I veri ricciarelli di Siena, da un’antica ricetta del 1879
I ricciarelli sono una di quelle preparazioni alla quale ho sempre guardato con timore, un timore quasi reverenziale, non tanto per la difficoltà, quanto per il fatto che è una di quelle ricette così antiche, che mette, almeno a me, quasi soggezione. La soggezione che viene dal rispetto della tradizione.
Per anni l’ho letta e riletta nel libro di Giovanni Righi Parenti, quasi da impararla a memoria, ma il coraggio di farla è arrivato solo quest’anno, e, voi non ci crederete, ma al mattino, dopo averli impastati la sera avanti, mi tremavano quasi le mani mentre li formavo a rombo, esattamente come spiega il libro.
Ma, ripeto, non è una ricetta difficilissima, anzi è fattibile. E poi, i cavallucci li avevo già fatti, mancavano proprio loro da aggiungere alle preparazioni di Natale per eccellenza, almeno quelle senesi, anche se ce ne sarebbero altre, ma be’, spero di riparlarne…
Piuttosto nella ricetta trascritta a mano dal capomastro della fabbrica del Parenti, c’è forse un’imprecisione sulla quantità degli albumi, sicuramente dovuta al fatto che, come si legge nel libro, il foglio delle ricette tramandate, è molto vecchio e ingiallito, per cui forse quasi illeggibile, e per questo motivo, prima di postarli li ho fatti due volte, ma questo come sempre quando posto qualcosa di nuovo, soprattutto se ho sperimentato qualche aggiunta.
Infatti, così come dice il libro, oggi nei ricciarelli, per renderli più porosi, quindi anche più leggeri, si aggiunge ammoniaca per dolci (reperibile in farmacia), e difatti sia per questo motivo, per trovarne quindi la giusta dose, sia per al forma (forse quella del libro è più antica rispetto a quella che si trova attualmente), li ho appunto fatti un paio di volte, e non che sia stato un sacrificio!
E devo dire che, se la prima hanno avuto molto successo a casa, per la seconda sono andati in estasi, e credetemi, lo dico senza alcuna falsa modestia.
Ma d’altra parte, come potrebbe essere altrimenti visto che si parla di una ricetta datata 1879 e che proveniva da un celebre convento famoso per i ricciarelli? Usata poi dal capomastro Carlo Guerrini nell’industria Parenti che preparava i migliori ricciarelli di Siena!
I RICCIARELLI DI SIENA, ricetta del 1879 dalla fabbrica G. Parenti di Siena – ne ho ridotto le dosi per un uso famigliare e apportato qualche lieve modifica –
Per 1 kg di ricciarelli:
A.
300 gr di zucchero semolato
400 gr di mandorle pelate e asciugate 10′ in forno a 50°
50 gr di farina
15 gr di scorzetta d’arancio candita (o la buccia grattata di 4 arance)
400 gr di mandorle pelate e asciugate 10′ in forno a 50°
50 gr di farina
15 gr di scorzetta d’arancio candita (o la buccia grattata di 4 arance)
1 fialetta di aroma di mandorle
B.
20 gr di zucchero a velo
20 gr di farina
20 gr di farina
1/2 cucchiaino raso (i miei sono piccolini) di ammoniaca per dolci (reperibile in farmacia)
1/2 cucchiaino raso (i miei sono piccolini) di lievito per dolci
C. (per la lega)
47 gr di zucchero semolato
14 gr d’acqua
D.
20 gr di zucchero a velo vanigliato
2 albumi di uova piccole/medie
zucchero a velo vanigliato e poco amido di grano (per lo spolvero)
ostie (reperibili in farmacia, ma non indispensabili)
Procedimento:
A. Passiamo nel mixer con le lame mandorle e zucchero, aggiungendo piano piano la scorza d’arancio e servendoci di un po’ di farina per facilitare l’operazione. Facciamo attenzione ad usarlo ad intermittenza, altrimenti le mandorle gettano il loro olio.
Poi amalgamiamo bene il tutto in una ciotola capiente insieme all’aroma di mandorle.
