La ciaccia è in pratica una focaccia o schiacciata (come si chiama nella zona di Firenze), in provincia di Siena, invece, son tutte ciacce !!

Ce ne sono al rosmarino, col formaggio o dolce con l’uvetta e sono tutte fatte partendo da una pasta da pane senza sale, perchè ovviamente qui il pane è sciocco!
Io ho fatto quella all’uvetta e zucchero partendo dalla pasta da pane, così come si faceva nelle case di campagna, cioè si usava “condire” la pasta da pane con i vari ingredienti, a seconda di quello che offriva la stagione.
In città si faceva, invece, impastando gli ingredienti tutti assieme.
Ho preferito procedere nel modo tradizionale, buonissima!
La mia dolce amica Tinuccia, (non ho fatto in tempo a postarla, che lei zacchete !! … ) l’ha già fatta, e la descrive perfettamente così …
“E’ buonissima, è croccantella, il sapore dello zucchero caramellato si sposa perfettamente con quello semidolce, quasi neutro dell’impasto, e l’ uvetta….dà un vero tocco di classe!! “
Grazie Tina :))
LA CIACCIA
Ingredienti:
Per la pasta da pane:
400 gr di farina 0
220 ml di acqua circa (quanta ne prende la farina, l’impasto vede avere la consistenza della pasta per il pane)
8 gr di lievito di birra
1/2 cucchiaino di malto
Per il condimento:
3 cucchiai di olio evo
3/4 cucchiai di zucchero
100 gr di uvetta precedentemente ammollata in acqua
Per la decorazione:
50 gr di uvetta
2 cucchiai di zucchero
2 cucchiai di olio evo
Sciogliere il lievito e il malto nell’acqua, far riposare qualche minuto. Impastare con la farina e far lievitare fino al raddoppio. Io ho impastato nella mdp, e con questo caldo, ci ha messo poco più di 1 ora e 1/2 a raddoppiare.
Prendere ora l’impasto e, senza reimpastarlo, aggiungere gli altri ingredienti lavorando brevemente sulla spianatoia infarinata. Dividere l’impasto in due parti e far riposare pochi minuti. Nel frattempo ungere bene due teglie di 30 x 35 cm.
Stendere poi l’impasto con le mani leggermente unte di olio, decorare con l’uvetta, lo zucchero e l’olio. Accendere il forno a 220° ventilato e infornare non appena raggiunge la temperatura, fino a completa doratura.