasta fatta in casa (che adorano), specie in inverno… una pasta tipo queste pappardelle, magari condite con un buon ragù, anche di coniglio, a noi piace.
A volte lo uso per un ragù bianco, domenica ho aggiunto due cucchiai di concentrato di pomodoro.
 
E voi?
Qual è il vostro pranzo della domenica? e anche… come organizzate la vostra cucina durante la settimana?
 
 
PAPPARDELLE AL SUGO DI CONIGLIO, da “Civiltà della Tavola Contadina in Toscana di Leo Codacci (con qualche mia variante, quelle apprese in tante e tante domeniche che l’ho visto fare da mia mamma e da mia nonna)
 
Ingredienti (per 6 persone):
per le pappardelle
400 gr di farina 00
4 uova
 
per il ragù
1/2 coniglio
rosmarino
1 spicchio d’aglio
cipolla
sedano
prezzemolo
carota
1/2 bicchiere di vino bianco
brodo o acqua
2 cucchiai di concentrato di pomodoro (facoltativo)
sale
pepe
olio extra vergine di oliva
 
Procedimento:
La sera prima metto a bagno il coniglio in acqua fredda, e la cambio almeno una volta, perché perda il “selvatico” così dice mia mamma e lo diceva anche mia nonna che cucinava il sugo di coniglio tutte le domeniche, ma la sua è un’altra ricetta, un’altra storia.
Al mattino preparo la sfoglia come al solito e, mentre riposa mezzora, spezzo il coniglio e lo metto in una larga padella con 2 cucchiai di olio, l’aglio il sale, pepe e ramerino e lo faccio cuocere bene.
Nel frattempo preparo un battuto con la cipolla, il sedano, la carota e il prezzemolo e lo faccio rosolare piano in una casseruola con olio abbondante.
Quando la carne è cotta la disosso e la trito grossolanamente nel mixer, meglio sarebbe fare un battuto.
Quindi la verso nel soffritto insieme al suo fondo di cottura e la faccio andare a fuoco dolce fino a che tutto prende un bel colore, circa una decina di minuti. Poi aggiungo il vino e faccio sfumare coperto.
A questo punto, se lo voglio “rosso” aggiungo il concentrato poi pian piano brodo o acqua e faccio cuocere circa 40 minuti coperto. Se, invece, lo voglio bianco, solo brodo.
E’ pronto quando si è ritirato, ma non troppo.
Nel frattempo ho tirato la sfoglia che taglio larga un dito, e che poi lascio un po’ asciugare su un telo.
Cuocio le pappardelle in acqua salata e le salto un poco nella casseruola del sugo.
 
A volte, quando non ho il coniglio, uso un misto di pollo, tacchino e poco maiale, e faccio un ragù bianco. Faccio cuocere un po’ meno, e aggiungo circa 50 ml di panna, fresca mi raccomando. Pare un’eresia, ma ci sta molto bene.
 
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