C. Prepariamo uno sciroppo, mettendo in un pentolino lo zucchero e versando dopo l’acqua, mettiamo a fuoco basso senza rimestare mai, fino a che lo zucchero si scioglie. NON tenere più tempo al fuoco!
B. Setacciamo nel frattempo la farina con lo zucchero e gli agenti lievitanti al punto B.
Poi, non appena lo sciroppo è pronto (cioè quando lo zucchero è sciolto completamente), impastiamo con le mani la pasta ottenuta, usando gli ingredienti di A, con lo sciroppo di C e aggiungendo lo zucchero, la farina e gli agenti lievitanti di B.
Poi, non appena lo sciroppo è pronto (cioè quando lo zucchero è sciolto completamente), impastiamo con le mani la pasta ottenuta, usando gli ingredienti di A, con lo sciroppo di C e aggiungendo lo zucchero, la farina e gli agenti lievitanti di B.
L’impasto rimarrà abbastanza umido ma non compatto, non preoccupatevi va bene così.
Importante: a questo punto lo copriremo con un panno bagnato e strizzato perchè non asciughi troppo (il panno non deve toccare l’impasto), e lo lasceremo riposare 12 ore circa.
Al momento dell’uso aggiungiamo lo zucchero vanigliato di D, e gli albumi che dovranno essere stati sbattuti rapidamente fino a che perderanno tensione, cioè inizieranno a fare piccole bollicine.
Impastiamo con le mani perchè il composto si amalgami bene e si compatti.
A questo punto, spolveriamo il piano di poco amido di grano e zucchero a velo vanigliato. Formiamo uno alla volta dei grossi salami, della grossezza di circa 4,5 cm. e li taglieremo a fette di 1 cm. l’una.
Cerchiamo di dare con le mani una forma più possibile romboidale ma dolcemente arrotondata.
I ricciarelli dovranno pesare tra i 25 massimo 30 gr l’uno!
Spolveriamo il ricciarello ottenuto, sul fondo con la miscela del piano, e cioè zucchero a velo/amido di grano, e sulla superficie di solo e abbondante zucchero a velo.
Adesso posizioniamo i ricciarelli ottenuti, man mano su di una teglia coperta di carta forno, oppure ognuno su di un’ostia. Io ho usato le ostie la prima volta, mentre la seconda ho poggiato direttamente su carta forno, non ho notato grosse differenze.
Accendiamo il forno a circa 140°/160° (regolatevi secondo il vostro forno) e inforniamo per circa 10/20 minuti, saranno cotti quando si formeranno in superficie delle leggere crepe. NON guardate il tempo!
… ma su questo sarebbe da scrivere un altro capitolo perchè ogni forno è una storia a se.
In ogni caso i ricciarelli dovranno rimanere bianchi e morbidi.
Quindi, non preoccupatevi se li vedrete ancora traballanti, appena si formano le crepe, via dal forno, induriranno leggermente da freddi!
A questo punto li toglieremo dal forno, li lasceremo asciugare su di una gratella e li conserveremo in scatole di latta ben chiuse, si conserveranno molto bene anche per una settimana, oltre non saprei.
C’è da dire che il giorno dopo cotti, sono qualcosa di paradisiaco!
piesse: non lasciatevi intimorire, come me, dalla lunghezza della ricetta, è solo ricca di spiegazioni, ma utilissime ad avere un ricciarello perfetto, che a parer mio non hanno paragoni con quelli in commercio!
Fare i ricciarelli non è facile se non si bilancia bene gli agenti lievitanti basta un pizzico in più per appiattire il tutto, si potrebbe sapere esattamente la grammatura dell'ammoniaca, grazie
Ciao Paoletta, mi piace tantissimo il Tuo blog, ogni ricetta è una garanzia ed è spiegata benissimo.
Anche i ricciarelli sono strepitosi come sapore, ma non mi sono venuti perfetti. Non sono venute infatti le crepe in superficie o meglio solo qualcuna e questo mi ha messo un po' in crisi per determinare il tempo di cottura.
Credo di aver seguito alla lettera la ricetta, dove ho sbagliato?
Ti prego rispondimi perché mi piacciono tantissimo e vorrei rifarli al più presto.
