Questa preparazione particolare, (dopo vedrete perchè) non la conoscevo, fino a quando Eugenio, moderatore ganzo di gennarino, ne chiese lumi.
La ricetta, anzi, il procedimento, mi incuriosivano non poco… molto interessante il fatto che l’impasto fosse fatto con farina e acqua bollente, pari peso dell’una e dell’altra.
Sì, pare incredibile, la prima cosa che ho pensato è stato, no, l’acqua è troppa!… ma poi, ho pensato, vabbè ne preparo tutta la dose, vorrà dire che ne verserò man mano… ma incredibilmente la farina se l’è bevuta tutta.
E, una volta cotto, l’impasto somiglia molto a quello dei ravioli cinesi cotti al vapore, e in effetti pare che la procedura, cottura a parte, sia proprio la stessa… ??
E vogliamo parlare del ripieno?
Pecorino freschissimo, ricotta e profumo di maggiorana! Sono questi ingredienti che ho usato per il ripieno, anche se le ricette in giro parlano di primo sale fresco e secco, ma che io non avevo.
…e leggendo Elisabetta Cuomo che scriveva…
“secondo me una buona caciotta di pecora (tipo cacioricotta) poco stagionata e mescolata a poca ricotta (250 gr di caciotta + 150 gr di ricotta + parmigiano e maggiorana) potrebbe essere una buona alternativa al primo sale, difficile da reperire, spesso. Don Alfonso dell’ononimo ristorante, usa la caciotta fresca tipo cagliatina di latte vaccino mescolata a pochi tuorli e maggiorana”
… ho pensato che alla fine l’importante, come sempre, è la qualità degli ingredienti, nulla da dire, quindi, ad un bel pecorino fresco di Pienza, mescolato a ricotta della stessa produzione!
Ah, una chicca! … i ravioli oltre che conditi con sugo di pomodoro freschissimo e basilico, si possono friggere! E provate ad immaginare (anzi fateli, ehehehe) cos’è quell’impasto lieve, poi fritto, croccante dove il ripieno di formaggio in cottura diventa filante?
Per farla breve, Eugenio non ha mica dovuto pregarmi tanto perchè mi sacrificassi a provare questo piatto che poi lui avrebbe dovuto proporre ad una cena… ha semplicemente detto che si fidava di me 😉
Ricetta liberamente tratta e riscritta da qui
per la pasta
500 di farina 00
acqua bollente circa 500 ml
2 cucchiai di olio o un cucchiaio di strutto
per il ripieno
280 gr. di pecorino freschissimo
150 gr. di ricotta
2 tuorli d’uovo
50 gr. di parmigiano grattugiato
un pizzico di noce moscata
un cucchiaino abbondante di maggiorana
sale se necessario
per condire
Sugo fresco di pomodoro al basilico
per friggere
olio extravergine di oliva o olio di arachide
1. Mettere tutti gli ingredienti del ripieno in un frullatore per ottenere un impasto adatto a formare delle polpettine e se necessario salare leggermente.
2. Fare poi l’impasto dei ravioli facendo la fontana di farina sulla spianatoia e mettendo al centro l’olio e l’acqua bollente fino a formare un impasto sodo ma stendibile, non è detto che serva tutta l’acqua, molto dipenderà dall’assorbimento della farina usata.
3. Lasciar intiepidire appena e stendere delle strisce di sfoglia rigorosamente col mattarello, ma due alla volta perchè se si secca, poi le due sfoglie faranno fatica ad attaccarsi.
Su una delle due sfoglie posizionare, leggermente distanziate, delle polpettine di farcitura e poi ricoprire con l’altra sfoglia, avendo cura di pennellare con poca acqua attorno al ripieno e di far fuoriuscire l’aria premendo tutto attorno.
4. Con un tagliapasta formare i ravioli, recuperare i ritagli di pasta e riformare le sfoglie da riempire fino ad esaurimento della farcitura.
5. Cuocere i ravioli in acqua bollente salata per pochi minuti e condirli col sugo ed una spolverata di parmigiano.
6. Oppure friggerli in olio di oliva o di arachide salando leggermente i ravioli dopo la cottura perchè la sfoglia non è salata.