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Come fare lo yogurt in casa, sodo e compatto

Maggio 15, 2009 by Paola Sersante 259 commenti
O meglio, come ho imparato a farlo senza yogurtiera e senza latte uht. Sì, perchè fino a poco tempo fa’ facevo lo yogurt fatto in casa, solo con quest tipo di latte!
Col latte fresco mi veniva una roba liquidiccia e granulosa… ma poi, ormai si sa, so’ capa tosta e ci devo riprovare… e poi, ma vogliamo mettere lo yogurt fatto col latte freschissimo, magari col latte crudo?
Detto tra noi, non è che ci voglia una scienza, e infatti facevo qualche piccolo errore ma che ovviamente pregiudicava il risultato finale.
 

Se seguite, invece, questo metodo, passo, passo, avrete uno joghurt sodo e compatto come quello greco, senza yogurtiera e senza bisogno di metterlo a scolare.

 

Quello che vedete qui nelle foto era compattissimo, purtroppo in questi giorni di caldo, le foto andrebbero fatte molto, molto velocemente e io non ce l’ho fatta, e infatti, versa qui, versa lì, nelle foto è meno compatto di quello che era in realtà, ma vi assicuro che viene bello sodo e compatto come il greco, con la differenza che quello ha un sapore lievemente formaggioso, questo pare una crema dolce, per nulla acido.
 
 
LO YOGURT FATTO IN CASA
Ingredienti indispensabili:
 
1 lt di latte intero e freschissimo, quello della vostra centrale del latte, meglio ancora se latte crudo, cercate se volete il vostro distributore più vicino, qui.
 
2 bei cucchiai (sì, solo due!) di yogurt bianco e intero. Meglio se il coop bianco, quello nella confezione rosa, altrimenti il kyr della Parmalat. Giuro che non lavoro alla coop, ma ne ho provati tantissimi, e con questo viene saporito, dolce e non acido.
 
1 pentola in acciaio ovviamente pulitissima
 
1 contenitore per alimenti di plastica opaca e a chiusura ermetica
 
1 colino per filtrare
 
1 cucchiaio
 
1 copertina di pile morbida e calda, i fermenti, si sa, amano il caldo
 
Raccomandazioni:
Il latte deve assolutamente essere intero.
E’ impensabile ottenere uno joghurt compatto col latte parzialmente scremato o peggio ancora, scremato.
E, vi assicuro che, quello che faremo, sarà così compatto che il cucchiaino conficcato dentro, starà diritto da solo,
 
Lo yogurt dovrà avere una scadenza il più lontano possibile, meglio se 30 giorni, ma va bene anche una ventina di giorni. Questo perchè, più lo yogurt è fresco, più i fermenti saranno attivi e quindi più golosi di lattosio.
E’ per questo, infatti, che lo iogurt è tollerato benissimo anche da chi è intollerante al latte.
 
Cominciamo:
 
Prendiamo il latte e mettiamolo nella pentola a fuoco molto dolce sul fornello medio. Dopo una decina di minuti circa (ma ovviamente controllate spesso) comincerà ad alzare il bollore. Non appena la panna si alzerà, e starà per raggiungere il bordo della pentola, spegniamo immediatamente. Togliamo con un cucchiaio quella panna, e, se non abbiamo problemi di linea (io non posso, sigh, sigh.. ) ce la gustiamo tutta!!
 
Copriamo la pentola con un piatto, per evitare il più possibile contaminazioni e mettiamola a bagno in una pentola più grande piena di acqua fredda. In questo modo il latte raffredderà molto più velocemente.
 
Ecco, ora qui dobbiamo fare attenzione… il latte sarà perfetto quando raggiungerà una temperatura di 40°non oltre, meglio anche 38°
L’errore che facevo io, ma non avevo il termometro, era di aspettare che fosse tiepido e basta, ma sicuramente non riuscivo a regolarmi bene, per cui immagino che lo lasciassi troppo caldo.
Per cui, se non avete il termometro, aspettate pure che sia freddo o appena tiepido.
 
Prendiamo adesso la ciotola di plastica e versiamo dentro 2 cucchiai di iogurt, aggiungiamo qualche cucchiaio (5 o 6) del nostro latte filtrandolo da un colino, ma se abbiamo tolto bene la panna, non ce n’è bisogno.
Mescoliamo con cura, non ci dovrà essere il più piccolo grumo.
 
A questo punto, accendiamo il nostro forno ad una temperatura di 50°, contiamo fino a 60 e andiamo a finire di preparare il nostro yogurt.
 
IMPORTANTE: il forno NON deve raggiungere i 50° ma solo diventare tiepido! per cui dopo 60 secondi, ma anche meno, va subito spento!
 
Aggiungiamo ora dolcemente il resto del latte mescolando bene. Copriamo col coperchio ermetico e avvolgiamo bene il contenitore nella copertina di pile e mettiamo il nostro contenitore nella sua copertina dentro al forno, mi raccomando copritelo bene, i fermenti sono freddolosi!
Chiudiamo lo sportello del forno… e aspettiamo circa 6/8 ore senza assolutamente muovere la ciotola, i fermenti sono anche permalosi, se li muoverete, non mangeranno lattosio e non produrranno lo joghurt.
Per cui, sappiate già che se avete deciso di fare lo yogurt, per quel giorno non dovrete assolutamente accendere il forno ed essere costretti a smuovere la ciotola.
 