Grazie in anticipo, Isabella.
Non so se mi risponderai ma provo lo stesso.
Ieri sera ho fatto i tuoi ricciarelli seguendo pedissequamente la ricetta, tranne che per l'ammonio che pare introvabile (ho messo solo lievito).
Aspetto perfetto, sapore ottimo ma lo consistenza lascia un po' a desiderare: sono, come dire, un po' gommosi.
Faccio da anni i kourabiedes, i biscotti greci alle mandorle, e quelli sì che si sciolgono in bocca !
Dove ho sbagliato ?
Grazie per la tua attenzione.
Ciao,ho provato a fare i ricciarelli con questa ricetta,circa 10gg fa' oggi li sto rifacendo perché sono finiti e non posso portarli a tavola x Natale.Grazie sono venuti buonissime e la spiegazione perfetta.Auguri buone feste a tutti
Ciao, innanzitutto complimenti!!! poi volevo chiederti una cosa…vorrei provar a farli per natale, io a casa ho l ammoniaca per dolci quella presa al supermercato, è lo stesso?
Quando si parla di ricetta vera io credo che bisognerebbe attenersi a tale ricetta o quanto meno dire quali sono le modifiche apportate. Nei ricciarelli la fialetta di aroma, è una cosa che è venuta con l'industrializzazione di questo prodotto. Sono composti solo di albume, zucchero, mandorle (senza armelline) e ammoniaca. La mia non è una polemica, solo una precisazione. La ricetta l'ho provata ed è buona comunque.
vorrei provare a fare i tuoi ricciarelli ma siccome sono un pò dura di comprendonio… spiegami bene la quantità di ammoniaca (che poi sarebbe il cremor di tartaro, giusto?) e di lievito.che vuol dire 1/2 cucchiaino raso….grazie
Ciao,metti la farina mentre frulli, frulla a piccoli scatti e non più di 200 gr. alla volta, vedrai che non cacciano l'olio. Questa ricetta è meravigliosa! Io peso gli albumi e ne metto esattamente 18 gr. x etto di mandorle. Buon lavoro a tutti i pasticceri dilettanti come me.
Buonasera vorrei sapere se qualcuno di voi ha provato la ricetta senza l'ammoniaca, per sapere se ci sono differenze rispetto alla ricetta con questo ingrediente.
Per quanto riguarda la fase iniziale, fare la farina di mandorle, avete qualche consiglio su come evitare che le mandole cacciano l'olio?
Luca
Ciao e grazie per le tue ricette!!! Sono di Siena ed il Ricciarello e' questione seria! Come te, per anni sono stata intimorita dal cimentarmi nella preparazione, ma dopo averli assaggiati praticamente tutti (tutti i fornai, panifici e pasticceri della città, si vantano di possedere l'autentica ricetta ma solo un paio di pasticcerie artigianali continuano a produrli come si deve ottenendo un prodotto di eccelsa qualità e dal sapore autentico! Sapori e compagnia bella meglio non comprarli, acquisita da una nota multinazionale di prodotti dolciari e da forno, l'azienda sostituisce le mandorle con noccioli di pesca e non meglio identificati aromi, ormai i loro biscotti alle mandorle non sono piu nemmeno lontani parenti dei ricciarelli!!), quest'anno sono decisa a buttarmi!!! Ora vengo al sodo della mia domanda: in una storica ed antica drogheria di Siena (dove, per altro, e' possibile acquistare già pronti i mix di spezie già dosate e calibrate -secondo le ossequiose prescrizioni del dott. Righi Parenti, non a caso farmacista- per cavallucci, panforte e panpepato) ho trovato una farina bio di mandorle 100%….mi chiedevo se fosse possibile adoperarla nella ricetta, ovviando al procedimento di macinazione delle mandorle intere, e se si con quali dosi e metodo? Il risultato e' altrettanto valido oppure e' meglio lasciar perdere e seguire la strada vecchia? Grazie!!!
Ciao Paoletta! hai per cado una buona ricetta del pan forte?
