Food Rave da Tinuccia…

Dunque, di Tinuccia vi ho già parlato qui, poi ancora qui, ma non vi ho mai detto che è una pazza scatenata! Sì, perchè lei pare tutta dolce, tranquilla e carina, seee…

Un po’ di tempo fa’, inizia a dirmi… Paole’ perchè non vieni a Potenza a casa mia, si sta 3 o 4 giorni insieme e si cucina insieme, si fanno, il babà, i croissanti tortellini!

 


 

Io pensavo dicesse per dire, invece no, diceva davvero, e tanto ha insistito che alla fine ho preso un treno e sono andata…
 
Vi presento, TINUCCIA RAVE FOOD show!
 
1 Parte
Dunque, come accennavo, una delle prime cose che avevamo in mente, erano i tortellini. Per cui al sabato abbiamo iniziato preparando il ripieno (meglio infatti prepararlo il giorno prima) e lo abbiamo messo in frigo.
 
I TORTELLINI
Per il ripieno, abbiamo usato la ricetta depositata presso la Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Bologna che prevede prosciutto crudo, lonza di maiale, mortadella di bologna in parti uguali. Se abbiamo fatto tutto esattamente non saprei, in ogni caso questi gli…
 
Ingredienti:
100 gr di lonza di maiale
100 gr di mortadella di Bologna
100 gr di prosciutto crudo
1 uovo
75/100 gr di parmigiano reggiano
1 grattatina di noce moscata
1 pizzico di pepe
 
Preparazione:
Abbiamo cotto alla piastra la carne di maiale, poi passata bene al mixer con le lame. Poi la mortadella e il prosciutto anch’essi passati al mixer.
Abbiamo mescolato un poco il composto con le mani e ripassato una seconda volta al mixer. In questo modo il ripieno dovrebbe rimanere bello compatto nel tortellino e non sgretolarsi.
Poi aggiunto il resto degli ingredienti, amalgamato bene con le mani, coperto e messo in frigo.
 
Alla domenica mattina, dopo aver messo al fuoco un buon brodo di carne, e dopo fatto colazione, abbiamo preparato…
 
LA SFOGLIA
 
400 gr di farina 00
4 uova
 
Tinuccia ha impastato bene, bene e abbiamo fatto riposare mezz’ora. Nel frattempo siamo andate a studiare la formatura del tortellino, utilissimo questo video
Allora poi Tina voleva fare la sfoglia a mano, si fa prima!! diceva…. Prima? dicevo io, ma sei matta Tinu’? Io a mano non la stendo, ma non avevo capito che lei voleva stenderla a mano, e per un po’ mi ha fatto andare di Imperia, non ricordo se ultima o penultima tacca, ma credo la 6… poi all’ultimo pezzo di pasta stava delirando, l’ha presa e ha iniziato a smattarellare, la sfoglia volteggiava, e tempo pochi secondi, l’aveva stesa sottile come l’Imperia. Io ero a dir poco allibita °_°
Tinu’, la prossima volta la stendi tutta te, nun te preoccupa’, così io manco la manovella giro, ahahaha!!
p.s. quadratini di sfoglia di circa 3,5 cm. per lato.
… e mentre fuori nevicava
 

 
… abbiamo mangiato un piatto di tortellini da sogno (quadratini di sfoglia di circa 3,5 cm. per lato come prevede la ricetta) servito in una zuppiera di porcellana bianca su tovaglia candida… ma che si può chiedere di più??
 
2 Parte
Il giorno dopo il mio arrivo, invece, Tinuccia mi ha fatto assaggiare una squisitezza del posto, lei ne parla così:
Il “peperone crusco” (Crusco cioè croccante perchè lo diventa una volta fritto) o “zafarano” nel senisese, luogo di origine, è per me speciale. E non lo dico per campanilismo.
Lo si adopera ovunque, dall’uovo, al baccalà, alle patate, alla pasta (altra ricetta è con la mollica di pane), fritto nella pastella, mangiato da solo e così via.
 

STRACINATI COI PEPERONI CRUSCHI E RICOTTA SALATA

Si prendono i peperoni cruschi, lì in Lucania, dove ti giravi e dove li vedevi appesi ovunque, stupendi !
Si aprono, si tolgono i semini…

 

e si mettono a friggere in olio di oliva buono, mi pare pochissimo, giusto il tempo di farli diventare croccanti, poi si scolano.
 

 


Nel frattempo si fa bollire l’acqua e si buttano gli strascinati… si scolano e si rovesciano in padella, la stessa dove si sono fritti i peperoni cruschi.
 

 

 


Si fanno saltare… si impiattano e si spolverano con abbondante ricotta salata!
 


Questi invece i croissant che Tinuccia ha fatto con la mia ricetta, e mentre io le insegnavo (parolonaaa °_°) la sfogliatura…

 

… che s’inventa ad un certo punto tra una sfogliatura e l’altra?

Paole’, t’insegno il babà!!
Così, mo’, adesso, tra una sfoglia e l’altra??
E lei, e che ci vuole, quello si fa da solo!!
Da solo??

E tra un’acrobazia, una giravolta, una tirata di un impasto perfettamente elastico, una mozzatura tipo mozzarella, Tinuccella mi ha insegnato un babà degno delle migliori pasticcerie.
 


Ma di questo ne parleremo un’altra volta…
Tinuccia, grazie! Sei splendida…

 

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