Dopo le 6 ore controlliamo, togliendo la copertina delicatamente, se muovendo appena, vedrete che il liquido all’interno sarà ben compatto e sodo, il nostro yogurt è pronto!
Altrimenti lasciamolo fino a 8 ore, se necessario anche 12 ore.
Dopodichè va messo immediatamente in frigo!
 
IN ESTATE: da controllare il frigo, con il caldo, fa fatica a stare alla stessa temperatura interna che aveva in inverno, va regolato di nuovo! la temperatura ideale è 4/5 gradi.
Perchè anche se appena fatto è leggermente sodo, in frigo lo yogurt finisce di “compattare”, cioè il siero si separa dallo yogurt, ma se le temperatura interna del frigo è sopra quella consigliata, fa ovviamente fatica e “fila”!
 

E al mattino faremo colazione con uno yogurt sodo, dolce e compatto come questo… che potremo aromatizzare con caffè, scaglie di cioccolato grattuggiato, marmellata, miele, cereali, frutta a pezzi… insomma come preferite!

 


Oppure potrete adoperarlo per preparare un delizioso pancarrè profumato come
questo o mettervi ad impastare un panbrioche come quello del post precedente!
E perchè, no, una bella panna acida? … appena postata da cuochella!
 
O anche dell’ottimo formaggio cremoso, il labne per esempio, postato da Elena, Comidademama, leggetevi anche il suo bel post sullo yogurt.
 
Io che non sono un’amante dell yogurt, questo fatto in casa me lo mangio anche così, ogni tanto una cucchiaiata, direttamente dal contenitore in frigo.
 
Ah, a proposito del contenitore in frigo… vedrete che, man mano che vi papparete lo yogurt, questo rilascerà, nello spazio dove lo yogurt è stato prelevato, dicevo rilascerà del siero. Non lo maneggiate assieme allo iogurt, altrimenti ne pregiudicherete la consistenza, ma o lo lasciate lì, o potrete scolarlo… datelo al gatto ne è ghiottissimo, almeno il mio e gli farà anche molto ma molto bene!
 
Si conserva circa 15 giorni, ma difficile che superi la settimana, almeno a casa mia.
 
Importante: quando vedrete che starà per terminate, non dimenticate di lasciarne da parte 2 cucchiai che userete come madre per il prossimo joghurt.
E vedrete che, se il primo era ottimo, i successivi saranno eccellenti!
 

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In Kenwood.
Formature diverse dello stesso impasto ❤️ Formature diverse dello stesso impasto ❤️
Voglio raccontavi una storia durata un mese... 🥰
Durante i corsi ho sempre proceduto a lavorare in mista, LM + lievito di birra, questo perché si fosse tutti sincronizzati con i tempi.
E, soprattutto, perché non potendo verificare il LM di tutti i partecipanti, ho sempre ritenuto fosse il metodo che ci mettesse al riparo dai rischi. Oltre al fatto che il LM è il protagonista assoluto di un panettone e richiede passione, ma soprattutto spirito di sacrificio.
Quest'anno, dopo 3 anni di corsi on-line in diretta, ho voluto correre quei rischi. Ho voluto che il corso fosse così, al naturale, come il panettone. Senza orari, senza tempo, ma seguendo ciò che il LM chiedeva ed assecondando i tempi di 1° e 2° impasto.
Non nego che ci sono stati momenti in cui ho avuto qualche preoccupazione, durante le decine, centinaia di messaggi nel gruppo whatsapp dedicato dove ho seguito circa 30 appassionati per 30 giorni.
30 giorni che hanno preceduto il corso, in cui nessuno ha ceduto, nessuno ha mollato. Il LM spesso è stato ''capriccioso'' ma lo abbiamo sempre riportato sulla retta via.
Ho temuto di non essere lucida per seguire il 2° impasto di Sonia alle 5 del mattino, perché il suo 1 impasto ha deciso di triplicare a quell'ora.
Ma eravamo lì, io lei, il suo impasto ed altri a fare il tifo.
I risultati del corso del 14-15 ottobre parlano da soli.
E' stato emozionante seguire, spronare, vedere la collaborazione tra tutti i partecipanti.
Mi sono emozionata più volte al corso, soprattutto quando domenica sera sono usciti i panettoni dai forni di tutti.
Ho pianto quando abbiamo chiuso il collegamento, terminato il corso, e quando sfilavano meravigliosi panettoni sul gruppo whatsapp che condivido qui, con voi.
Questo è un ringraziamento a tutti voi, perché questa esperienza aveva dei rischi. Seguire il LM di tutti a distanza, non è uno scherzo. Ma voi avete collaborato con grande spirito di sacrificio e assecondando ciò che voleva il LM. Perché non esiste una gestione, esiste quello che vuole lui.
E vi ringrazio ancora, perché questa esperienza vi ha fatto crescere, ma sono cresciuta anche io insieme a voi ❤️
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