Ciao Paoletta,
intanto grazie per tutte le ricette che condividi e la passione che ci metti in ognuna che per noi "mortali della cucina", è fonte di ispirazione!
Detto questo, dopo aver letto tutti i commenti e capito dove potrei aver sbagliato nella ricetta super dettagliata, vorrei avere una conferma da te riguardo la CONSISTENZA FINALE. A me sono venuti molto "granulosi".. E' forse colpa delle mandorle che non le ho pridotte a farina? ..però c'eravamo quasi…
Grazie mille in anticipo per la tua risposta 🙂
..adesso ne andrò cmq a mangiare uno…non resisto!!!!!!
Salvo
Ciao Salvo, e sì andano ridotte in farina 🙂
ciao Paoletta, sono qui in cucina e ho appena messo a riposo l'impasto dei ricciarelli domani mattina vedremo…….la sorpresa. Ora ti chiedo una cosa, l'impasto che ho coperto con il panno umido (CHE NON TOCCA) non mi sembra per niente umido ed è molto "sfarinoso, sbricioloso"….non c'è nemmeno da pensare di compattarlo anche volendo, be è così che deve risultare? Oppure i 14 grammi di acqua con la quale si diluiscono i 47 grammi di zucchero (che è l'unica parte liquida di questa parte di ricetta) sono forse pochi? Scusami , ma mi sento un pò imbranata anche se sono una anziana pensionata e di ricette ne ho fatte tante……un bacione Elena.
Grazie Paoletta, è una ricetta meravigliosa, li ho appena sfornati e sono venuti perfetti, crepe comprese, baci e tanti auguroni di Buon Natale!
ciao paoletta, quelli dell'anno passato erano ottimi, domani ci riprovo.grazie per la ricetta. giulia.
Scusa, ma non so come interpretare la voce: "1/2 cucchiaino raso"
o è mezzo o è raso, cosa devo fare?si intende quelli del caffè?
Per quanto riguarda l'amido di grano si intende l'amido di mais?oppure è un'altra cosa ancora?
E infine il lievito per dolci è quello classico tipo: il lievito vanigliato Pane degli angeli o Bertolini? Scusami per le precisazioni non chiare per me nella tua dettagliatissima ricetta, ma proprio per questo vorrei farla alla lettera, forno permettendo………..grazie e auguri elena
1. Scusa, ma non so come interpretare la voce: "1/2 cucchiaino raso"
o è mezzo o è raso, cosa devo fare?si intende quelli del caffè?
– è mezzo, raso e da caffè 😉
1. Per quanto riguarda l'amido di grano si intende l'amido di mais?oppure è un'altra cosa ancora?
– è di grano 🙂
1. E infine il lievito per dolci è quello classico tipo: il lievito vanigliato Pane degli angeli o Bertolini? Scusami per le precisazioni non chiare per me nella tua dettagliatissima ricetta, ma proprio per questo vorrei farla alla lettera, forno permettendo….
– sì, lievito chimico per dolci… auguri anche a te!
Buongiorno Paoletta,
Vorrei provare la ricetta dei ricciarelli, ma non riesco a trovare l'ammoniaca per dolci.
Ho però trovato il bicarbonato di ammonio. Secondo te la può sostituire con gli stessi risultati?
Grazie
Claudio
sì, va bene…
ciao paoletta sono propio quello che cercavo dei ricciarelli hai spiegato benissimo l'esecuzione e stanne certa saranno di sicuro il ragalo perfetto per natale insieme alla mostarda veneta. grazie
Sono buonissimi. Cercavo di farli da molto e tutte le ricette che ho trovato mi hanno delusa….ho provato la tua ed è fantastica!!! ti ho citata nel mio blog nonnapeppacarbone.blogspot.it/2013/11/ricciarelli-mandorle-natale.html#more
Ciao a tutti, vorrei sapere nel dettaglio, cosa devo evitare di fare per non fare uscire l'olio dalle mandorle quando le trito.
Grazie!!! 🙂
metterle in freezer poi usare le lame a impulsi
Preparati a Natale seguendo la ricetta passo-passo: p-a-z-z-e-s-c-h-i!!!!!!
GRAZIE!!!!